IL BAMBINO CHE GUARDAVA LE STELLE (1/3)

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Premessa: questa os me l'ha consigliata di farla Allyxmorestories_ è stata lei a consigliarmi la trama e il titolo. La ringrazio infinitamente per tutto quello che ha fatto per me, non intendo solo per l'idea dell'os, ma anche per essermi sempre stata accanto nei momenti difficili. È andate a leggere le sue due storie, una è sui Zenzonelli l'altra sugli Styse, è anche scontato che io vi dica che sono bellissime🤍

Spero che ti piacerà. Ti amo tanto amore mio🤍🤍

Buona lettura!

Era un giorno d'estate qualunque. Ma non per loro due.

 Perché il giorno dopo il maggiore dei due bambini si sarebbe trasferito a Bergamo. Questo vuol dire che non si sarebbero più rivisti. 

O almeno è quello che credevano. 

Avevano 6 e 8 anni. Ma l'età per loro non conta. Si compotavano come fratelli, o meglio si comportavano come gemelli ma non dello stesso sangue. 

Erano e sono tutt'ora i perfetti opposti. 

Uno biondo, l'altro moro. Uno con gli occhi azzurri, l'altro con gli occhi castani. Uno brontolone e non si sta mai zitto, l'altro invece muto. Uno dolce e l'altro, l'altro dolce solo con il più piccolo.

Il più grande non è mai stato un amante della dolcezza o del contatto fisico. Ma con il più piccolo  è tutt'altra storia, lo abbracciava, gli faceva le carezze e lo consolava. Tutto questo a soli 8 anni.

I due bambini avevano deciso di trascorrere il loro ultimo giorno insieme in spiaggia, sotto le stelle. Per avere il mare e il silenzio tutto per loro. 

Erano seduti sulla sabbia, non importava a nessuno dei due se i granello che sarebbero entrati nei loro pantaloncini, a loro importava solo stare insieme, abbracciati sotto il chiaro di luna che gli illuminava, ma soprattutto illuminavano gli occhi del minore. Quegli occhi che al maggiore sono sempre piaciuti, si è pure promesso di non dimenticarli mai. 

Mattia: ChriChri hai visto quanto sono belle le stelle? 

Disse il più piccolo, il maggiore per tutto il tempo non aveva mai guardato davanti a se, ma bensì alla sua destra dove c'era il suo piccolino. Christian infatti, ha sempre pensato che Mattia sia la cosa più bella che abbia mai visto nella sua vita, anche se ha solo 8 anni lo pensava davvero.

Christian: Sì, ha ragione. 

Mattia rise, perché sapeva che Christian non stesse guardando le stelle ma luo. Infatti arrossì pure, e girò la testa per vedere Christian negli occhi.

Mattia: Come fai a dire che le stelle sono belle, se per tutto il tempo mi hai osservato?

Christian a quelle parole si è sentito un po' stupido, era ovvio che Mattia se ne fosse accorto. Perché anche se lui ha 6 anni è molto intelligente, ma anche molto sconnesso.

Christian: Molto semplicemente perché la stella più bella c'è lo proprio accanto.

L'autore della frase, non sapeva nemmeno lui da dove l'ha tirata fuori. Forse l'ha sentita dal fidanzatino di sua sorella maggiore mentre gliela diceva. Sì, forse è così.

Mattia: Haha...spero che tu stia scherzando perché io non sono bello come le stelle?

Come fa questo bambino a non definirsi bello? Si è visto allo specchio?

Christian: Sì che lo sei. Sei bellissimo.

Mattia si buttò tra le braccie del maggiore stringendogli forte la maglietta, come se avesse paura che lui se ne andasse in quel momento, o meglio, che non ci sarebbe mai più stato nella sua vita.

Christian: Ei, ei. Calmati, io sono qui. La notte è ancora lunga, resterò con te finché non arriverà l'alba. E una cosa è certa, non mi dimenticherò mai di te. Mi ricorderò di te come il bambino che guardava le stelle, perché questo soprannome ti si addice. 

Mattia: Chri-stian io ti voglio molto bene, tu sei il mio eroe.

Il minore disse la frase trattenendosi dal piangere. Quindi il maggiore lo strinse molto più forte di prima circondandogli la vita. 

Christian: Ti voglio bene anch'io M-

Pov Christian 

Nono, devo sapere il nome del ragazzo che mi travolge i sogni, da ormai 5 anni. Adesso ne ho 19 ma non cambia niente, anzi è più frequente questo sogno. 

L'unica cosa che mi ricordo è che ha due occhi azzurro mare, e quando si illuminano al chiaro di luna sono ancora più belli di prima. Ma non posso andare per tutta Bergamo per trovarlo, poi nel sogno io non ero qui a Bergamo, perché è ovvio che in Lombardia non c'è il mare. Questo vuol dire che ero al sud, precisamente a Bari. 

Ma chi è che vive a Bari che conosco?

Nessuno.

È l'unica risposta che mi posso dare. 

Guardo l'ora e sono le 5:30. Mi alzo e mi vado a preparare, oggi devo andare a una nuova Accademia che si trova a Roma, devo prendere il treno alle 7:00. 

Mentre mi stavo preparando entra mia sorella, ovviamente senza bussare. Lei è tre anni più grande di me, non la sopporto proprio, ma abbiamo lo stesso un buon rapporto. È fidanzata da quando aveva 11 anni e non so come il suo ragazzo la sopporti.

Aspetta un attimo, ma quando Alexia si è fidanzata noi eravamo ancora a Bari! Quindi lei saprà dirmi chi è il ragazzo senza nome. 

Christian: Ale, ti posso chiedere una cosa?

Alexia: C'è bisogno che me la chiedi? Comunque dimmi.

Christian: Allora, voglio sapere se ti ricordi di un bambino con gli occhi azzurri come il mare e che sotto le stelle si illuminavano, quando eravamo a Bari intendo.

Alexia: Non ti ricordi chi è? Quando eravamo a Bari sembravate due gemellini. Per rispondere alla tua domanda, sì me lo ricordo. Ma sarai tu a dovertelo ricordare bello mio.

Christian: Dai, ti prego. Sono 5 anni che non riesco a dormire perché lo sogno la notte. Ma ogni volta che sto per dire il suo nome mi sveglio. Ti prego Ale, è l'unica cosa che ti chiedo. 

Alexia: No e no. Adesso muoviti sennò perdi il treno. Buona fortuna per l'Accademia!

Non potevo più chiederle niente, anche perché è già uscita la camera mia. 

Dopo aver preso tutto, usci da casa e mi avviai fino a raggiungere la stazione. Arrivato lì, non aspettai molto per salire sul treno, ero già a metà percorso quindi mancavano solo altre 3 ore, che le ho passato ascoltando la mia playlist preferita. 

Arrivato a Roma, andai subito all'hotel che vicino all'Accademia, e mi riposai. Sono molto stanco. Ma devo andare anche a visitare l'Accademia, perché sono sicuro che se lo faccessi il giono dopo mi perderei, e non voglio avere un ritardo già il primo giorno. 

Detto questo, sistemo tutti i miei vestiti nell'armadio e mi faccio una veloce doccia, dopo il lungo viaggio. Uscito dalla stanza, mi dirigo verso l'Accademia. Mentre cammino, mi sento ossenvato. 

Mi giro per vedere chi è, e mi trovai un ragazzo. Mi aspettavo una ragazza, ma non un ragazzo, ma la cosa non mi dava fastidio, anzi, essendo io bisex non ho proprio problemi. 

Il ragazzo di fronte a me è molto più basso, ha i capelli biondi e ricci, sembravano molto morbidi. Aveva lo sguardo basso, quindi non lo vedo negli occhi. Ma appena alzò lo sguardò, io spalancai gli occhi, non ci potevo credere è lui. Il bambino che guardava le stelle.

Fine prima parte

Spazio autrice 

Ho deciso di fare questa os divisa in tre parti, molto semplicemente perché dopo l'8 giugno sono sicura che sarò impegnata perché dal 13 giugno fino al 15/16 giugno ho gli esami. E mi voglio tenere impegnata con questa os e spiegarla nei minimi dettagli. Fatemi sapere se vi piacciono le os, e se avete qualche richiesta me lo potete scrive qui nei commenti, o in privato.

Scusate per eventuali errori e spero che vi sia piaciuta<3

Mal🤍

OS ZENZONELLI/MATTIANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora