9. <<Dovresti farti perdonare più spesso, De Sanctis.>>

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Il Brooklyn Botanic Garden era una distesa di ventuno ettari di pura natura. Uno spettacolo quasi surreale che, piuttosto che in piena città, dava la percezione di essere nel pieno di una riserva naturale. Situato a due passi dal quartiere di Brooklyn, il giardino botanico era un'esplosione di vivacità in cui il verde dei campi d'erba si mescolava perfettamente ai mille colori delle diverse specie di fiori che lo popolavano. Il wedding planner aveva curato tutto nei minimi particolari per rendere quel posto una location perfetta per il matrimonio. Il colore principale era l'avorio, le panche e l'altare improvvisato erano rivestiti da tessuti della medesima tonalità, misti ad una composizione floreale di gigli bianchi; la porzione di prato che costituiva la navata era stata ricoperta da un lungo tappeto bianco latte; e, infine, erano stati predisposti una dozzina di piccoli gazebo stile liberty per il rinfresco. Sarebbe stata una cerimonia intima, con pochi invitati e tanta voglia di celebrare l'amore di due giovani ragazzi che erano cresciuti insieme: Moira Wyatt e Sean Evans.

All'arrivo di Christian e Zara c'erano già tutti gli ospiti, la cerimonia stava per iniziare e mancavano solo loro all'appello. Presero velocemente posto in una delle ultime panche, lontani dai parenti più stretti. Essendo arrivati così in ritardo, era stato pressoché impossibile avvicinarsi ai Wyatt ed era stata tutta colpa di Zara, che aveva deciso all'ultimo secondo di cambiare vestito. Tra i tanti che Margaret le aveva portato il giorno prima, aveva trovato un abito da sera firmato Versari, era una creazione della zia di una collezione risalente agli anni in cui lei era ancora troppo piccola per sfoggiare i capolavori della sua famiglia. Così, non ci aveva pensato due volte a sostituire l'abito rosso, che aveva fatto completamente perdere la testa alla sua guardia del corpo, con quel meraviglioso e sobrio capo blu notte. Christian non era stato affatto contrario a quella decisione dell'ultimo minuto, per quanto lui stesso aveva apprezzato quella prima scelta il pomeriggio precedente, sapeva che se lei si fosse presentata al matrimonio con quel vestito seducente avrebbe potuto attirare l'attenzione di occhi indiscreti, per cui, anche se non gliel'aveva espressamente detto, era felice di quel ripensamento. Tra l'altro credeva che quella creazione di Donna Versari fosse stata fatta apposta per lei. Quando l'aveva vista quella mattina non era riuscito a nascondere un'espressione di stupore. Lo aveva lasciato così a bocca aperta che non si era fermato dal dirle quello che aveva sempre pensato, ma che si era tenuto dentro dal primo giorno. "Sei bellissima!" le aveva detto d'impulso, lasciando entrambi senza parole e, mentre lui aveva pensato ad un modo per tirarsi fuori da quel momento imbarazzante, Zara gli aveva tolto quel peso dal petto facendo finta di non aver sentito. Ma in realtà lei l'aveva afferrato eccome quel complimento e lui ne era perfettamente a conoscenza, però nessuno dei due aveva più rimesso in mezzo l'argomento, lasciandolo nei meandri dei ricordi fino a quando non fosse servito per un'altra battaglia verbale o uno dei loro soliti giochini perversi.

La cerimonia fu breve e commovente, una celebrazione stile film americano ma con scambi di promesse d'amore vere e sincere, niente a che vedere con i soliti matrimoni cattolici italiani. Zara aveva da sempre sognato una storia come quella della cugina, lei e Sean si conoscevano da bambini, avevano frequentato tutte le scuole insieme e si erano fidanzati solo quando erano poco più di due giovani e spensierati ragazzini. Con loro aveva trascorso tutte le estati d'infanzia, almeno fino ai dodici anni, quando la mamma le era stata portata via e i rapporti tra le due famiglie si erano bruscamente interrotti. Nonostante i primi anni di allontanamento, Zara era stata poi l'unica a riprendere i contatti con la famiglia della madre, da più grande, quando aveva avuto la possibilità, si era frequentata con loro di nascosto ai Versari. Andava a trovare i suoi nonni, lo zio John e Moira ogni volta che le era possibile, continuando a viversi quella che dopotutto era ancora la sua famiglia. Per cui, aveva avuto modo di continuare a vedere crescere anche il meraviglioso rapporto tra Moira e Sean. Era stata contentissima quando la cugina le aveva detto di aver avuto la proposta di matrimonio e ancor di più quando le aveva fatto recapitare la partecipazione. Zara si era ripromessa di aver fatto di tutto pur di non mancare in quel giorno speciale e ora che ci era riuscita era così immensamente colma di gioia che neanche le occhiatacce che i suoi nonni e suo zio continuavano a rivolgerle per la presenza di Christian riuscivano a metterla di malumore.

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