Capitolo undicesimo «Non mi ero mai sentito così con nessuno»

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Il loro quarto appuntamento avvenne quattro mesi dopo il loro primo incontro al bar e successe proprio nello stesso posto

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Il loro quarto appuntamento avvenne quattro mesi dopo il loro primo incontro al bar e successe proprio nello stesso posto. Si incontravano quasi tutti i giorni, giornate in cui spesso Taehyung passava la notte a casa di Jungkook, oppure era il corvino a svegliarsi abbracciato a Taehyung con Hoseok che faceva casino cucinando la colazione per tutti e cantando sulle note di Ariana Grande o Taylor Swift.

La settimana scorsa però non erano riusciti a vedersi molto perché il lavoro teneva occupato Taehyung e Jungkook cercava di passare il tempo uscendo con i suoi amici, con la sua famiglia oppure fissava il suo telefono in attesa di un messaggio dal castano come se fosse un teenager innamorato. Teenager sicuramente non lo era, ma innamorato non era poi così tanto lontano dalla realtà.

Erano seduti su una panchina e le loro braccia era poggiate al tavolo in legno, posizione perfetta per stuzzicarsi sotto al tavolo. Mani, dita, gambe e piedi. Tutto era lento e colmo di passione mentre i due bevevano, flirtavano e mangiavano beandosi la reciproca compagnia percependo entrambi l'urgente bisogno di correre a casa a divorarsi.

Il punto di rottura per Jungkook avvenne quando la cameriera si avvicinò al loro tavolo per chiedergli se avessero intenzione di ordinare un dolce e Taehyung fu abbastanza veloce da portare la mano in mezzo alle sue gambe ed esercitare una leggera pressione sul suo cazzo, affinché smettesse di fargli male ma la pressione che stava esercitando era così piacevole che voleva di più; più frizione, più sentimenti, più calore e più Taehyung.

«Credo che prenderò del gelato.» disse il castano, regalando a Jungkook una non troppo innocente occhiata con una scintilla negli occhi «Che ne pensi?»

Prima che Jungkook potesse rispondere con un "no, credo che dobbiamo andarcene adesso" Taehyung gli diede la frizione che tanto aveva richiesto. Lo avvolse a palmo aperto, percorse con le dita quanto poté della sua lunghezza. Jungkook deglutì e la cameriera li guardò con uno sguardo da "per favore non ditemi che state facendo quello che penso state facendo" e Taehyung ordinò dei brownie con del gelato alla vaniglia, mordendosi la lingua divertito non appena Jungkook gli riservò uno sguardo che lasciava intendere quanto la loro notte sarebbe stata lunga e passionale.

Taehyung non riusciva a ricordare l'ultimo partner che aveva trovato così divertente, sexy e fottutamente incredibile in ogni senso possibile e inimmaginabile come Jungkook. O qualcuno che fosse in grado di farlo sentire così bene, tenendo conto che Jungkook era due anni più piccolo di lui; non che a Taehyung importasse particolarmente dell'età, specialmente quando la differenza era così minima ma era stato ad appuntamenti in cui avevano avuto solo due o tre anni di differenza e la differenza si sentiva. Non era stato niente di particolarmente ovvio, era più come loro vedevano sé stessi nel mondo o quello che era importante per loro, ma non si era mai sentito con uno di loro come si era sentito con Jungkook. Certe volte si sentiva come se Jungkook fosse quello più grande fra i due. Era carino.

In più, non era mai stato con qualcuno così tanto compatibile a livello sessuale come Jungkook. Nessuno lo aveva fatto sentire mai così voluto, nemmeno all'inizio dove tutto era intenso e sensuale prima che tutto si affievolisse, dimostrando che era solo attrazione fisica.

I Swear To God I Never Fall In Love || Taekook [TRADUZIONE AUTORIZZATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora