Salimmo sul jet, mi accomodai e notai subito una bottiglia di champagne, alzai gli occhi al cielo. -Tutto bene piccola Sophia?- Lanciai uno sguardo all'uomo vestito con abbigliamento elegante, i nostri occhi si incastrarono e sentì subito una fitta al cuore. -Tutto bene.- Risposi con freddezza, chiuse dietro di se il portellone e si sedette difronte a me. -Dove sono gli altri?- Alla mia domanda abbassò lo sguardo e mi rispose. -Hanno deciso di lasciarci da soli.- Stavo per rispondergli ma quando il pilota ci avvisò di allacciare le cinture mi azzittì. Ci alzammo contemporaneamente, pronti a raggiungere i posti, ci sedemmo, allacciammo le cinture e attendemmo il decollo. Non avevo mai l'aereo e in quel momento provai terrore. Mitch se ne accorse, così, senza spiaccicare parola unì la sua mano alla mia, facendole intrecciare. Quando il jet stava per decollare senza pensarci strinsi la mano di Mitch, il più forte che potevo. Guardai di sottecchi il suo viso e non lo vidi assumere nessuna smorfia, il che mi fece intuire che il mio stritorargli la mano in realtà non lo aveva proprio toccato. -Sophia.- Oramai in volo lasciai la sua mano e slacciai la cintura per dirigermi verso il divanetto. Ignorai i suoi continui richiami aprendo la bottiglia di champagne, me lo versai nel bicchiere e osservai per bene i suoi occhi. Non potevo non pensare alle sue parole, dove diceva che stavamo facendo tutto per rivendicare la sua ex Silvia. -Vuoi favorire?- Domandai zittendolo, non riuscivo neanche a guardarlo negli occhi che se ne accorse non appena posò il suo sguardo severo su di me. Persi un battito ma mi ripresi all'istante, ricordandomi chi fossi. Notando il mio silenzio, afferrò il bicchiere e lo porse a me. Mi schiarì la voce e gli versai la bevanda frizzantina. -Grazie.- Disse solo, bevve il suo bicchiere e poi si sedette in fronte a me. Ad un tratto le mie unghie trasandate divennero molto importanti. Non faceva altro che guardarmi e temevo questo suo comportamento, perché i suoi occhi per me erano come un siero della verità. -Mitch, per favore lasciami in pace e non parlarmi.- Confessai e così fece, fin quando la sottoscritta non si addormentò. Durante il mio sonnellino, sentì la sua presa sulla mia spalla e il suo petto, a stento sentivo il suo battito cardiaco. Dal nitido nero che vedevo, mi catapultai nell'universo dei sogni. Quando mi svegliai, mi ritrovai con il petto sudato e le lacrime agli occhi. Non rammentai il sogno, ma il mio presentimento era del tutto negativo. Così quando mi asciugai notai i suoi occhi preoccupati scrutarmi tutto il viso. Mi domandavo come mai non si fosse avvicinato a chiedermi cosa non andasse, ma da lui ottenni solo uno sguardo preoccupato. Quando finalmente giunsimo a destinazione mi rilassai un po'. Scendemmo dal jet e i miei polmoni assunsero aria pulita e fresca, non sopportavo stare un minuto di più con quell'essere. -Finalmente!- Esclamò Luis, lanciai a tutti i presenti uno sguardo stranito e quando i loro occhi si posarono sulla prima cosa che potessero catturare nel loro campo visivo, capì che stessero aspettando solo noi e che avessimo fatto tari di proposito. Alzai un sopracciglio innervosita e mi voltai verso Mitch che mi precedette. -Non preoccuparti, non accadrà più.- Con passo svelto mi superò e raggiunse il resto dei ragazzi. -Ora andremo in hotel, domani ci ritroveremo qui per poi partire tutti insieme verso l'edificio del nostro uomo.- Alzai gli occhi al cielo dopo aver sentito il suo ''intenso'' discorso. -Non per fare la guasta feste, ma con chi dormiremo?- Domandai con tono sarcastico, Mitch mi guardò con una piccola smorfia in viso. Potevo aspettarmi di tutto da lui, pensavo dovessimo dormire insieme ma più che altro lo speravo. -Dormirai con Luis.- Rispose secco, io e il fratello ci guardammo sorpresi, stavo per chiedergli con chi dovesse dormire lui e come al solito mi precedette. -Io starò da solo ed ora se non vi dispiace.- Se ne andò lasciandomi ferma e immobile come uno stocca fisso. Arrivai in hotel, presi le chiavi della mia stanza e seguita da Luis ci dirigemmo verso l'ascensore. Entrammo e schiacciai il numero 13, non che il nostro piano. -Va tutto bene con Mitch?- Scossi la testa in modo negativo. -La ama ancora?- Domandai con voce tremante, i miei occhi incominciarono a bruciare e subito mi morsi il labbro per trattenere le mie lacrime. -Sophia, non è vero, lui ti vuole con se, ci tiene a te.- Lo interruppi voltandomi verso di lui. -No, io ti ho chiesto se ama Silvia e ti prego... dimmi la verità.- Lo supplicai con le lacrime salate che incorniciavano il mio viso. Sbuffò. -Mi dispiace, ma le assomigli tanto...- Il mio cuore si frantumò in mille pezzi al solo pensiero che lui mi avesse scelta solo perché le assomigliavo. Non dissi nulla, ma in testa sentivo solo delle vocine che mi ripetevano la parola ''vendetta'' e come se non far saltare il suo piano. Nuovo giorno e nuova vita. Mi svegliai presto per prepararmi, legai i miei capelli in una coda disordinata, rimasi struccata e indossai una tuta di Luis. Scesi al piano di giù e di soppiatto uscì dalla struttura, pronta a raggiungere mia sorella ma quando una voce femminile richiamò la mia attenzione non feci che voltarmi. -Per caso ci conosciamo?- Domandai, il suo sorriso divenne maligno. -Davvero non mi riconosci? E pure so che hanno parlato di me in tua presenza.- Con sguardo confuso guardai per bene il suo viso, ma non riuscivo a capire. -Forse hai sbagliato persona.- Dissi facendo spallucce, lei scosse la ntesta divertita. -Siamo anche simili, forse tu sei più bella di me...- Capì tutto, sbiancai per la paura e feci un passo indietro. -Silvia?- Domandai con un filo di voce, e lei scoppiò a ridermi in faccia. -Ascolta, hai due minuti per avvisare chiunque tu voglia della mia esistenza e che siete fottuti.- In un nano secondo afferrai il telefono e mandai un messaggio a Luis. -Luis, ti prego mi devi ascoltare, Silvia è viva e qui con noi c'è una cimice. Non attaccate nessuno e venite a cercarmi. Mitch lo so che mi stai sentendo, ti chiedo scusa, non sarei mai dovuta uscire da sola... ti prego salvami.- Silvia mi strappò il telefono dalle mani e sorrise perfidamente. -Buonanotte piccola Sophia.- Detto questo non vidi più nulla, il buio totale....
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Buying a daddy 2
ActionSophia dopo aver detto la verità a Mitch, decide di farsi valere e di fargli capire che una donna non dev'essere mai sottovalutata. Tra i due nasceranno vari conflitti e lei per un periodo si allontanerà, perché scoprirà il lato oscuro della storia...