A chi ha conosciuto il sole, a chi l'ha perso troppo in fretta.
A chi per sempre porterà nel cuore il tenero ricordo del primo amore.Holly grida talmente forte che ormai le si corrode la gola. Non sente più nulla dalla testa ai piedi, ma percepisce il terreno freddo e il sangue che il suo cuore fortunatamente pompa ancora. Piange, non avendo nemmeno la forza di chiedersi come mai la stiano picchiando. Aveva scontrato la spalla di questo signore, e poi?
Poi aveva chiesto scusa, perché aveva perso da anni il coraggio che prima possedeva con orgoglio e aveva riconosciuto la sua identità. Nemmeno il tempo di dileguarsi che è già stata presa per un braccio ed è stata condotta lontano, dove l'aria è disgustosamente viziata e opprimente. Un posto buio, chiuso e appartato; perfetto per questo genere di cose.
Si pente di tutto quello che ha fatto, chiede scusa molteplici volte, ma nemmeno una di queste viene seriamente ascoltata. E dopo una risata agghiacciante da parte dell'aggressore perde completamente la capacità di rimanere lucida, le viene tirato un calcio allo stomaco che la fa vomitare e stringere gli occhi. Si sente un topo, o forse è come vuole che si senta il signore, minuscola e insignificante. Teme che dopo questa giornata Giulia le possa chiedere come mai il suo viso sia tumefatto, l'idea la terrorizza.
Lacrima dopo Lacrima, goccia dopo goccia.
Il cielo piange, senza sosta fa uscire ogni sua pena.
Chiusa, grida, squarcia il cielo.
Graffia l'aria e mordi il terreno.Corri, corri senza sosta, umilia i tuoi piedi, falli sanguinare, cerca il collasso in un corsa sfrenata.
E il metallo é gelido, tremi ininterrottamente, hai Lame che ti trapassano la carne, ma sei viva.
Sei viva.
Fremi per sentire il tuo respiro, affannato, sfinitoMa c'é, sei viva.
L'uomo prende Holly per le spalle, la scuote, le afferra le guance e ci scaglia un pugno. Ora la ragazza non urla nemmeno più, si è ammutolita nella paura e un nodo in gola quasi la soffoca. Il pavimento talmente freddo da farle dubitare di essere in primavera. Su quest'ultimo cerca si strisciare via, china e con il respiro pesante, annullata. Si accuccia in un angolino e a stenti riesce ad assistere alla scena, schiaccia la fronte sul pavimento mentre rintana in naso fra le ginocchia.
Ma dove pensi di scappare Olimpia?
Quando sei intrappolata nel ghiaccio, ormai neanche senti più freddo.
I muscoli intorpiditi, da quelli delle dita dei piedi al cuore.Sei sotto al ghiaccio, non puoi muoverti, a stento respiri.
Dove credi di andare?
Rimani immobile, e le lacrime sono coltelli affilati e i battiti del tuo cuore ti spaccano il torace.
Rimbomba.
Rimbomba il dolore.
Rimbomba il rumore di un cuore che cade in mille pezzi.
Rimbomba il grido del mare,
Il sussurro delle onde.
STAI LEGGENDO
adrenaline
Romance"Holly era fermamente convinta che nessun posto potesse essere tanto accogliente quanto il lago di Nikko; eppure quel giorno si dovette ricredere."