CAPITOLO 6
<<Ci sarebbero anche i Davis, loro sono...>>.
Quelle parole mi entravano in testa anche senza che lo volessi, riuscivano a oltrepassare l'orecchio e a ficcarsi nel cervello uscendo solo quando ne avevo più bisogno. Intanto la voce roca di Gregor continuava a trapanarmi i timpani, mi parlava nonostante fossi assente, non percepiva il disagio nei miei occhi, la tristezza che mi portavo dentro, sembrava che nessuno si accorgesse di ciò che stavo passando. Significava che ero brava nel mio lavoro da spia, ma Gregor era tutta la mia famiglia e non si accorgeva della mia sofferenza, questo mi feriva nel profondo, di chi mi sarei dovuta fidare? Con chi avrei dovuto parlare? Nessuno era mai riuscito a capirmi davvero, sul mio viso non c'erano espressioni facciali, niente che mi potesse tradire, soprattutto in quel momento.
<<Kate, penso che se organizzassimo un party...>>.
Sentivo solo una pressione forte che mi stringeva, mi copriva la testa, mi otturava le orecchie, mi uccideva facendomi restare sola con i miei pensieri più oscuri. Fermai Gregor tornando in me, sollevai lentamente la testa rompendo quella bolla che mi opprimeva.
<<Dobbiamo attendere altre informazioni, non sono riuscita a trovare nulla su di loro, per il momento>>.
<<Questa è un'occasione più unica che rara, allora. Inviteremo tutti e...>>.
<<Tutti? Tu sai chi è coinvolto?>>. Chiesi guardando Gregor negli occhi, il mio sguardo freddo e senza vita avrebbe dovuto essere un campanello d'allarme, ma lui non si accorse di nulla.
<<No>>.
<<Allora non possiamo rischiare di invitare persone che potrebbero non avere nulla a che fare con il caso, se dovesse finire male potrebbero morire>>.
<<Dovremmo, invece. Immagina di invitare solo i colpevoli, potrebbe finire peggio per te e me>>.
<<Allora attendiamo, Gregor. Tu non dovresti neanche essere a conoscenza di questa faccenda>>. Dissi alzandomi dal divano, presi il mio cellulare dal tavolino da caffè davanti a me e lo misi cautamente in tasca, si ammassò nel tessuto facendomi sentire il pantalone abbastanza pieno e pesante. <<Ora vado, ho delle cose da fare>>.
<<Kate>>. La sua voce mi riportò ai vecchi tempi qualcosa che avevo dimenticato e che era affiorato nella mente ancora una volta. Gli diedi le spalle, magari non si sarebbe accorto del disagio che stavo provando. <<Sai che dovresti contenerti durante le missioni, vero?>>.
<<Certo... O non mi sarà dato alcun incarico>>.
<<Sbattitene>>. Stavolta mi voltai per vedere la sua espressione rabbiosa, aveva davvero intuito che c'era qualcosa che non andava dalle mie parole e non dal mio viso, ma forse era stato tutto l'insieme a farlo ragionare. <<Nessuno merita di subire così tanto da soffrire in silenzio>>.
A quel punto accennai un sorriso prima di farlo totalmente, mi aveva resa felice. Mi schiarii la voce e tornai la solita, fredda ragazza, che si sarebbe potuta impossessare del mondo in meno di un minuto.
<<Credo che farò un po' tardi stasera, ho un volo da prendere>>.
Gregor annuì tornando alle sue faccende, mentre per me fu molto più complicato. Uscì dalla mia bellissima casa d'infanzia per poter gettare ancora una volta la mia innocenza dritto nel cesso. Misi gli occhiali da sole e mi diressi in aeroporto, con vari taxi, avevo già un'idea pronta in testa, sarebbe andato tutto secondi i piani, mentre Jared ora avrebbe dovuto subire quello che stavo passando io senza fargli capire troppo ciò che stavo architettando. Sarebbe stato dieci passi dietro di me, la mia vendetta stava per iniziare.
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Black Diamond (Assassin Night)💎
ActionBlack Diamond (SEQUEL) - Assassin Night Dopo aver finto la sua morte, Kate ritorna dai fratelli Lewis disposta a voler rimanere con loro per sempre ma ad una condizione, che aiutino la ragazza in una nuova missione. Si parla di contrabbando, droga...