Capitolo 30 pt.1

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Strinsi il bicchiere contenente la mia razione giornaliera di sangue umano.

Erano le 06.30 e a parte Abigail che preparava le brioches per Gabriella, tutti erano ancora nelle loro stanze.

"non ci tengo a morire per colpa tua! Non farò come hanno fatto i miei genitori! "

Quelle parole mi tormentava da ieri sera, e nuovamente non riuscii a riposare trovandomi a fissare il soffitto.

-Buongiorno!- Federico entro' nella stanza dandomi un leggero bacio sulla guancia.

quasi non mi accorsi della sua presenza talmente ero presa a pormi domande e rispondermi da sola.

-hey..- disse dolce per farsi sentire.

-oh.. ciao...- accennai un piccolo sorriso.

-Oggi ho delle cose da fare con tuo padre, dovrai stare con Joshua- serro' la mascella.

-ah..- mi limitai a dire.

Non volevo stare da sola con quel vampiro, ma almeno avrei potuto avere delle risposte.

quando il bicchiere fu' vuoto mi decisi a parlare.

-sai qualcosa sul suo conto?-

-Umh... era da un bel po' che non lo vedevo, più o meno... 15 anni!- affermò avvicinando alle labbra il bicchiere di sangue.

Joshua entro' in cucina silenzioso, bevve velocemente la sua razione di sangue umano e poi uscii.

salutai Federico e seguii Joshua fino ai giardini del castello.

-Non dovresti uscire- disse portandosi alle labbra una sigaretta

-Oggi Fede ha da fare, quindi...-

-Devo farti da babysitter- rise facendo uscire del fumo dalla sua bocca facendomi tossire.

-Sai che fa male fumare?- dissi per spezzare quel silenzio imbarazzante che si era creato.

-Tanto sono immortale-

-Perchè hai iniziato?- domandai curiosa.

-ci sono cinque categorie di vampiri; quelli come tuo zio, che se ne sbattono e si nutrono quando vogliono succhiando via la vita a un sacco di gente per puro divertimento molte volte, poi ci sono quelli che cercano di controllare la sete ma non ce la fanno e impazziscono; quelli che cercano di soffocare la sete nell'alcool, ma che di conseguenza sono sempre ubriachi perchè diventa un vizio, poi ci sono quelli come me che cercano di non pensare alla sete fumando, non ti ubriachi quindi sei consapevole delle tue azioni e non rischi la morte perchè sei immortale e infine ci sono quelli come te, e cioè quelli che sanno controllare la sete senza fare niente, sono bravi e basta... ma ora dimmi il vero motivo del perchè ora sei qua seduta di fianco a me cercando di tenere una conversazione tranquilla senza insulti come ieri- butto' la sigaretta a terra e ne prese un'altra.

Impreco' sotto voce perchè si era dimenticato l'accendino e così fissai l'oggetto che teneva tra le mani e l'accesi. Mi ringrazio' con un cenno del capo, per poi portarsi la sigaretta alle labbra.

-Cosa intendevi ieri con "non ci tengo a morire per colpa tua, non faro' come i miei genitori"?- dissi seria.

-Sono nato nel 1745. Abitavo con la mia famiglia nelle campagne toscane in Italia, eravamo una famiglia di poveri contadini. A vent'anni mi sono ammalato di tubercolosi, ero consapevole che sarei morto ma i miei genitori erano a conoscenza dell'esistenza dei vampiri, e in un modo che ancora adesso mi è sconosciuto, si procurarono del sangue vampiro e me lo fecero bere. Quando morii non molto tempo dopo divenni un vampiro, ma non sapevo controllarmi e mi nutrii prima di mio padre poi di mia madre uccidendoli, fortunatamente anche loro avevano bevuto sangue vampiro  pure loro si trasformarono. Molto tempo dopo, nel 2005, vennero a conoscenza che la piccola principessa era stata rapita e sconvolti decisero di aiutare i reali a cercarla. Furono uccisi, avevano scoperto dov'eri ma prima che potessero avvisare i reali gli strapparono ilo cuore dal petto.-

The secret of  vampireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora