Capitolo 13

8.5K 510 12
                                    

la porta si aprii.
-Zoe...- disse Matt appena mi vide.
-Ciao.- balbettai

passarono secondi interminabili quando finalmente la mia amica ruppe il silenzio.

-emh...è successo qualcosa?- chiese spaesata non capendo il motivo della nostra reazione.
-no niente e che è da un po' che non la vedo e non siamo mai stati tanto lontani per così tanto tempo.- la voce di Matt era dura e fredda.
io annuii. Gabri ci guardò non ancora del tutto convinta poi sorrise diede un bacio al suo ragazzo e iniziò a parlare.
-allora... visto che finalmente zoe è tornata, che ne dici di venire con noi a prendere un gelato?- fece gli occhi da cucciolo.
-okay-
Gabri ci prese a braccetto e ricominciò con i suoi discorsi senza senso e sui suoi strani sogni.
Matt era serio, e come me si fingeva interessato al discorso.

perchè si era arrabbiato con me? perchè la sua reazione? non è colpa mia se non provavo i suoi stessi sentimenti, se lo avevo sempre e solo visto come un amico e niente di più. non è colpa mia se non mi è mai passato per la testa il pensiero di piacere al mio migliore amico. ma è colpa mia se adesso la mia migliore amica crede di essere amata dal suo ragazzo quando il realtà la usa solo per dimenticarsi di me!

-hey? Zoe tutto ok ci sei?-
Gabri mi guardava preoccupata.
-che gelato vuoi?-
mi guardai intorno e notai che eravamo arrivati dal gelataio.
-emh....crema...ma non tanto-
risposi. sapevo che dopo il gelato avrei avuto un forte mal di pancia e che dopo sarei dovuta andare a bere del sangue...da una vena, ma non volevo dirle no, perchè altrimenti avrei dovuto dargli una spiegazione dato che prima di diventare vampiro io adoravo mangiare gelato.
-ecco-
gabri mi venne incontro con un gelato gigantesco. alla faccia del si ma non troppo!
-così grande?- pensai ad alta voce afferrando il cono.
-che c'è la divoratrice di gelato non vuole un gelato megagalattico?- alzò un sopracciglio
-eh no sai... la linea!- dissi facendo la voce da miss perfettina.
iniziammo a ridere.
il pomeriggio passò veloce e come avevo previsto mi era preso un fortissimo mal di pancia. Gabri continuava a parlare e Matt annuiva senza proferir parola. ormai si erano fatte le 18.30 e dovevo tornare a casa....da Federico.
-ehi io devo andare, si è fatto tardi e mi stanno aspettando...poi non sto molto bene...-
-e chi aspetta scusa? Non sei da sola a casa?-
Stronzo lo aveva fatto apposta! Voleva farmi stare male!
Bene! Vuoi giocare? Giochiamo!
-ah già vero non lo sapete! Vivo da Federico, mi ospita a casa sua.- dissi cercando di nascondere il dolore provocato da ciò che aveva detto prima.
-ah già vero! Che stupida! Come va con Federico? Non mi hai detto che...-
-si stiamo insieme!- conclusi la frase al posto di Gabri.
Lo sguardo di Matt si fece più serio di prima.
Lo hai voluto tu!
Li salutai con un cenno della mano e me ne andai.

Mi sentivo a pezzi! Poteva anche evitare di farmi ricordare che non avevo nessuno...
-Zoe-
Alzai lo sguardo e vidi mia nonna sorridente che mi veniva incontro.
-hey tesoro è da un po' che non ti vedo...come stai? Stai ancora male per loro?- chiese.

Perché oggi tutti quelli che vedevo volevano ricordarmi di loro? Perché?
Magari nemmeno lei sapeva la verità sulla mia storia.

-stavo pensando, vieni a vivere da me?-
No. Risposi mentalmente. non sarei riuscita a vedere tutti i giorni il suo volto che mi ricordava mia mamma....adottiva.
La guardai dritta negli occhi.
-dimenticati di me. dimenticati da avere una nipote. ricorda solo che avevi una figlia sposata che per problemi fisici non ha potuto avere figli. ricorda solo quello e dimentica me!- dissi con le lacrime agli occhi.
Lei mi guardó confusa poi mi passó davanti e se ne andò.
Mi gettai a terra e inizia a piangere.
Sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla.
-tutto bene?-
Aprii gli occhi e vidi una donna dai capelli rossi che mi guardava preoccupata.
Senza pensarci due volte gli saltai al collo iniziando a succhiargli via il sangue.

Ferma, ferma, ferma la uccidi

Mi ripetevo nella mente, ma non ci riuscivo, era troppo che non bevevo sangue da una vena e davvero davvero, ne avevo bisogno!
La donna gemette poi smise di respirare.
Mi staccai e lei cadde a terra, morta.
L'avevo uccisa.
Avevo ucciso una donna.
Ero un mostro.
-svegliati! Ti prego sveglia! Ti prego...- gridai scuotendola.
Ma niente non si muoveva.
Mi tirai i capelli.

Sono un mostro! Un assassina! L'ho uccisa!

Presi il telefono e con le lacrime chiamai Federico.

-pronto?-
-ti prego vieni a prendermi...sono un mostro- dissi trattenendo i singhiozzi
-arrivo subito-

Dopo qualche minuto, che per me sembró un eternità, arrivó.
-ma che...-
Guardó la donna poi venne verso di me e mi strinse tra le sue braccia.
-sono un mostro....l'ho uccisa...non mi sono fermata...-
-hey calma...succede...siamo vampiri....e a volte succedono degli imprevisti...-
-no no no....sono un mostro ero nervosa di ciò che era successo prima e così non mi sono fermata!-
-hey calma! Adesso andiamo a casa ti fai un bel bagno caldo e ti rilassi! A lei ci penso io.-
Mi aiutó ad alzarmi, poi mi fece salire in macchina, prese il corpo e lo lasció nel bosco vicino.
-vedrai che penseranno sia stato un animale selvatico.- salii in macchina
-..e sappiamo che questo animale si chiama Zoe Wu-
-senti a tutti i vampiri succede almeno una volta! Soprattutto hai vampiri neonati come te.-
Ormai si era fatto buoi quando arrivammo davanti a casa.
Fede spense la macchina.
-anche a me è successo, dopo che mi sono trasformato ho rintracciato i miei aggressori e li ho uccisi tutti, poi venni assalito dal senso di colpa e spensi i sentimenti, la mia umanità, ero senza emozioni così passai quasi vent'anni a uccidere persone per puro divertimento! Tua madre mi trovó e riuscì a farmi ritrovare la mia umanità ma ancora adesso mi porto dentro il senso di colpa per tutte le mie vittime.-
Stringeva forte il voltante e aveva lo sguardo fisso davanti a se'.
-quindi se hai paura che io ti giudichi.. beh ti sbagli di grosso!-
Si voltó verso di me. i suoi occhi erano pieni di dolore e rimorso.
-e se tu pensi che io ti giudichi ti sbagli pure tu! Perché nonostante tutte le cose sbagliate che hai fatto, io non riesco ad essere arrabbiata con te.- dissi
Sorrise leggermente. poi scese dalla macchina ed io lo seguii.
Entrammo in casa.
-ma cosa hai fatto per uccidere quella donna?-
-ho fatto dimenticare a mia nonna di avere una nipote e ho praticamente mandato a fanculo il mio miglior amico.-
-ah....beh in fondo quel coglione se lo merita.- rise
-beh si..-
Gli diedi un bacio sulle labbra e salii in camera chiudendomici dentro.

The secret of  vampireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora