Capitolo 20

6.8K 365 3
                                    

-Zoe hanno preso chi?-
Matt era ancora in piedi davanti alla porta

-Tamara. Hanno preso Tamara.-

Il silenzio regnava solenne nella stanza che mi sembrava più piccola di quanto era veramente.

-Chi l'ha presa?- Matt ruppe il silenzio.
"Ma è ritardato?"
Pensai.

-E secondo te chi? Babbo Natale? I seguaci di Ludvich!- Sputo' acido Federico, che ormai era in piedi.
Matt lo guardo' male mostrandogli i canini.

-Non è il momento di litigare! Dobbiamo andarla a cercare!- dissi un po' stanca dei loro comportamenti

-Fa' leggere- disse Federico strappandomi il biglietto dalle mani.
-Devo andare a cercarla- si diresse verso la porta ma io gli sbarrai la strada puntandogli un dito contro.

-Tu non vai da nessuna parte! Non sappiamo nemmeno dove sia! Chi lo sa magari sono la fuori che ci aspettano!- la mia voce fu più dura di quello che volevo.
Mi sentivo ancora in colpa, ma non avrei permesso di andare!

-Tu dovresti essere la prima a volerla cercare, dopotutto è colpa TUA se adesso lei non è qui!- mi ringhio' contro.
Mi sorpasso' velocemente e scese le scale.
Sapevo che era colpa mia, ma non pensavo che me lo avrebbe rinfacciato...

-Zoe! Dobbiamo fermarlo muoviti.- Matt mi trascinava per le scale insultando Federico in tutte le lingue che conosceva.
Arrivammo nella hall dell'hotel e ormai era l'una passata di notte.

-È chiusa- disse Federico tirando un calcio e poi un pugno alla porta; prese la rincorsa e si butto' con la spalla desta contro di essa ma con scarsi risultati.

-Ma cosa succede?- un signore sulla sessantina, lo stesso che ci diede le chiavi delle stanze qualche ora prima.
Aprii la bocca, come per dire qualcosa ma Federico gli si piazzò davanti senza lasciargli il tempo di pronunciare la frase.

-Ora tu apri quella stra-maledettissima porta! Subito!-
La sua voce era carica di rabbia.
Gli occhi rossi e i canini appuntiti, feci qualche passo indietro impaurita da lui.
Non lo avevo mai visto così.
Il signore corse ad aprire la porta.
Non ebbi il tempo di chiamare Federico che ormai era già uscito.

Mi liberai dalla presa di Matt, che non mi aveva ancora lasciato il polso, e gli corsi dietro.

-Zoe no!- gridó Matt, ma chiusi la porta per evitare che potesse uscire così da rinchiudermi nella mia stanza.

Federico era nel parco vicino all'hotel seduto su una panchina che stringeva la testa tra le sue mani.
Mi avvicinai lentamente e mi sedetti accanto a lui.

-Cosa ci fai qui?- la sua voce era ancora carica di rabbia ma non più come prima.

-Bella serata vero?-

-Non cambiare discorso! Dovevi restare con quell'idiota del tuo amico all'hotel.-

-Non mi andava di essere rinchiusa come Raperonzolo.- dissi con finta voce annoiata.

-Mi dispiace per quello che ho detto prima...io non lo penso veramente...quando sono arrabbiato dico cose senza pensare...scusa- singhiozzo' , lui stava...piangendo?!

The secret of  vampireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora