La bolla d'amore che, la notte precedente, si è formata in quella stanza, sembra non esser ancora esaurita, tant'è che Simone — nonostante sia più alto — spera di poter rimanere ancora un po' rannicchiato lì, tra le braccia di Manuel.
"Simo?" Manuel lo richiama passandogli una mano tra la folta chioma corvina "Sei sveglio?"
"Mhm. Però si sta bene qui."
Manuel sorride, compiaciuto dalla risposta, e gli deposita su bacio sui riccioli.
"Ti fa ancora male il livido?"
"Non molto. Mi verrà una macchia nera, ma con il rugby sono abituato."
"Che sport estremo" lo canzona, ottenendo in risposta una smorfia e un dito medio.
Quest'ultimo non si muove, rimane fermo lì, tuttavia si sente di dover raccontare a Manuel quella parte di sé che tanto l'ha mantenuto lontano da lui.
Ha tanti dubbi, eccetto che, dopo la notte precedente, tra loro non ci sarebbero più stati segreti.
"Hai voglia di ascoltarmi? Probabilmente ti sono sembrato un folle e—" "Guardami" Manuel lo interrompe, cercando un contatto diretto con lui. Così il corvino alza il capo e i suoi occhi finiscono miscelati con quelli di Manuel.
Sono due pozzi profondi che cercano il loro senso ultimo l'uno nell'altro, per sembrare meno scuri e con un bagliore in più a rischiararli.
"Non penso che tu sia folle, non lo farei mai" gli carezza il viso "E comunque si, certo che ho voglia di ascoltarti. Puoi dirmi tutto ciò che vuoi".
Allora Simone si butta, ma questa volta l'oblio fa meno paura, perché Manuel gli stringe la mano.
Gliela carezza e non lo lascia solo. Gli è accanto, ha imboccato la sua stessa strada ed ha tutte le sembianze della metà che combacia con le crepe che l'hanno scisso.
"Il mio comportamento è stato — strano, lo riconosco e, probabilmente, ai tuoi occhi sarà sembrato senza capo né coda, però c'è un senso dietro a tutto ciò che ho fatto" Simone prende parola, iniziando quella dura lotta contro sé stesso.
"Fino a qualche mese fa, non avevo la capacità di capire chi fosse deleterio per me .. dovevo sbatterci la testa e farmi del male prima di capirlo."
"L'hai fatto, giusto?"
"L'ho fatto e sono rimasto fritto."
Ora Manuel rimane in religioso silenzio, accennando soltanto delle leggere carezze sul suo volto.
"Ho concesso a qualcuno che non se lo meritava una parte nascosta di me che — che nessuno conosce e ... e diciamo che me l'ha ritorta contro" prende un respiro, prova anche a ricacciare dentro qualche lacrima sul punto di sgorgare "Poi mi ha scaricato, se così si può dire".
Adesso il suo cuore è un po' più leggero per un canto e molto più peso per un altro.
Manuel scosta Simone, così da arrivare alla sua altezza e guardarlo in volto.
"Non sei obbligato a parlarne con me. Però sarò felice d'aiutarti se lo farai e se mi sarà possibile."
Simone si sporge verso di lui così da fa scontrare prima i loro nasi e poi le labbra. Ne nasce un bacio casto, dolce, lento che infonde ad entrambi sicurezza e protezione.
"Ti ho tenuto lontano perché ero abbastanza sicuro che tu non avresti fatto come lui .. anzi, te ne saresti fatto anche troppo carico e io non voglio passarti questo peso."
"Mi sono apertamente dichiarato da mezzo brillo sotto ad un cinema, ricevendo un palo grosso come una casa nella fronte. E alla fine sono qui, insieme a te. Li avevi fatti bene i calcoli, non me ne sarei mai andato."
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Fil Rouge
FanficIl destino gioca con noi come un puzzle. Puoi passare la tua intera vita, cercando di incastrarla alla perfezione con quella di altri. Ad un tratto avrai anche l'impressione che l'incastro funzioni, ma è proprio in quel momento che incontri il pezzo...