Capitolo 21

2.6K 83 4
                                    


Per la prima volta dopo un anno intero decido di non guardare la Formula 1. Si corre in Brasile, uno degli stati preferiti di Lewis, ma non me la sento. Sono passate due settimane di costante tormento. Mi manca da morire, negli ultimi giorni non sono più riuscita a guardare le sue foto e le sue storie. Ho bloccato tutti i miei social, non sopportavo le continue notifiche e i numeretti che aumentavano sempre di più sulle icone.
Nonostante questo so bene che la gara è andata male, a causa di un contatto è stato penalizzato arrivando solo settimo. Ora manca una sola gara, la stessa che segna la scadenza del mio tempo. Voglio prendermi tutto il tempo che mi concede, ma penso di aver già preso la mia decisione.

Nel fine settimana prima dell'ultima gara mi concedo una pausa e raggiungo Chiara a Modena. Anche Caterina voleva che andassi lì per poter stare insieme. Per questo abbiamo organizzato una cena tutte e tre insieme, non vedo l'ora di farle conoscere.

Io e Chiara siamo davanti al ristorante di sushi ad aspettare Cate.
"Sono sicura che andrete d'accordo, è veramente fantastica"
"Non ho dubbi, considerando quanto sei selettiva con le amicizie"
Entrambe sorridiamo, sappiamo di essere estremamente diverse sotto questo punto di vista.
Sento una voce urlare il mio nome e girandomi mi ritrovo la bellissima ragazza mora, sempre con un sorriso stampato in faccia.
Ci abbracciamo e poi faccio le presentazioni.
Come avevo immaginato le due legano immediatamente, e nel giro di qualche ora mi ritrovo le due coalizzate contro di me.
"Certo che non ti capisco" questa è Caterina. Infatti dopo diversi tentativi di restare fuori dall'argomento scottante, cede, non resistendo più alla tentazione.
"Tutte le ragazze non si sa cosa darebbero per essere al tuo posto, mentre tu lo allontani" lei invece è Chiara, contenta che l'altra abbia tirato fuori il discorso.
"Ragazze siete state molto chiare su come la pensate a riguardo, ma non è così facile"
"Perché?" Chiede Cate.
Sospiro, penso di aver ripetuto queste cose un milione di volte.
"Non appartengo al suo mondo, ci sono tantissimi rischi e poche certezze. È vero lui dice di essere innamorato di me, ma basta a colmare tutte le differenze che ci sono"
"Se ragioni così non avrai mai una relazione, per amore si deve rischiare" afferma Chiara.
"E poi lui non è uno stupido, se ti ha fatto una proposta del genere vuol dire che è sicuro di ciò che fa" continua Caterina.
"Avete ragione, ma consentitemi di avere le mie paure e i miei dubbi"
"Certo, ma ricordati che se non gli dai una risposta lo perderai per sempre. Vuoi vivere con il rischio che finisca o con il rimorso di non averci provato?"
Le parole di Cate sono le stesse che mi chiedo costantemente io. Sono riuscita a trovare una risposta, ma non l'ho detta a nessuno, perché significherebbe farla diventare concreta, reale.
Guardo le due ragazze di fronte a me, da una parte la mia migliore amica da sempre, dall'altra una ragazza conosciuta da poco, ma diventata fondamentale per me. Sono pronta a dare la mia risposta a loro.
Appena inizio a rispondere, la mia attenzione è colta da un ragazzo che si avvicina al nostro tavolo.
"Ciao Charles! Come mai da queste parti?"
Anche le mie amiche si girano a guardarlo. Caterina si alza subito per salutarlo, il suo ragazzo è un grande amico di Charles. Invece noto che Chiara ha una faccia molto strana.
"Sono venuto a Maranello per lavoro e così ho deciso di venire a mangiare a Modena con degli amici"
"A quanto pare abbiamo avuto la stessa idea" gli sorrido mentre mi avvicino per salutarlo, "Lei è Chiara, una mia amica dalle medie"
Charles allunga la mano per la presentazione, "Piacere Charles"
Chiara gli stringe la mano sorridendo timidamente.
"Come mai tu sei a Modena? Non dirmi che sei venuta a trovare lei?" E indica Caterina, al suo fianco.
"In realtà sono venuta a trovare entrambe, anche Chiara studia qui"
"Ah anche tu ingegneria?" Questa volta si rivolge direttamente a Chiara, così mi giro a guardarla e mi accorgo che sta arrossendo. Lascio che sia lei a rispondere, anche se forse preferirebbe che fossi io a farlo.
"No, studio medicina"
"Ah come Marica"
Un attimo dopo vediamo dei flash scattare da fuori al locale. Mi ero dimenticata dell'esistenza dei paparazzi nelle ultime settimane.
"Forse è meglio uscire. Voi avete finito di mangiare?"
"Si, dobbiamo pagare" raccogliamo le nostre cose e insieme a Charles e ai suoi amici ci dirigiamo a pagare, per poi uscire dal locale tutti insieme.

Mentre sono in treno per tornare a casa, dopo un weekend veramente bello, mi arriva una chiamata inaspettata.
Vedere il nome di Angela sul display, raffredda immediatamente tutta la mia felicità conquistata tanto duramente.
"Pronto?" Mi trema la voce, anche se cerco in tutti i modi di nasconderlo.
"Ciao Marica, come stai?"
So che mi ha chiamato per un motivo, questa è solo una domanda di circostanza.
"Bene tu?" Rispondo rimanendo sul vago, sono curiosa di sapere perché mi ha chiamato, dopo tre settimane di silenzio.
"Potrebbe andare meglio" percepisco la sua tristezza in questa frase. Anche per me è così.
"Ti ho chiamata per sapere cosa sta succedendo e perché lo stai facendo?"
Il mio respiro si blocca, così come il cuore.
"Di cosa stai parlando? Cosa starei facendo esattamente?"
"Abbiamo visto le foto con Charles e i suoi amici. Spero che ci sia una spiegazione"
Mi esce una risata amara che non riesco a trattenere. "Queste non sono tue parole, Angela. Lui è lì con te? Ti ha chiesto lui di chiamarmi vero?"
Alle mie parole segue un silenzio tombale, non sento nulla dall'altra parte, come se stessero parlando a gesti.
Finalmente ricomincia a parlare.
"Si, è qui e sei in vivavoce"
La mia risata si fa ancora più amara e forte, gli occhi iniziano a bruciarmi, segno dell'enorme frustrazione. Mi sembra essere tornata all'inizio della nostra conoscenza.
"Non so quello che avete visto, non ho più i social attivi, quindi non so quali siano i gossip. Quello che posso dirvi è che ero venuta a trovare Chiara e Caterina, dopo aver passato delle settimane orrende. Nel locale dove abbiamo mangiato c'era anche Leclerc con degli amici, mentre ci salutavamo dei paparazzi ci hanno fotografato. Così siamo usciti e siamo andati insieme a loro in un altro locale. A fine serata siamo tornati ognuno a casa nostra. Può bastarti o vuoi sapere altro?"
Mi rivolgo direttamente a lui, anche se non mi aspetto una sua risposta.
Le lacrime ora mi scorrono lungo le guance, le persone intorno a me mi guardano incuriosite. Sto facendo una figuraccia davanti a degli sconosciuti, ma tutto ciò che mi importa è sentire un 'ti credo' dall'altra parte del telefono.
"I siti di gossip parlano di un tuo nuovo interesse amoroso e visto quello che è successo, volevamo capire cosa stesse succedendo" è sempre Angela a parlare.
"Ti riferisci al messaggio?"
"Si e al fatto che l'hai bloccato"
È strana questa litigata, litigare con un intermediario non è il massimo, anzi mi fa sentire una bambina che litiga con un altro bambino, mentre la mamma cerca di riportare la pace.
"Posso parlare con lui o dobbiamo continuare così?"
Alla mia domanda seguono una serie di rumori in sottofondo, finché mi arriva la sua voce. "Perché quel messaggio e poi mi hai bloccato?"
Sentire la sua voce è la cosa più bella che mi sia successa negli ultimi giorni. Mi faccio forza, devo dargli una risposta.
"Credo di essere stata abbastanza chiara nel messaggio. Poi ti ho bloccato semplicemente perché non sapevo cosa avresti fatto, ma non volevo passare il tempo aspettando una tua risposta che non sarebbe mai arrivata"
"Quindi hai deciso di mettere in mezzo Charles per avere una mia reazione"
La sua non è una domanda, ma un'affermazione.
Mi rendo conto che è la stessa cosa che ha fatto lui all'inizio.
"Io non sono una stronza manipolatrice come te. È stata una coincidenza, ma naturalmente visto quello che hai fatto tu, so già che non mi crederai. In ogni caso ho la coscienza pulita, tu non puoi dire lo stesso"
"Credevo fosse una storia superata, per quanto continuerai a tirarla fuori?"
"Dipende dalla mia scelta, potrei continuare per sempre" sono arrabbiata, non mi piace il modo in cui mi sta parlando.
All'ultima frase però rimane in silenzio, dopo un po' sento "Lo spero "
Alle sue parole il mio cuore salta un battito. Solo ora mi sono resa conto del significato della mia frase.
Riesco a sentire la speranza nella sua voce, mi fa sentire in colpa. Cosa sto facendo? So bene quanto sia geloso, per lui non deve essere stato semplice vedere quelle foto. Non è stato semplice per me, e tra noi non c'era niente, lui invece ha aperto il suo cuore, mi ha detto di amarmi e di volersi impegnare con me. Di che altra dimostrazione ho bisogno prima di fare altrettanto?

"Ti amo" lo dico d'impulso. L'ho capito da diverso tempo, sono innamorata di lui, non c'è un altro modo per giustificare quello che provo, e ora lo sa anche lui.
Il minuto di silenzio che segue la mia dichiarazione, mi rende insicura e terrorizzata. Poi finalmente si decide a parlare.
"Dove sei? Ti raggiungo"
Un sorriso rilassato mi spunta sul viso, mi sento più leggera.
"Puoi aspettare il weekend? Ho bisogno di pensare per qualche altro giorno. Volevo che tu sapessi quali sono i miei sentimenti, perché non voglio sentirti dubitare di me"
Sospira triste, "Mi manchi troppo e non riesco ad essere lucido. Ci vediamo alla gara. Ti amo"

Amore in pista~Lewis HamiltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora