Capitolo 11

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Quando Lewis ieri sera è arrivato in camera, ero crollata dopo aver pianto per un paio di ore. In realtà l'ho sentito, ma non avevo voglia di parlare con lui, ero distrutta. Così ho continuato a dormire e lui non mi ha svegliato, mi ha semplicemente coperta. Questa mattina invece è stato lui ad evitarmi perché mi sono ritrovata in camera da sola. Mentre decido cosa indossare sento bussare alla porta. Non può essere lui perché ha la chiave. Infatti è Jessy.

"Buongiorno!" con un sorriso immenso mi acceca.

"Jessy mi sono appena svegliata, non puoi assalirmi con tutta questa gioia" guarda la mia faccia e spalanca gli occhi. Cavolo devo avere un aspetto orrendo, devo imparare a specchiarmi prima di aprire una porta.

"Tesoro hai degli occhi gonfissimi, quanto hai pianto? Andiamo immediatamente a metterci dell'acqua ghiacciata" mi prende il polso e mi trascina in bagno. Ringrazio il cielo che ci sia lei, così mi sistemerà tutta senza fare domande e senza stressarmi. La adoro.

"Hai fatto bene a farlo di sera, così durante la notte un po' si sgonfiano e la mattina devi aspettare poco per farli sgonfiare. Mi raccomando se vuoi piangere, fallo sempre la sera ok?"

Scoppio in una risata fragorosa, quelle risate che partono dalla pancia e che non riesci a fermare. "Sei l'unica persona che dà consigli su quale momento della giornata è più opportuno farlo. Ma come ti vengono?"

Anche lei inizia a ridere, visto che la mia risata è contagiosa "Beh tutti abbiamo bisogno di sfogarci ogni tanto"

"Grazie, tu sì che sai come tirarmi su di morale"

"Quando vuoi tesoro" è mi fa l'occhiolino. Entrambe scoppiamo di nuovo a ridere.

"Siete pronte?" la voce viene dalla camera ed è di Lewis. Allora non è andato via.

"Il tempo di truccarmi e vestirmi" sento i suoi passi avvicinarsi al bagno e lo vedo comparire sulla porta del bagno. 

Porta una felpa bianca che mette in risalto la sua barba perfettamente tagliata e le treccine dei capelli che gli circondano il viso. Lo guardo attraverso lo specchio e sento il bisogno di un contatto con lui. 

Lo vedo scuotersi dal suo torpore e schiarirsi la gola. "Hai deciso cosa metterti?"

"No, lo stavo vedendo prima che arrivasse Jessy, ma non ho finito"

"Posso scegliere io?" lo chiede quasi con un sussurro, come per paura.

"Si" appena lo dico scatta "Ok". Immagino che sia come un piccolo passo verso quello che avevamo prima. Lui ha sempre scelto i miei vestiti, so che ci tiene molto e io non ho voglia di perdere tempo a chiedermi cosa va meglio, quando ho uno stilista che può farlo al mio posto.

Jessy al mio fianco, mentre mi trucca, sorride felice di non dover assistere ad una lite.

Naturalmente, come nei precedenti giorni delle prove libere, sceglie una tutta del suo brand. Lui indossa una felpa bianca di TommyxLewis con abbinati dei pantaloni sempre suoi ma neri. Per me invece ha scelto i pantaloni bianchi e la felpa nera. In poche parole sembra che ci siamo scambiati i vestiti nella fretta di uscire, quando invece è ben studiato a tavolino come le tattiche di gare. Prima di uscire dalla stanza mi do un'ultima occhiata allo specchio ed è incredibile che riesco a riconoscermi. Mi aspettavo di vedere un'altra persona, tutta truccata e vestita con abiti firmati, ma invece continuo a vedere la stessa ragazza di prima, quella che vorrebbe sempre essere invisibile e nonostante tutto potrei ancora esserlo, se non fosse per Lewis. Infatti non sono i vestiti che mi fa indossare ad attirare l'attenzione, lo è la sua attenzione nei miei confronti che incuriosisce tutti.

"Tutto bene?" sento la sua mano che si poggia sulla mia spalla e trascina i miei pensieri di nuovo sulla terra. Smetto di fissare la mia immagine e mi accorgo che siamo rimasti solo noi due in camera. Evidentemente mentre riflettevo Jessy è andata via, anche se mi era sembrato che Lewis fosse uscito davanti a lei.

Amore in pista~Lewis HamiltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora