Capitolo ottavo «Sì, Jimin è importante.»

2.1K 162 27
                                    

Solitamente Jungkook si svegliava alle sette del mattino per andare a correre nei fine settimana, invece che alle cinque e mezza; ma, quando quella mattina la sua sveglia suonò, Jungkook la spense e si strinse Taehyung contro al petto

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.



Solitamente Jungkook si svegliava alle sette del mattino per andare a correre nei fine settimana, invece che alle cinque e mezza; ma, quando quella mattina la sua sveglia suonò, Jungkook la spense e si strinse Taehyung contro al petto.

«Presto... è troppo presto.» mormorò assonnato l'altro.

«Scusami,» sussurrò, decisamente più sveglio dell'altro ma solo perché il suo corpo era abituato a quei ritmi «Esco a correre a quest'ora.»

Taehyung strabuzzò gli occhi, emettendo un verso di orrore «Tu sei pazzo.»

Jungkook rise e sfregò il naso nei soffici capelli del castano «Possiamo sempre fare un altro tipo di allenamento.» consigliò. Sentì Taehyung prendere un sospiro profondo «Sono troppo stanco per muovermi così tanto.» disse e, in quel momento, il suo tono di voce era un po' più sveglio di prima.

Il corvino sorrise e premette un bacio sulla sua nuca «Allora rimani sdraiato e lascia fare tutto a me.»

Fecero del pigro sesso mattutino dove Jungkook si prese del tempo per preparare Taehyung con le sue dita, prima di scivolare in lui abbracciandolo da dietro mentre roteava i fianchi spingendosi fra le sue carni con le labbra premute contro il retro del collo e le spalle. Le spinte aumentarono quando Taehyung scese con la mano e la strinse attorno alla sua intimità mentre il corvino lo scopava con decisione. Taehyung venne per primo con un gemito soffocato e Jungkook continuò a spingersi in lui fino a che non raggiunse il suo orgasmo con il respiro tremolante.

Rimasero poi sdraiati per qualche minuto e i pensieri che Jungkook aveva avuto in doccia, riaffiorarono nella sua memoria ancora una volta. Avevano poi del cibo da McDonalds usando Uber Eats per rimediare al cibo che era caduto a Taehyung e giocarono all'xbox ad Assassins Creed perché Taehyung lo aveva visto e gli aveva raccontato di non averci mai giocato, il che Jungkook pensò fosse un crimine.

Taehyung fece un commento sull'andarsene e Jungkook andò nel panico. Non voleva che se ne andasse via e tantomeno voleva aspettare che l'universo li facesse rincontrare di nuovo. Non voleva continuare a nascondersi da ciò che voleva, o da Jimin; perciò, gli chiese di restare e il modo in cui gli occhi di Taehyung si illuminarono, valsero tutto il nervoso e l'imbarazzo provato nel chiederglielo.

Non avrebbe mai, mai e poi mai chiesto qualcosa del genere a qualcuno che conosceva da così poco tempo; eppure, c'era molto di più fra loro e quella sensazione non era solo nella sua testa. C'era qualcosa nel modo in cui Taehyung lo guardava e in come gli aveva sorriso quando gli aveva chiesto di restare.

«Jungkook.» la voce del castano fu esitante. Il minore alzò il capo dalla schiena dell'altro «Se...» fece una pausa «Se mi chiedessi di andare, me ne andrò. Lo so che Jimin è importante per te, ma non tornerò indietro e tutto questo, non accadrà di nuovo.»

Le sue parole si schiantarono molto velocemente con l'aria attorno a loro. Taehyung era girato di spalle e Jungkook rimase a fissare la sua nuca per qualche momento.

«Sì, Jimin è importante per me.» mormorò «Non so cosa voglio fare, ma so cosa voglio.»

«E cioè?» chiese Taehyung con voce calma.

«Voglio continuare a vederti.» ammise.

Taehyung sospirò «Non voglio essere il tuo scopamico. Non sono interessato a perdere tempo con qualcosa che non è serio; quindi, se tu–»

Jungkook lo abbracciò portando le braccia attorno alle spalle e lo spinse sul letto fino a che non furono faccia a faccia «Non sono interessato a perdere tempo nemmeno io.» disse guardandolo negli occhi e sentendosi un filo imbarazzato. In un certo senso era decisamente più facile quando non si guardavano negli occhi «Io voglio–» si schiarì la voce «Voglio uscire con te.»

Taehyung trattenne un sorriso «Sei timido ora?» disse con voce gioiosa.

«No,» disse con un colpo di tosse e abbassò gli occhi in modo tale che non poté vedere Taehyung avvicinarsi e baciargli la guancia.

«Allora frequentiamoci sul serio!» disse «E lo diremo a Jimin solo quando sarai pronto. In qualsiasi momento lo sarai, andrà bene per me. Domani, fra un mese o mai, okay?»

Jungkook si sentì sollevato, come se un peso gli fosse appena stato rimosso dalle spalle.

Si sdraiò sul letto accanto a Taehyung «Grazie.»

Il senso di colpa non se ne era andato, ma era decisamente meno pesante di prima.

«Hey, questo vuol dire che posso avere il tuo numero di telefono ora?» chiese Taehyung sorridendo giocosamente. Jungkook sbuffò e lasciò che il castano rotolasse sopra di lui per baciarlo con tutte le forze che aveva in corpo.

«Che ne dici se tu ora vai a correre e io preparo la colazione?» e Jungkook lo fissò.

«Vuoi sposarmi?»

E venne premiato con il sorriso e la risata più belli del mondo, quella di Taehyung.



note traduttrice
Io mi scuso immensamente per metterci sempre così tanto ad aggiornare ma ho pochissimo tempo ed energia fisica per tradurre!

però sto lavorando ad una cosina nuova nuovissima :3

love u all,

-marti

I Swear To God I Never Fall In Love || Taekook [TRADUZIONE AUTORIZZATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora