Capitolo 1

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Vedo scorrere la strada fuori dal finestrino. Sono ore che sono in macchina con lo sguardo fisso fuori, chiedendomi se sto facendo la cosa giusta. Forse non ho riflettuto abbastanza, almeno non per come sono fatta io. Valuto ogni possibile conseguenza prima di prendere una decisione, ma questa volta mi sono fatta prendere dall'istinto. E questo non è da me. Quando ho ricevuto la chiamata di Jessica credevo che sarebbe stato un altro lavoretto di qualche ora come le due volte precedenti, ma avrei dovuto capire dal tono di urgenza nella sua voce che era molto di più. Appena l'avevo raggiunta in ufficio, la sua assistente mi aveva fatta entrare. Di solito mi toccava aspettare un po', invece ora era lei che stava aspettando me. Doveva essere per forza una cosa molto grande.

"Marica grazie al cielo sei arrivata!" il suo tono era eccitato, ansioso e anche un po' preoccupato.

"Beh non mi hai dato molta scelta. Spero che ne valga la pena" sul suo viso era comparso un sorriso, quel sorriso che conoscevo bene.

Io e Jessica ci conosciamo da molto tempo. Viviamo nella stessa città, ma ci siamo conosciute durante l'estate in campeggio. Io avevo undici anni e lei sedici, facevamo parte dello stesso gruppo, quindi uscivamo tutte le sere insieme. Finché non divenne maggiorenne, da quel momento iniziò a fare serate alle quali mio padre non mi permetteva di andare e il nostro rapporto andò piano piano a scemare. Fino a questa estate.

Lei ora è fidanzata e ha una figlia, Sara. È proprio grazie a lei che ci siamo riavvicinate, perché dal primo istante in cui l'ho vista mi sono innamorata di lei. Per me è una cosa strana perché non amo molto i bambini, non li odio, ma di certo non impazzisco ogni volta che vedo un cucciolo di uomo. Ma Sara mi ha conquistata in un attimo, grazie a lei abbiamo iniziato a parlare ed è stato così che mi ha detto della sua impresa.

"Ho ricevuto una richiesta incredibile. Se riesco ad accontentare questo cliente sarà la mia svolta e vorrei che fosse anche la tua." Nei suoi occhi c'era una speranza immensa, ma invece di tranquillizzarmi, mi innervosiva.

"Beneee, vuoi mettermi al corrente dell'offerta o hai intenzione di tenermi sulle spine ancora per un po'?"

"Te l'ho dico, ma prima devi promettermi che ascolterai tutto prima di commentare e darmi una risposta. Lo prometti?"
Se fino a due secondi prima ero nervosa, a questo punto ero seriamente preoccupata. Quando mi ha proposto di lavorare per lei, ho specificato fin da subito che avrei accettato solo di fingere di essere la fidanzata di uomini single e non vecchissimi, senza spingermi più in là di un semplice bacio, e fin ora mi era andata bene. Infatti avevo ottenuto due lavori in cui avevo finto di essere la ragazza di un cliente gay in una cena di famiglia e di un altro cliente, rigorosamente single, ad un matrimonio. Ma ora questa premessa mi faceva capire che evidentemente il cliente voleva di più.

"Ok te l'ho prometto" ma la curiosità era troppa, e poi doveva essere molto importante per lei e voleva qualcuno di cui fidarsi.

Aveva fatto un lungo respiro e si era decisa a parlare fissando i suoi occhi nei miei, per assicurarsi che capissi ogni singola parola. "Il cliente in questione è molto importante, Marica. E il lavoro non si trova in Italia, ma dovresti andare a Monaco. So che non è quello che mi hai chiesto, ma sei l'unica di cui mi fido tanto da affidarle un compito del genere."

Non riuscivo a restare zitta, così avevo fatto per rispondere, ma lei mi aveva bloccato alzando una mano "Fammi finire! Mi ha chiamato la sua assistente e mi ha chiesto una ragazza con queste caratteristiche: semplice, che non ambisca a diventare un personaggio pubblico, italiana, istruita, possibilmente un'universitaria, sopra i 20 anni, di bell'aspetto e in grado di stare in società" a questo punto aveva fatto una pausa alquanto melodrammatica per sottolineare l'importanza di ciò che veniva dopo.

"E soprattutto non deve provare ad infilarsi nel letto del cliente. Capisci perché sei l'unica di cui mi posso fidare?"

"Non è questo il problema, Jessica. Lo sai che non posso prendere e trasferirmi a Monaco, tra due settimane inizio le lezioni. Per quanto tempo dovrei stare lì?"

"Lo so ed è per questo che ho chiesto se andava bene solo il fine settimana. Avevo già in mente te quando mi è arrivata la proposta, lei ha detto che eri perfetta perché a loro basta il fine settimana e neanche tutti i fine settimana. Quindi tu puoi fare la tua vita durante la settimana e il fine settimana te ne vai in giro. Per quanto tempo devi fingere non lo so però la cosa più importante è il compenso. Vuoi sapere quanto ti pagano?"

L'idea non era male, mi era sempre piaciuto viaggiare quindi non mi pesava l'idea di prendere un aereo o un treno il fine settimana. L'emozione di Jessica mi aveva suggerito che fosse una proposta impossibile da rifiutare. "Quanto?"

"2 milioni" il suo sorriso era diventato gigantesco, forse perché aveva visto la mia bocca spalancata e gli occhi fuori dalle orbite. "Sai cosa significa questo, Marica? Questo potrebbe essere il tuo ultimo lavoro e poi potrai dedicarti solo allo studio fino alla laurea"

Era riuscita ad ammutolirmi, non riuscivo neanche ad ingoiare, perché dopo aver sentito quella cifra mi si era prosciugata ogni goccia di liquido del mio corpo. Non poteva essere vero, non poteva essere così facile, c'era per forza un tranello. "Non possono pagarmi così tanto solo per fingere nel fine settimana, ci deve essere qualcosa sotto. Cosa non mi stai dicendo?"

"Senti non è un cliente qualunque ok?" aveva chiuso gli occhi ed espirato rumorosamente "Si tratta di una persona famosa nel mondo dello sport ed è per questo che tu sei perfetta."

"Che sport?" io amo praticamente tutti gli sport, non esiste uno sport che non seguo, ma in assoluto il mio preferito è il calcio. Non pensavo potesse essere un calciatore, non hanno bisogno di pagare per trovarsi una ragazza.

"Formula 1. Si tratta di un pilota. Non ha tempo per una relazione, ma ha bisogno di una ragazza di facciata per far contenti gli sponsor. E qui entri in gioco tu"

Wow la Formula 1! Un mondo che avevo scoperto di recente grazie a mia zia, ma fin da subito mi aveva intrigato e affascinato, soprattutto considerando la grande quantità di soldi che orbitava intorno a quella realtà molto sfarzosa e patinata. Ora ero seriamente curiosa di sapere chi fosse il cliente! "Chi è?"
"Lewis Hamilton"

Ora potete capire perché non ho ragionato abbastanza prima di accettare. Sono sempre più convinta che sto sbagliando tutto e questo lungo viaggio in macchina non mi sta aiutando affatto. Naturalmente ho accettato perché essendo un personaggio così famoso mi sento abbastanza sicura, poiché lui ha molto più da perdere rispetto a me. Quindi non ha alcun interesse a rendere noto questo nostro accordo, e naturalmente dopo aver finto di essere la sua ragazza non potrò più fingere di essere la ragazza di qualcun altro. Questo gioca a mio favore perché dopo aver incassato i suoi soldi mi concentrerò semplicemente sulla mia carriera. Ma la mia parte più razionale mi richiama all'ordine, perché sto per stravolgere la mia vita. In realtà io non so chi sia Lewis Hamilton e scommetto che ci sia una ragione se è solo. Poi c'è la mia famiglia, che quando scoprirà la notizia non so esattamente come reagirà. Stiamo parlando di un famoso pilota donnaiolo e soprattutto della Mercedes. La mia famiglia, come la maggior parte degli italiani, è ferrarista, quindi immagino che papà non sarà felicissimo. E infine il resto del mondo. Verrò conosciuta da tutti come la ragazza di Lewis Hamilton, il cinque volte campione del mondo. Ha fans in tutto il mondo e una marea di sponsor. Inevitabilmente questo si rifletterà sulla mia vita, non so ancora se in senso positivo o negativo, visto che la mia vita sociale e quella suoi social si aggira vicino allo zero.

Persa nei miei pensieri non mi accordo che la macchina si è fermata. Un uomo gigante viene ad aprirmi la portiera, aspettando che io scenda. Quando finalmente trovo il coraggio e lo faccio, me ne pento immediatamente.


Amore in pista~Lewis HamiltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora