CAPITOLO 13
LEGGETE ASCOLTANDO: SOFTCORE – THE NEIGHBOURHOOD e Hailee Steinfeld – Wrong Direction
Lasciai scivolare quel tessuto tanto prezioso quanto delicato dal mio corpo, mi fermai solo quando atterrò sui piedi ricoperti ancora dai tacci. Prima la destra e subito dopo la sinistra, tenendomi in equilibrio, riuscii a toglierle. La sensazione del pavimento freddo sotto i piedi era la più bella mai provata. Afferrai l'abito e i tacchi per poterli depositare nella cabina armadio, con calma, delicatamente, era pur sempre roba di mia madre e ci tenevo tanto a tenerla in ottimo stato.
Presi la prima cosa che trovai nell'armadio, una maglia grigia, con le maniche lunghe e bianche, che lasciava una spalla scoperta, consumata, quasi sbiadita. Dalla finestra aperta proveniva un venticello fresco ma non così tanto. Misi un pantaloncino leggero e grigio come la maglia, almeno mi sarei messa qualcosa di comodo per quella sera. Mi sedetti alla scrivania e analizzai la missione completamente da sola, al buio, solo la luce della luna mi aiutava a intravedere il viso degli uomini, tante foto che avevo stampato e appiccicato al muro, spesso mi aiutavo con un filo rosso ma ora dovevo far sì che potessi toglierle rapidamente al solo bussare della porta. Mi voltai rapidamente verso la stampante, le ultime foto ormai stavano per uscire e dovevo sbrigarmi, ci avevo impiegato quasi un'ora e mancavano dei pezzi fondamentali, cose che solo chi c'era dentro poteva dirmi.
Poggiai le ultime foto contro il muro e indietreggiai fissandoli uno ad uno. I volti che conoscevo davvero bene mi rendevano nervosa: i Bryce, loro erano sicuramente i peggiori, nonostante fossero davvero le persone più stupide del mondo, avevano avuto una grandissima fortuna e la sprecavano con droga, alcool e donne. Colui che mi spaventava più al mondo era Connor Ross. Guardai le loro foto prima di prendere un pennarello e scriverci sopra i loro nomi, più sotto misi dei fogli di carta con punti interrogativi, fino ad arrivare alla fine della piramide, una foto del fascicolo sulla droga che mi aveva dato Jared giorni prima, la poggiai contro il muro e mi sedetti al computer cercando delle informazioni.
Avevo un sito tutto mio dove poter cercare tutto ciò che volevo, mi fu dato il permesso dalla CIA stesso, ne approfittai rintracciando per pochissimi istanti alcuni dei diamanti scomparsi, non c'era davvero nessuna traccia. Jared non aveva mentito, davvero la CIA non aveva altre informazioni. La cosa era decisamente sospetta, schiacciai rapidamente le dita sulla tastiera cercando quanto più possibile. "Orami si saranno già spostai" pensai guardando le aste sospese.
Sospirai stampando le foto dei presunti diamanti scomparsi e, sbadigliando, li poggiai contro il muro per poter appiccicandoli in modo grossolano. Guardai attentamente le immagini cercando un modo per ritrovare i diamanti e, proprio sotto ogni foto, scrissi il luogo da dove venivano.
Londra
Hong Kong
Egitto
Ritirato dall'asta...
Mi risaltò subito all'occhio quel "Ritirato dall'asta" questo significava che non era stato preso, forse l'avevano custodito, ma allora perché non c'erano delle comunicazioni così importanti? La CIA non ne sapeva nulla, nessuno di loro, non ne parlavano, sembrava quasi che se ne fossero lavate le mani, ero l'unica a cercare quei diamanti.
Mi risedetti alla scrivania ticchettando ancora una volta contro la tastiera, mi resi conto che la schermata non era l'unica a brillare, c'era della luce che penetrava dalla finestra, fioca, quasi inesistente. Diedi una rapida occhiata alla finestra prima di guardare lo schermo luminoso, ancora. Gli occhi sembravano volermi abbandonare, avrei dovuto riposare almeno un po' soprattutto ora che ero in casa mia, al sicuro, lontana da Jared e dalle sue mani.
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Black Diamond (Assassin Night)💎
ActionBlack Diamond (SEQUEL) - Assassin Night Dopo aver finto la sua morte, Kate ritorna dai fratelli Lewis disposta a voler rimanere con loro per sempre ma ad una condizione, che aiutino la ragazza in una nuova missione. Si parla di contrabbando, droga...