Eagle fece cenno a Phoenix di seguirlo dentro casa e insieme salirono le scale fino alla stanza in cui dormiva. Si chinò e cominciò a sciogliere una serie infinita di lacci che serravano uno zaino, rivelando scomparti e nascondigli inimmaginabili in un bagaglio. D'un tratto si fermò, sfilò da una tasca un piccolo libro avvolto in un panno e lo tese all'altro ragazzo.
"Cos'è?", chiese l'amico, rigirandosi il volume tra le mani e scoprendo con cura i lembi della stoffa che lo proteggevano.
Eagle si drizzò di fronte a lui, rivolgendogli uno sguardo luminoso.
"Alice nel Paese delle Meraviglie", chiarì con orgoglio e tenerezza di fronte all'espressione confusa dell'irlandese. "Il libro che Phoenix ci leggeva sempre quando eravamo piccoli. Un giorno, poco prima di morire, mi fece promettere che l'avrei dato al nuovo Phoenix".
Quello si lasciò sfuggire una risata divertita.
"E ci hai messo tutti questi anni per ricordartelo?".
Eagle chinò il capo, si fissò le scarpe come faceva sempre quando era in imbarazzo e lasciò che i capelli biondi gli celassero il viso.
"A essere sinceri", mormorò, massaggiandosi nervosamente la nuca, "avevo deciso di regalarlo a Swan. Era il suo libro preferito e lui le manca così tanto! Insomma, pensavo che sarebbe potuto essere un regalo speciale per un'occasione speciale".
Phoenix gli restituì un'occhiata comprensiva.
"Allora perché non lo dai a lei?".
"Sono stato sul punto di farlo mille volte, ma non sembrava mai... quella giusta. E poi mi sembrava sempre di tradire la fiducia di Phoenix, così l'ho tenuto per me senza mai riuscire a decidermi".
La voce di Eagle si incrinò appena, perdendo un po' del suo smalto.
"Adesso che Swan... be', adesso credo che questo libro fosse destinato solo a te".
A Phoenix non occorrevano tante parole per comprendere cosa avesse agitato il cuore di Eagle per tutto quel tempo. Gliene occorrevano ancor meno per capire quanto prezioso fosse quel dono per lui. Gli avrebbe riservato ogni cura, anche se i libri non erano mai stati la sua passione. Forse per dimostrargli quanto l'avesse apprezzato, passò delicatamente una mano sulla copertina ingiallita, poi cominciò a sfogliarlo con attenzione, soffermandosi sulle immagini retrò che decoravano l'interno del volume.
"Alice nel Paese delle Meraviglie", commentò, accarezzando i fogli con interesse e un lieve sorriso dipinto in volto. "Penso che potrebbe piacere a Charles. Lui adora le storie fantastiche".
Mentre voltava le ultime pagine, si interruppe e tornò indietro, come se qualcosa avesse colpito la sua attenzione.
"Eagle, tu lo hai mai sfogliato, questo libro?".
"No. È un'edizione originale, ha più di cento anni... non lo volevo rovinare. E poi non è per il suo contenuto che lo considero tanto importante".
Phoenix ignorò l'avvertimento sulla fragilità dell'oggetto, distese una pagina con la mano per scoprirne meglio la parte interna e la girò verso Eagle.
"Invece dovresti. Guarda questo".
Il ragazzo si avvicinò, poggiò a sua volta le mani sul volume e si chinò per osservare. Sulla carta ingiallita campeggiava una minuziosa illustrazione che Eagle riconobbe immediatamente: Alice, il Cappellaio Matto, la Lepre Marzolina e il Ghiro.
Il Tè di Matti!
Nel margine interno del foglio, a far da cornice al disegno, una mina ormai sbiadita dal tempo aveva vergato una serie di frasi in caratteri piccolissimi, con la bella grafia che lui conosceva alla perfezione.
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Laminae [Great Work #2]
Fantasy***ALERT*** Questa storia è il SEQUEL di OPERA. Se potete scegliere di leggere OPERA come storia autoconclusiva e risparmiarvi la fatica di proseguire con LAMINAE, purtroppo non potete leggere LAMINAE senza prima completare OPERA, perché molti even...