Capitolo 7

11.4K 692 26
                                    

Il funerale fu veloce.
Io rimasi per tutto il tempo in un angolino della chiesa cercando di nascondere il mio imbarazzo nel stare in un luogo sacro e lottare contro la rabbia di prendere a pugni tutti quei parenti che non si erano mai fatti vivi ma che ora davanti alle bare dei miei genitori parlavano come se li conoscessero da sempre.
Falsi. Gridai dentro di me.

Solo quando tutti quanti uscirono mi avvicinai ai miei genitori.

-Mi mancherete...- riuscì a dire prima di scoppiare a piangere.

-Zoe...piccola mia!- mia nonna mi guardava con gli occhi velati di lacrime.
-Loro non vorrebbero vederti così- aggiunse prima di accarezzarmi il viso con la sua piccola mano.

-Tranquilla nonna loro non mi vedranno mai così... perché ormai non si sono più!- Scoppiai a piangere e lei mi strinse tra le sue braccia.

-Piccola mia, loro saranno sempre con te! Anche se non fisicamente...ma ci saranno-
Mi disse dolcemente cercando di trattenere le lacrime, cercando di essere forte per me.

-Vuoi venire a casa con me e nonno?- Chiese accarezzandomi i capelli.

-Voglio stare un pó da sola... ti ringrazio- cercai di sorridere e quando uscii dalla chiesa posai le dita sul freddo legno della bara e sussurrai un ultimo "vi voglio bene", poi uscii senza guardarmi indietro.

-Zoe- mi chiamo' una voce maschile dietro di me.

-Non dovresti essere qui- strinsi la mascella cercando di bloccare il bruciore alla gola dovuto alla voglia di piangere.

-Mi dispiace così tanto... perché non mi hai detto niente?- Sussurrò dolcemente accarezzandomi il volto.

-Avevo bisogno di stare sola- Risposi questa volta con più sicurezza.

Rimase qualche minuto in silenzio con il palmo della sua mano appoggiato dolcemente sulla mia guancia, poi ruppe il silenzio.
-Lo so che non è uno dei momenti migliori ma è veramente molto importante... devi venire con me- La sua voce si fece seria, mi prese per mano e cominciò a camminare a passo spedito.

-Sai anche i vampiri hanno una casata reale, quindi un re, una regina e una principessa! Oramai da quasi 1.500 anni!- Iniziò a raccontare ma io mi bloccai di colpo.

-Ho appeno perso i miei genitori e tu mi racconti una stupida favoletta sui vampiri?- gridai stringendo i pugni lungo i fianchi.

-Purtroppo la principessa venne rapita 10 anni fa, quando aveva 7 anni.
Il re e la regina la cercarono, e continuano ancora oggi a cercarla, ma non riuscirono mai a ritrovarla.- concluse serio.

-Forse non hai capito, i miei genitori sono morti! Non mi interessa ascoltare una favoletta sui vampiri o fare un giro al museo!- alzai le braccia in aria ed indicai la struttura dove mi aveva portato.

-Ti prego, fidati di me.- mi porse la mano e dopo un paio di minuti di silenzio annuii.

-Mi fido, ma se è una stronzata sappi che dovrai andartene via.- strinsi le mani a pugni e lui ritrasse la sua mano.

-Va bene-

Entrammo nel museo e dopo aver superato vari corridoi arrivammo ad una stanza isolata e quasi vuota.
Ci fermammo davanti a un quadro che ritraeva una donna con suo marito e una bimba sui 6 anni circa.

-Questa è la famiglia reale vampira! Osserva la bambina.- disse indicando il quadro.

La guardai attentamente: aveva i capelli corti con la fragia, e gli occhi marroni.

-Ti ricorda qualcuno?- mi chiese

Non risposi, mi limitai ad allungare la mano verso il quando e far scorrere le dita sulla tela dipinta. Delle immagini e dei suoni si fecero spazio nella mia mente.

-Mamma!- gridai felice.

-Tesoro mio!!- una donna mi prese in braccio facendomi girare.

-Mamma giochiamo a nascondino?- chiesi sorridente.

-Okay vai a nasconderti! Io inizio a contare ! 1,2,3....-
Risi e corsi a nascondermi...

Ritrassi la mano dal quadro.

-Zoe tutto bene?- chiese Federico preoccupato.

-Ho avuto un flashback, c'ero io da piccola e quella donna...la chiamavo mamma! E poi iniziavamo a giocare a nascondino...- dissi fissando il quadro.

-Zoe lo so che non ci crederai ma penso che sia tu la principessa scomparsa!-

-Ma cosa stai dicendo? Io sono la figlia di Sofia e Roberto Edwards!-

-È quello che ti hanno sempre fatto credere ed è quello che hanno sempre fatto credere hai tuoi 'finti' genitori! Vi hanno condizionato a credere questo! A te hanno fatto dimenticare la tua vecchia vita e ti hanno costretto a pensare che loro fossero i tuoi genitori e a Roberto e Sofia li hanno condizionati a credere che fossi loro figlia!- cercò di spiegare gesticolando.

-No non è possibile, sono un vampiro da troppo poco tempo!- gli feci notare.

-Non puoi nascere vampira, altrimenti resteresti un neonato per sempre! I reali possono riprodursi e i loro figli crescono come normali esseri umani fino all'età di diciotto anni, poi qualcosa cambia in loro e diventano vampiri! Tu lo saresti diventata lo stesso un vampiro, anche se non avessi avuto l'incidente...-

-Ti rendi conto che il tuo discorso non ha un senso logico?- gli puntai un dito contro.

-Sì lo so, ma non puoi sempre dare una spiegazione razionale a tutto! A volte è così e basta, devi solo accettarlo!- fece un respiro profondo e abbassò lo sguardo.

-Ahi! Il polso!-
Sentivo come se qualcosa si stesse incidendo sulla mia pelle, guardai la pelle del polso e notai delle linee nere chi si stavano espandendo fino a creare un disegno.
-Federico che mi succede?- domandai spaventata allungando il braccio.

-La rosa reale...- sussurrò tracciando i contorni delle linee nere.
-Solo i componenti della famiglia reale vampira c'è l'hanno! E a te sta venendo adesso perché hai appena avuto un contatto con la tua vecchia vita!-

Mi guardai il polso, il disegno era ormai completo: una rosa.

-E adesso che si fa?- domandi preoccupata senza guardarlo negli occhi.

-Ti riporto dalla tua famiglia!- rispose sicuro.

The secret of  vampireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora