Capitolo quindicesimo «Jungkook è con te?»

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Taehyung si aspettava quella chiamata

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Taehyung si aspettava quella chiamata.

«Hey.» lo salutò gentilmente, uscendo dal salotto per andare nel giardino sul retro per non disturbare il sonno senza sosta di Jungkook, il quale si era addormentato durante un film.

«Ciao, Taehyung.» disse Jimin con un tono di voce un po' accusatorio «Jungkook è con te?»

Taehyung mormorò affermativamente «Sta dormendo. Pensa che lo odi e ha pianto tutto il pomeriggio.»

Era una bugia. Jungkook non aveva pianto, lui era solo arrabbiato ma Jimin non aveva bisogno di saperlo e, forse, Taehyung voleva che si sentisse un po' in colpa perché c'era stata fin troppa sensazione di colpa per lui e Jungkook; quindi, condividere, non gli dispiaceva affatto. Sapeva essere meschino ogni tanto.

Jimin sospirò, si calmò e sospirò di nuovo «Non lo odio. Ho solo bisogno di tempo e spazio per pensare con lucidità a questa cosa. Sono cresciuto.»

Taehyung sorrise felice «Ci credo che tu lo sia.»

Reagire prima di pensare era una di quelle cose che li aveva portati spesso a litigare.

«È questo il motivo per cui mi hai scritto l'altra sera, vero? Che bastardata Taehyung.»

Taehyung ridacchiò perché sapeva che lo avrebbe detto. Si chiese come fosse possibile che quella era la prima volta in cui si parlavano dopo quattro anni ma sembrava quasi che non fosse passato neanche un giorno. Andavano così d'accordo nonostante ci fosse della tensione.

«Lo so, ma ha funzionato, non è così?»

«.» disse Jimin.

«Sai perché l'ho fatto, Jimin vero? Ogni volta che eravamo assieme, non faceva che pensare a te. Mi aveva un po' stancato se devo essere onesto.»

Fu Jimin a ridere quella volta e sembrò pure divertito «Meno male allora.»

«Ti vuole un bene infinito, Jimin. Sei il suo migliore amico ed era terrorizzato di una tua possibile reazione. Non essere troppo duro con lui, per favore.»

Dall'altra parte della linea, Jimin sospirò «Non sono arrabbiato. Sono confuso? E sì, forse sono un po' arrabbiato ma non perché sta uscendo con te. Onestamente, non mi dà così tanto fastidio. Sono incazzato perché non me lo ha detto prima dell'altro giorno e odio sapere che non potesse parlarmi perché aveva paura di me.»

«Apparentemente continui ad essere un piccolo nanerottolo terrificante.»

«Stai zitto.» lo zittì Jimin, ma nella sua voce c'era serenità «Quattro mesi. Avrebbe potuto dirmi qualcosa.» e Taehyung poté sentire quella serenità essere svanita. La sua voce era ora delusa e nervosa.

Il castano rimase calmo. Gli diede ragione ma lui era dalla parte di Jungkook e non avrebbe mai parlato a suo sfavore. Non con il suo migliore amico e certamente non con il suo ex.

«Pensi davvero quello che hai detto?» gli chiese Jimin.

«Cosa ho detto?» domandò di rimando, confuso.

«Che lui è quello giusto.»

Taehyung si ricordò improvvisamente di aver usato quelle parole in un messaggio e rimase in silenzio per un attimo, consapevole però che la risposta da dare era solo una.

«Sì, lo penso davvero. Lo è davvero. Non mi sono mai sentito così con nessuno, nemmeno con te.»

«Come spezzarmi il cuore!» disse drammatico.

«Per favore Jimin, non farlo scegliere. Sussurrò Taehyung chiudendo gli occhi con la paura che rendeva la sua voce tremolante e insicura «Sceglierebbe te...»

«Tae.» la voce di Jimin fu calma, forse anche un po' ferita «Pensi davvero che gli farei mai questo? Rendervi entrambi infelici solo per questo? Jungkook sa prendere le proprie decisioni e ci conosciamo da una vita. Potrò anche essere infastidito da come è andata tutta questa storia ma ho superato la rottura con te e il passato è il passato. Onestamente Tae, non sono così sicuro che sceglierebbe me.»

Taehyung trattenne le lacrime che minacciavano di sgorgare dai suoi occhi. La sua gola era stretta in un nodo «Ti rende felice, vero? Il tuo Yoongi?»

«Tremendamente e dannatamente felice.» Jimin rispose e Taehyung poté sentire la gioia e la serenità nella sua voce «È l'amore della mia vita. Avevi ragione; è diverso da noi due. È semplicemente di pù.»

Taehyung sapeva esattamente di cosa stesse parlando. Fin dalla prima notte con Jungkook aveva sempre avuto la sensazione che con lui sarebbe stato diverso; più di una notte assieme, più di una buona scopata e più di una semplice amicizia.

«Jungkook mi ha detto che lo chiamerai domani.»

«Lo farò.»

«Okay. Vado a letto ora, sono un po' distrutto per averlo consolato tutto il giorno dopo che tu lo hai spaventato a morte.» aggiunse Taehyung, stuzzicandolo un po'.

«Okay, Tae!» e il castano poté vederlo alzare gli occhi al cielo «Ci sentiamo presto, va bene? Non provare mai più a compiacermi. Non la prenderò così bene la prossima volta.»

«Sì, sì come vuoi! Va bene!»

«Buonanotte.»

Taehyung chiuse la chiamata e respirò a pieni polmoni stringendo il telefono fra le mani. Sentiva come se avesse appena sistemato qualcosa che non pensava fosse nemmeno da sistemare. La vicinanza, probabilmente o magari la tranquillità e la consapevolezza che forse ora poteva avere un rapporto civile con qualcuno che prima amava. Si sentiva felice e in qualche modo sapeva che tutto sarebbe andato bene.


note traduttrice

io A M O questi VMIN.

nonostante tutto, nonostante le loro divergenze passate, stanno riuscendo piano piano a costruire un rapporto a e parlarsi.

e gli yoonmin? SkSSkSDND mi è bastato quel "è l'amore della mia vita." per farmi urlare.

see u soon <3

-marti-

I Swear To God I Never Fall In Love || Taekook [TRADUZIONE AUTORIZZATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora