Durante la settimana la sorveglianza del campo era stata duplicata, forse triplicata. Tutti i mezzosangue erano stati costretti da Chirone e dal signor D a limitare i propri spostamenti fino a che le cose non sarebbero state risolte. A causa di queste severe restrizioni Hiccup aveva smesso di andare da Sdentato per evitare che qualcuno si accorgesse della sua assenza.
Una volta ci aveva provato, era notte tarda tutti al campo dormivano così approfittò dell'occasione per potersi assicurare che il suo amico stesse bene ma venne beccato a "vagabondare" da Astrid che per poco non lo trafisse con una lancia dopo averlo scambiato per il drago. O almeno questa fu la sua spiegazione quando Chirone le domandò perché Hiccup avesse una ferita al braccio.
Da all'ora l'unica soluzione che Hiccup aveva trovato per assicurarsi che Sdentato fosse al sicuro era che Mavis, attraverso i suoi viaggi nell'ombra, viaggiasse dal drago aggiornando il castano sul suo stato di salute. E fino ad ora aveva funzionato, nessuno aveva mai sospettato di Mavis.
«Questa situazione mi sta facendo impazzire.» si lamentò Merida mentre si sistemava un riccio di capelli dentro all'elmo. Quella notte lei e Hiccup erano di sorveglianza assieme ad Astrid, più che altro il numero di mezzosangue di turno quella notte non prevedeva un numero pari quindi i tre rimanenti erano stati costretti da Chirone a sorvegliare l'area accanto al bosco assieme. Cosa che non rese felice nessuno dei tre.
«Se il meccanico la in fondo non avesse fatto scappare uno dei draghi più pericolosi presenti qui al campo ora non saremmo qui.» replicò in modo acido Astrid facendo sbuffare Hiccup. «Che c'é? Vuoi per caso dirmi che non sei stato tu a liberare quella lucertola gigante?»
«Non parleresti mai così di Tempestosa.»
«Perché Tempestosa non é pericolosa.» rispose con fare ovvio Astrid alla rossa per poi rivolgersi a Hiccup. «Hai idea di ciò che hai fatto? Hai messo in pericolo l'intero campo. Io l'ho detto al Signor D e a Chirone che non era una buona idea portare al campo un uomo adulto.» asserì lei. Hiccup non era uno che odiava le persone, non ne era il tipo, ma il quel momento Astrid stava davvero mettendo alla prova la sua pazienza. La bionda nel frattempo stava continuando a parlare, Merida cercava in ogni modo di placare la situazione prima che potesse degenerare ma la bionda era testarda, troppo testarda, per ascoltare la sua compagna.
In quel momento si sentì un verso, un ruggito. Diverso da quello che avevo sentito la settimana precedente. A Hiccup si gelò il sangue, aveva riconosciuto quel verso, lo avrebbe riconosciuto a chilometri di distanza.
«Shh.» gli ordinò Hiccup, Astrid si bloccò scioccata dal gesto del castano.
«Mi hai appena zittita?!» sbottò lei furiosa. «Haddock che ti é preso?» gli chiese lei, lui però la ignorò osservando i movimenti delle fronte in cerca del suo drago.
«Hiccup.» lo chiamò Merida preoccupata per l'atteggiamento del suo amico. «Hiccup va tutto bene?»
«Lo avete sentito?» domandò lui alle due, Astrid e Merida si guardarono incerte, cercando di capire a cosa si stesse rivolgendo.
«Il rumore delle tue ossa che sto per frantumare? Allora sì.» disse Astrid in tono aggressivo ricevendo una gomitata da Merida.
«Cosa dovremmo aver sentito?» chiese Merida prima di sentire il rumore di qualcosa che si muoveva tra gli alberi. La ragazza estrasse una freccia e la posizionò sul suo arco per poi spostare lo sguardo tra le fronde degli alberi, in cerca di qualche movimento. Hiccup la guardó, se la sua intuizione era corretta non voleva che la sua amica trafigesse il suo drago con un freccia e non voleva neppure che Astrid tornasse al campo con aria vittorioss mentre esponeva a tutti la testa di Sdentato su un bastone.
«Vado a controllare, voi restate qui.» disse Hiccup addentrandosi a passo lento nella foresta.
«Hiccup fermati, così ti farai ammazzare.»
«Merida ha ragione.» la assecondò Astrid lasciando la rossa stupita. «Inoltre Chirone ha detto che non ci dobbiamo separare.»
«Si tratta di una cosa veloce, un semplice controllo. Ci metto poco.»
«No. Noi veniamo con te.» gli intimò Merida. «Forza Astrid.» la chiamò la rossa, Astrid strinse la sua ascia per poi seguire i due amici.
«Se troviamo quel drago lasciatelo a me.» asserì la bionda.
I tre si stavano guardando attorno in cerca di qualche mostro, o drago, ma nessuno dei tre riusciva a vedere se ci fosse qualcosa in quella fitta boscaglia. Nessuno dei tre ricordava quella parte di bosco e la cosa li insospettì leggermente, anche se nessuno dei tre lo ammise in quel momento. Hiccup continuò la sua ricerca e si staccò dal gruppo quando sentì il rumore di foglie che si muovevano, seguì il suono per un paio di metri prima di trovarsi di fronte a Sdentato.
«Ehy bello, che ci fai qui?» gli domandò lui abbassando la sua spada. «Non dovresti trovarti qui, se ti vedono sei morto. Soprattutto se ti vede Astrid.» gli disse lui mentre si avvicinava. Il drago non gli rispose, rimase fermo e osservò i ragazzo avvicinarsi a lui. «Forza vattene, allontavani da qui.» insistette lui cercando di scacciare il drago, lui però non si mosse, inclinò leggermente la testa.
«ECCOLO!» l'urlo di Astrid attirò lattenzione del castano che si voltò di scatto verso la bionda dietro di lui. «Merida!» urlò la ragazza chiamando la rossa.
«No, no, no va tutto bene.» disse Hiccup cercando di rassicurare la bionda di fronte a lui per impedirle di uccidere il suo drago. «Lui non ti farà del male.» continuò lui prima che una freccia trafigesse il drago.
«Allontanati.» gli ordinò Astrid mentre si avvicinava al castano. «Vattene da lì Haddock.» continuò lei mentre Merida si avvicinò ai due.
«Lui non é pericoloso.» disse Hiccup prima che Merida lo trascinò di peso lontano dalla bionda e dal corpo del drago che era sdraiato a terra con una freccia all'altezza del cuore. Astrid si avvicinò al drago che fino ad ora era rimasto fermo, immobile, e alzò la sua ascia pronta ad uccidere il drago mentre Hiccup la implorava di lasciarlo stare. Astrid non gli diede retta e sferrò il colpo. Un colpo netto, pulito, e la testa del drago cadde a terra.
O almeno questo era ciò che avrebbe dovuto fare.
«Ma che...» disse Hiccup quando l'intero drago svanì, trasformandosi in un cumulo di polvere.
«Sentinelle.» asserì Astrid.
«Non siamo soli in questo bosco. Dobbiamo andarcene prima di cadere in qualche altra trappola.» disse Merida pronta a tornare al campo.
«Un momento.» disse la bionda fermando Merida e prendendo per il colletto della maglietta il castano per poi sbatterlo a terra. «Parla Haddock.» gli intimò lei puntandogli l'ascia alla gola. «Perché qualcuno ti dovrebbe attirare qui con quella furia buia?»
«Astrid non adesso.» cercò di farla ragionare Merida per evitare di dover trascinare Hiccup in infermieria.
«Sì, adesso.» disse la bionda. «Avanti che aspetti? Parla.» gli ordinò lei mentre Hiccup deglutì della saliva rendendosi conto di aver commesso un enorme sbaglio.
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Il figlio di Efesto . . . 🇮🇹
Fanfiction🏛 •°. *࿐ 𝐈𝐍 𝐂𝐔𝐈 Hiccup non è un ragazzo normale, lui è il figlio di Efesto. Va al Campo Mezzosangue e conosce nuovi amici, tra cui Astrid. Astrid è la figlia di Ares, sostiene che i figli di Efesto siano inutili così lo sfida in un combattimen...