22. La proposta

193 16 2
                                    

CAPITOLO 22

LA PROPOSTA

Mi guardai intorno cercando almeno un volto conosciuto, a dirla tutta, c'erano davvero tutti quelli che contavano a New York. Ricconi riservati, quelli che mostravano la loro ricchezza indossando abiti costosi e diamanti molto più importanti di quello che era in vendita. La mia domanda era: quanti di loro erano a conoscenza dei diamanti falsi che giravano per le diverse aste? Quanti sapevano che in realtà al loro interno si nascondeva della droga di ottima qualità?

<<Kate, sembra che ci sia movimento in cucina, nessun cameriere è ancora uscito per servire nulla>>. La voce di Julian mi risuonò nell'orecchio sinistro, continuai a guardarmi intorno stringendo il braccio intorno a quello di Luke che, come un vero gentiluomo, mi teneva decisamente stretta a sé, come se fossi la sua sposa.

<<Il corridoio è vuoto>>. Continuò Jason.

<<In bagno c'è qualcuno che si diverte invece>>. Disse Ethan ridendo.

<<Non capisco il senso della cosa...>>. Continuò Noah stando accanto a suo fratello Ethan, fissò il bagno disgustato spostandosi da quel posto, sembrava gli piacessero le avventure, qualcosa di più estremo, ma lui era solo un poeta dannato con un animo antico.

<<Non dirmi che se Kate ti chiedesse di divertirti almeno mezz'ora in bagno con lei tu non accetteresti>>. A quel punto si ammutolirono tutti, credo che a volte dimenticassero che in quegli auricolari potevamo sentirli, soprattutto io. Mi divertii molto a sentir parlare Ethan, la sua risata seguita dal silenzio assoluto di Noah mi fece capire che ci stava pensando, ma soprattutto che, dirlo in quel modo, facendo sentire tutto i suoi fratelli, lo mise in imbarazzo.

<<Sei disgustoso>>. Disse Luke prendendo il controllo della situazione.

<<Io e Julian sappiamo che hai fatto di peggio>>. Sollevai lo sguardo verso gli occhi spenti di Luke. <<Vuoi negarlo?>>.

<<Preferirei fare ciò per cui sono venuto>>.

<<Daniel, come procede al piano di sopra?>>. Dissi distogliendo lo sguardo.

<<Direi che c'è un giro di alcol illegale qui, bevono ancor prima che l'asta inizi>>.

<<Ragazzi, so che probabilmente vi chiederò molto, ma potete cercare di non bere?>>. Non mi riferivo solo ad Aaron, ma anche a tutti gli altri. Girai più volte lo sguardo verso le sedie che lentamente si stavano riempiendo. <<Dovremmo sederci>>. Dissi a Luke alzando finalmente lo sguardo.

<<Potremmo evitare quel posto?>>. Luke indicò un paio di sedie sotto il palco. Axel con il suo vestito elegante ci sorrideva con una mano alzata, ci fece segno di sederci accanto a lui.

<<Non destiamo sospetti>>. Girai il viso verso il corridoio principale, un uomo dalla stazza grossa e importante, camminava tranquillamente in quel posto con ben due uomini alle sue spalle che lo seguivano controllandosi continuamente intorno. <<Va e siediti lì, io devo controllare quel perimetro>>.

<<Possiamo andare insieme>>. I suoi occhi si soffermarono su di me, stavolta avevano acquistato una luce brillante.

<<Tranquillo>>. Annuì decisamente non convinto. Mi lasciò il braccio come se avesse paura che potesse accadermi qualcosa. Guardai la sua snella figura camminare verso le sedie, distolsi lo sguardo solo quando si sedette. Feci ciò che avevo vietato ai ragazzi di fare, sollevai la mano portandola all'orecchio sinistro, cliccai sull'auricolare spegnendolo, magari non mi avrebbero sentita parlare con Marcus. L'uomo si soffermò a guardarmi, mentre passeggiavo verso di lui con indosso un abito nero scintillante, lo scollo a V era così profondo da mettere in risalto il seno. Il tessuto scendeva morbido sul corpo mostrando un grande spacco vertiginoso al lato destro della gamba.

Black Diamond (Assassin Night)💎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora