Siamo nell'anno 400 d.C.
Nella maremma Toscana, in cima a una collina, cresce una fanciulla dolce e divina, che un giorno sarà regina.
A Roma città imperiale, in un borgo provinciale, cresce un fanciullo forte e coraggioso, sarà un gladiatore strepi...
Arrivati in ospedale portano Alexander a fare tutti i controlli necessari, mentre Agnese viene fatta accomodare nella sala d'aspetto. Mentre aspetta, il braccio gli fa sempre più male, ma lei rimane in silenzio, il suo unico pensiero è Alexander.
Nel frattempo esce un infermiera e Agnese corre da lei e gli chiede: "Come sta Alexander posso andare da lui.?" L'infermiera risponde di si, Agnese non se lo fa ripetere due volte, e va subito da lui, che appena la vede dice: "Amore mio come stai? Ti sei fatta visitare?" Chiede visibilmente preoccupato.
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Agnese: "Sto bene amore mio, non ti preoccupare per me, piuttosto come stai tu vita mia?" Dice nascondendo il braccio dietro la schiena. Alexander: "Agnese pensi che non ho capito che ti fa male il braccio.... Infermiera!... Per favore fate visitare anche la mia fidanzata!... Ha avuto l'incidente anche lei e non solo io!!!"
Agnese: "Io sto bene, non ho niente, pensate a lui, prima che arrivasse l'ambulanza ha perso conoscenza. Io non ho nulla."
Alexander: "Se non ti fai visitare... Non mi faccio visitare nemmeno io!" Dice duro e incrocia le braccia al petto. Agnese: "Ma amore, non fare il bambino capriccioso, dopo che si saranno presi cura di te, mi farò visitare te lo prometto." Alexander: "Ok, ma tu vai subito a farti visitare.. Chiaro amore mio!" Dice mettendo il broncio, come un bambino.
Agnese: "E va bene, mi farò visitare, vado con l'infermiera, hai vinto." Dice con voce arresa. Alexander la chiama con la mano, appena lei si avvicina la abbraccia forte e la bacia dolcemente sulle labbra. Alexander: "Grazie... Morirei se ti succedesse qualcosa... Ti amo più di ogni altra cosa al mondo vita mia." Agnese: "Anche io ti amo più di ogni altra cosa al mondo anima mia, e se mai ti dovesse succedere qualcosa ne morirei." Lo bacia dolcemente e si allontana con l'infermiera che la porta a fare i raggi.
Alexander prende il cellulare e chiama Raoul e gli dice: "Raoul... Io e Agnese abbiamo avuto un incidente... Tranquillo stiamo bene... Ho avvisato la polizia... Sono sicuro che ci siano Adam e Dalila dietro al nostro incidente... Puoi aiutarmi nelle indagini amico mio?" Raoul: "Come un incidente? E che cavolo c'entrano Adam e Dalila, Alexander amico mio si più chiaro per favore, voglio che mi racconti tutto." Dice con tono preoccupato.
Alexander: "Lo sai che sono ossessionati da noi... Ho chiesto ad Agnese di sposarmi e dopo... In macchina i freni non andavano... Raul sono stati loro ne sono sicuro... Ti giuro che gliela farò pagare cara... Hanno messo la mia Agnese in pericolo!!!" Grida furioso.
Raoul: "Non ci posso credere, comunque indagherò, farò tutto il possibile per fare si che marciscano entrambi in galera, sta tranquillo amico mio, ci penso io a quei due vigliacchi."
Alexander: "Grazie mille amico mio!" I due amici si salutano, e appena Alexander chiude la chiamata Raoul telefona a Irene e dice: "Amore mio, sta tranquilla ma dobbiamo andare in ospedale, Alexander e Agnese hanno avuto un incidente, ti sto venendo a prendere." Irene: "Oh no! Vieni amore mio! Io mi preparo in cinque minuti!" I due chiudono la chiamata.
Irene si prepara velocemente e cinque minuti dopo e già di sotto ad aspettare Raoul che puntuale arriva, Irene sale nell'auto del ragazzo e i due si precipitano in ospedale.
Vanno subito nella stanza di Alexander e Raoul chiede all'amico: "Alexander, amico mio come stai.? È Agnese dov'è?" Alexander: "Stai tranquillo amico mio non ho niente, Agnese è andata a fare i raggi al braccio, non abbiamo niente di grave tranquillo, grazie di essere venuti subito." Raoul: "Per fortuna grazie a Dio." Irene aggiunge: "Mi sono così spaventata, per fortuna state bene, non vedo l'ora di vedere Agnese e di abbracciarla forte." Mentre lo dice i suoi occhi si riempono di lacrime.
Mentre il volto di Irene viene rigato dalle lacrime, la porta si apre e entra Agnese con il braccio fasciato.
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Alexander si alza di scatto dal letto e corre da lei, le prende il viso tra le mani e gli chiede: "Che hai!? Perché hai il braccio fasciato?!" Agnese: "Ma che fai amore? Torna subito a letto non puoi alzarti sei molto debole ancora, io non ho niente tranquilla, ho una lieve frattura al braccio passerà presto. Devo tenerlo fasciato qualche settimana. E tutto ok amore mio." Dice sorridendo al suo amore. E fa rimettere immediatamente Alexander a letto.
Alexander: "Me la pagheranno quei maledetti." Agnese: "Sto bene amore e tutto apposto davvero. Lasciamo quei due alla polizia, noi pensiamo soltanto alla nostra felicità, stiamo bene siamo vivi, il resto non conta." Dice con tono tranquillo. Poi va da Irene e l'abbraccia forte e dice: "Grazie per essere venuta amica mia." Irene:" Sei come una sorella per me." E l'abbraccia forte.
Le due amiche si abbracciano a lungo, quando all'improvviso bussano alla porta, è il commissario Esposito entra e rivolgendosi ad Alexander e Agnese dice: "Salve ragazzi, vorrei parlare con voi dell'indagine." Alexander si solleva leggermente dl letto e risponde: "Certo... Ho motivo di credere che ci siano Adam Naselli e sua sorella Dalila, dietro al nostro incidente... I freni non funzionavano, non sono riuscito a frenare, sospetto siano stati manomessi manualmente... E non abbiamo altri che c'è l'hanno con noi, se non loro due." Dice serio e deciso.
Commissario: "Non si sbaglia, dall'indagine i freni sono risultati manomessi manualmente, qualcuno li ha intenzionalmente tagliati, siete stati molto fortunati, avete rischiato la vita. Qualcuno lassù vi vuole tanto bene." Dice con tono dispiaciuto.
Alexander: "Già... Vi prego di iniziare subito le indagini... Non devono scappare!" Commissario: "Non si preoccupi li troveremo." Mentre il commissario lascia la stanza Agnese gli corre dietro e dice: "Appena li catturiate ci avvisi commissario, li voglio guardare entrambi negli occhi a quei due miseri criminali."
Il commissario risponde: "Stia tranquilla signorina, appena li prenderemo ve lo faremo sapere." L'uomo lascia la stanza e torna al commissariato.
Alexander chiama la sua bella: "Amore mio, vieni vicino a me." La prende tra le sue braccia e le accarezza dolcemente il viso e le dice: "Tranquilla, andrà tutto bene, quei due pagheranno per tutto il male che ci hanno fatto, e noi... Noi ci sposeremo. amore mio!" I due si abbracciano forte e anche i loro amici si abbracciano. Nel frattempo la polizia indaga e cerca Adam e Dalila, questa volta non avranno scampo.
I nostri ruoli di oggi:
Alexander: Rachele Pezzo narrato di Alexander: Rachele Irene: Rachele
