Taehyung non sapeva cosa lo avesse sforzato a spostare lo sguardo un po' più distante da lui, ma quando lo fece sperò con tutto sé stesso di non averlo mai fatto. Aveva come la sensazione che l'universo gli stesse tirando dei brutti tiri. Era fermo in fila per la cassa automatica del supermercato quando un ragazzo fin troppo famigliare che stava spingendo un carrello, si fermò davanti alle cipolle rosse.
Fece un lunghissimo sospiro.
Erano passati solo cinque giorni dalla serata al 3834 e nel periodo di due settimane e mezzo aveva visto più volte Jungkook di quante non lo avesse visto in quattro anni.
Guardò nel suo cestino e notò che avesse comprato solo una bottiglia di vino, dei cracker di riso, del formaggio Philadelphia e del gelato. Era triste a dirla tutta, ma si era ritrovato ad essere molto annoiato e non aveva trovato niente di meglio che andare al supermercato vicino a casa a comprare degli snack il martedì sera.
Jungkook si spostò dalle cipolle alle patate e Taehyung strinse ancor di più le dita attorno al suo cestino. Lui non credeva in Dio e tantomeno nel destino, ma credeva agli angeli e non riusciva a trovare una diversa spiegazione al perché lui e Jungkook continuassero ad incontrarsi; quindi, scacciò via la parte di lui che gli sussurrava quanto sarebbe stata una pessima idea avvicinarsi e lasciò prevalere quella che invece gli consigliava di farlo.
Jungkook, troppo preso dal scegliere la patata perfetta, non aveva notato Taehyung avvicinarsi; perciò il castano rimase fermo immobile a guardarlo, fino a quando non divenne troppo impaziente di aspettare.
«Lo sai che il 2008 è stato nominato l'anno della patata?»
La retina gialla contente l'ortaggio cadde dalle mani di Jungkook, ritornando così nel suo contenitore di provenienza. Taehyung lo guardò arrossire e andare nel panico come un cervo illuminato dai fari di un automobile.
«Cristo, Taehyung.» disse Jungkook sorridendo leggermente «È vero o te lo sei appena inventato solo per farmi perdere dieci anni di vita?!»
«È vero! L'UN l'ho definito in questi termini perché le patate erano stupende in quell'annata.» rispose Taehyung.
Jungkook prese di nuovo il sacco di ortaggi e lo poggiò nel carrello «E tu perché lo sai?» domandò, mettendo altra spesa nel carrello.
Taehyung rise «Erano delle ricerche per un articolo.» la conversazione si calmò un attimo e Taehyung strinse nuovamente il cestino fra le dita «Vuoi compagnia?» chiese cercando di non sembrare troppo nervoso.
Jungkook lo guardò per un secondo e poi annuì «Perché no!» rispose e a Taehyung si librarono mille farfalle nello stomaco e pensò che a Jungkook fosse successo lo stesso perché entrambi non dissero nulla fino a quando il maggiore non iniziò a raccontare ogni particolare che conosceva su frutta e verdura, facendolo ridere. Le cose diventarono semplici e meno imbarazzanti fra di loro, così tanto che fecero la spesa assieme per il resto del tempo.
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I Swear To God I Never Fall In Love || Taekook [TRADUZIONE AUTORIZZATA]
FanfictionAnni dopo la loro separazione, Taehyung si imbatte in Jungkook, il migliore amico del suo ex ragazzo. Una notte assieme si trasformerà pian piano in qualcosa che nessuno dei due aveva programmato, ma che entrambi desiderano. !! ATTENZIONE !! La mi...