"Contento Tom?"

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-Complimenti, Sophia ora sei in un mare di guai.- Pensavo di essere pazza e invece non lo ero, almeno credevo. -Cosa ci fai qui? Tu non sei reale!- Esclamai, la sua risata urtò il mio sistema nervoso e così facendo iniziai ad urlarle contro. -Va via! Va via! Va via!- Più lo ripetevo e più urlavo, stanca chiusi i miei poveri occhi e scoppiai a piangere, non volevo più ascoltarla. -Sophia!- Mitch irruppe nella mia stanza e questo suo gesto fece sparire la voce della donna. -Sophia!- Mi richiamò Mitch, lo guardai negli occhi e poi lo abbracciai, il suo cuore batteva all'impazzata e il suo affanno mi fece intuire che fosse venuto da me correndo. -Mitch... lei era qui, proprio qui...- Piagnucolai, l'uomo non disse nulla e mi strinse forte alle sue braccia, il suo sguardo preoccupato e i suoi occhi, che mi guardavano con dispiacere mi fecero allontanare da lui.

-Non guardarmi così!- Esclamai. -Così come?- Mi chiese lui. -Come se fossi pazza! Perché non lo sono! Se ti dico che qui c'è una persona, allora è la verità!- Si avvicinò lentamente a me e mi abbracciò, rimasi ferma e immobile. -Sophia, sta calma.- Disse, rimanemmo abbracciati per un bel po' e quando ci allontanammo, andai a farmi una doccia fredda. Quando finì di prepararmi scesi al piano di giù e non appena vidi i miei fratelli corsi da loro e li abbracciai. -Cosa ci fate qui?!- Esclamai, ero felice a dir poco, non lo vedevo da molto e questa sorpresa illuminò la mia giornata grigia. -Dovremmo proporre a Mitch il piano e cose del genere.- Parli del diavolo e spuntano le corna, pensai. -Ragazzi, volete fare colazione con noi?- I due prima di dargli risposta si lanciarono uno sguardo e annuirono. Ci sedemmo a tavola, io mi ritrovavo accanto a Luis e Simón era difronte a me.

-Allora sorellina, come va?- Mi domandò Alex, prima di rispondere io e Luis ci guardammo. -Bene, voi?- mi risposero, che andava alla grande e iniziammo a fare colazione. Dopo un po' si unirono a noi; Julia, Iris e Diana. -Buongiorno a tutti! E buongiorno neo-mamma.- Mi fece un occhiolino e in quel momento sbattei la mia mano sulla fronte, non osavo guardare in faccia i miei fratelli. -Neo-mamma?- Domandarono entrambi, alzai gli occhi al cielo e fulminai Iris, che sorrideva, ma accorgendosi del mio sguardo assassino smise di sorridere e ritornò seria. -Allora? Come sarà il piano?- Cercai di cambiare discorso, ma mi fu impossibile. -Non lo hai detto ai tuoi fratelli?- Scossi il capo alla domanda di Mitch. -Sophia è incinta.- Tom e Alex udendo quelle parole divennero seri e impassibili. -Non è sicuro...- Aggiunsi a voce bassa, nessuno osava parlare, erano tutti intenti a capire cosa frullava nella testa dei due. -Siete pazzi?! Prima del matrimonio?!- Esclamò Alex, alzai gli occhi al cielo. -Sono felice, speriamo esca femmina.- Disse Tom.

Sin da piccolina avevo una fottuta preferenza con Tom, lui era quello tranquillo e pacifico, non osava mai venirmi contro e mi difendeva quando Alex si arrabbiava con me. Invece Alex l'ho sempre portato sul cazzo, ma a periodi. Avvolte era bravo e le altre volte faceva lo stronzo, cosa che odio del suo carattere, ma ormai ne ero abituata.

-Cosa? Tutto qui? Non le urlate contro o altro?- Disse di punto e in bianco Iris con gli occhi spalancati, se continuava a fare domande poteva farsi scoprire. -No, non ci permetteremo mai, è nostra sorella.- Disse Alex, che dopo quella frase mi sorrise dolcemente. -Se fosse a capitato a me, Mitch e Luis mi avrebbero urlato contro e anche tirato degli schiaffi e Simón sarebbe venuto in camera mia, per farmi da spalla. Julia invece sarebbe rimasta disgustata...- Disse con occhi lucidi. -Tanto questo accade quasi sempre.- Concluse il suo discorso, guardai male i suoi fratelli tranne Simón, scossi il capo schifata e mi alzai di scatto dalla mia sedia. -Fate schifo.- Dissi con odio vero e proprio. -Sophia non fare così- Interruppi Mitch, che voleva spiegarmi il perché loro avrebbero reagito in quel modo. -No, niente Sophia.- Stavo per andare via ma Luis mi afferrò per il braccio, sentendo la sua pelle toccare la mia, mille brividi percorsero la mia spina dorsale, mi scansai all'istante, come se avessi preso una scotta.

-Non toccarmi!- Alzai un po' il tono della voce e mi diressi verso il giardino, arrivai dinanzi alla piscina e tolsi le mie scarpe, mi sedetti al margine di essa, immersi i miei piedi lì dentro e presi un respiro profondo. Quando sentì una goccia calda sul mio viso, capì di star piangendo come una scema. Iniziai a singhiozzare sempre di più, fino a farmi mancare il respiro. In quel preciso momento, mi chiedevo se non si facevano schifo, come potevano picchiare la sorella per qualsiasi errore lei facesse e non volevo assolutamente, che loro sapessero della sua gravidanza, per lei sarebbe stata la fine. -Hey.- Disse Simón stendendosi accanto a me, lo guardai e lo abbracciai scoppiando a piangere. -M-ma n-non si f-fan-n-nno schifo?- Domandai a lui singhiozzante, non mi diede risposta e mi abbracciò e basta.

-Ti sei calmata un po'?- Mi chiese, annuì e quando entrammo non c'era più nessuno, volevo solo farmi una doccia e non parlare più con nessuno. Detto fatto, dopo la doccia mi vestì comoda, mettendo una felpa larga e un pantalone della tuta, raccolsi i miei capelli in una coda e raggiunsi Simón, che si trovava nello studio di Mitch, dove si doveva tenere la riunione, di cui io non ne facevo parte... non più. Quando entrai lì dentro calò un silenzio, presi una sedia e mi sedetti accanto a Killian. -Bambolina, che ci fai qui?- Al solo pensiero di quel nomignolo sorrisi spontanea mente, scossi il capo divertita e divenni leggermente rossa per l'imbarazzo. -Sono qui, per sapere come sta andando il piano.- Sussurrai al suo orecchio, il suo sorrisetto beffardo fece incavolare Mitch. -Volete smettere di chiacchierare?!- Ci allontanammo e aspettai che continuassero a parlare del piano.

-Allora, noi andremo nella villa del coglione, quella sera ci sarà un gala- Interruppi Mitch e risi leggermente. -Tu davvero vorresti fare questo piano? Killian non accetterà mai.- Sussurrai, l'uomo di fianco a me tossì leggermente e mi diede ragione. -La ragazzina ha ragione.- Quando incrociai lo sguardo disgustato di mio padre, feci finta di nulla e non lo calcolai. -E cosa proporreste voi?- Ci chiese, così io e Killian alzammo le spalle e iniziammo a parlare. -Una nuova coppia si trasferisce in Germania.- Spiegai. -E per puro caso si imbatte in Fischer, presentandosi come una coppia benestante, pronta and entrare in quel mondo.- Aggiunse Killian. -Ma quando diventano tanto amici, ad un'inaugurazione gli spaccano il culo e lo uccidono.- Alle mie parole Killian annuì . -Pugnalato alle spalle.- Sussurrai. -E chi sarà la coppia?- Tutti rimanemmo in silenzio, ma a me venne l'illuminazione. -Beh, io e Killian potremmo- Mitch interruppe i miei piani. -No, ci andrai con Luis, fine della storia.- Annuì leggermente e me ne andai. Raggiunsi la cucina e aiutati Xiomara a preparare il cibo, mi dispiaceva lasciarla sola, purtroppo la vecchiaia la richiama e lei stava invecchiando sempre di più stando in quella casa.

-Oh cara, quando dirai a tutti che non era vero.- La guardai con occhi spalancati, come aveva fatto a capirlo, mi ripetevo di continuo. -Come lo so? Un donna incinta diventa più piena di viso e il seno le fa male, per non dimenticare le nausee mattutine e di tutti questi sintomi, tu non ne hai nemmeno uno.- La sua dolcezza nel dire le cose mi fece sorridere, aveva ragione, non potevo fingere di essere incinta, anche perché il ciclo lo avevo da due giorni. -Lo farò, hai ragione, non posso fingere di essere incinta.- Carica feci dietro front, ma quando lo sguardo terrorizzato di Iris apparve nella mia visuale mi fece capire tutto così lentamente. Non mi accorsi neanche della presenza di Mitch e Luis, che continuai a parlare. -Cosa c'è? Non dirò della tua gravidanza, ma dirò soltanto che non sono incinta.- Quando ricevetti uno schiaffo in pieno viso da Iris capì la gravità della situazione. I miei fratelli, i suoi fratelli erano in cucina e si "godevano" la scena. -Sei davvero incinta?- Domandò Mitch.

-Si sono davvero incinta, solo perché voleva usare il preservativo, io gli avevo detto vedi che si rompe e lui non mi ha voluta ascoltare.- Era furibonda, divenne rossa in viso per la rabbia. -Che coglione...- Sussurrò  mentre puntava il suo sguardo a terra. -Contento Tom?-

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