.16. Fino alla morte💎

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CAPITOLO 16

SANGUE E SPERMA

Leggete ascoltando:

Birdy - wings

James Arthur - NEKED

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Ariana Grande - TOUCH IT (Sad version)

Le sedie rosse erano in tema con le tende che ci circondavano, noi seduti quasi in prima fila discutevamo sui pezzi importanti messi all'asta, ma l'unico a cui sembravano tutti interessati era il prezioso diamante. L'uomo sul palco mostrava roba d'antiquariato, cose che sarebbero piaciuti ai miei, sarebbero impazzita all'idea di un'asta e immaginai che ci fossero loro in prima fila, con il bullet, la paletta bianca con un numero ben stabilito. Avrebbero fatto mille offerte ridendo e scherzando tra loro, regalandosi cose tra loro che in realtà avrebbero tenuto in bella vista in casa. Dire che mi mancavano era poco, ma come potevano mancarmi due persone che non ricordavo neanche che fossero state nella mia vita. Abbassai la testa riflettendoci su, probabilmente avrei donato tutto ciò che avevo per poterli vedere almeno per un giorno intero, averli tutti per me, parlare con loro, confrontarmi, far conoscere loro la mia nuova famiglia, qualcuno di cui sarebbero andati fieri, chiesto sicuramente un consiglio a mia madre, come sarebbe dovuto accadere già da tempo, farmi consolare per tutto il male che avevo dentro, ma pensarci troppo in quelle condizioni non mi fece altro che soffrire di più. Strinsi gli occhi poggiando una mano sulla gamba, proprio dove avevo la pistola, avrei tanto finirla lì, impedire ai miei demoni di parlarmi ancora, mi ripetevano insistentemente che ero fottutamente inutile, che ciò che stavo facendo non sarebbe servito a nulla, mi usavano, mi sfruttavano, mi comandavano a bacchetta, mi manipolavano e io li lasciavo fare, questo non faceva altro che accentuare le voci che mi esplodevano nel cervello, urlavano, non volevano zittirsi.

<<Kate>>. Sentii la voce di Axel accanto a me che mi chiamò insistentemente, probabilmente mi ero persa ancora una volta. <<Credevo stessi dormendo>>.

<<Sai, non ho ancora visto ciò che mi interessa>>.

<<Oh, anch'io attendo il pezzo forte, piccola>>.

Accennai un sorriso e fissai ancora una volta l'uomo con il martelletto, sembrava tutto così assurdo, io ad un'asta per uno stupido diamante invece di stare a casa con i ragazzi, scusarmi per ciò che avevo fatto e detto. Poggiai le mani accanto ai bordi della sedia, pronta ad aiutarmi con le mani e ad alzarmi, volevo assolutamente andarmene, al diavolo quella fottuta missione, avrai dato le dimissioni il giorno dopo. Ma proprio in quel momento, in lontananza, vidi il diamante.

<<Cazzo, Kate. Ci siamo>>.

Disse Axel rianimandosi rapidamente, poggiò per bene la schiena contro lo schienale della sedia, sembrava quasi fregarsene della mia presenza, voleva solo il diamante e la droga che conteneva al suo interno, io l'avrei sicuramente presa senza giustificazione, portata con me e consegnata il prima possibile, ma i suoi piani non erano proprio questi. L'uomo sul palco, ben vestito, alzò la voce indicando un cuscino completamente rosso con i bordi dorati, rinchiuso in una tega di vetro in bella vista. Sollevai rapidamente il busto dallo schienale avvicinandomi di poco, spostai persino il sedere dalla sedia per ammirare quella magnificenza.

<<Deve essere mio>>. Dissi ad alta voce, il ragazzo accanto a me sorrise annuendo.

<<Sarà tuo, Kate>>.

Black Diamond (Assassin Night)💎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora