Seconda stella a destra --reunion Bari--

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Sei la piccola stella che porto,
nei momenti in cui non ho luce


Come gli antichi si perdevano ad ammirare il cielo e studiare le stelle, per cercare un qualcosa che gli illuminasse la via nell'oscurità, così Mattia e Christian erano diventati l'uno la luce dell'altro. Avevano scelto di incrociare le loro traiettorie diventando così un'unica costellazione, come un bambino che nel cielo disegna le cose più belle, che poi crescendo troverà conforto ricercando quelle figure; come un viandante che si orienta grazie alla fantasia. Erano come quelle due stelle che sembrano nate per far parte di un unico disegno, che con la loro luce riescono ad azzerare gli anni luce a separarle; sincronizzando le loro pulsazioni, diventando un unico battito.

Ed ora, erano finalmente insieme sotto quel mare di stelle, nel quale avrebbero potuto specchiarsi.
Si trovavano soli stesi sul lungomare di Bari, in un luogo appartato dove nessuno avrebbe potuto vederli, e le luci e la frenesia del mondo reale non erano che un eco lontano da loro.
Il panorama era tale da mozzargli il fiato: infiniti puntini luminosi costellavano la notte, ognuno con delle sfumature uniche che li rendevano uguali e distinti allo stesso tempo. Davanti a quell'immensa distesa di stelle, non poterono che sentirsi infinitamente piccoli in confronto all'universo; un pensiero che, per qualche motivo, li tranquillizzava. Li cullava nella consapevolezza che non erano che un chicchino di sabbia in mezzo al mare, e nel pensiero che avrebbero potuto fare qualunque cosa, e nessuno ne avrebbe mai risentito; il mondo tra le mani proprio perché non gli apparteneva.
E mentre la mente vagava tra pensieri particolarmente poetici che solo la notte poteva fargli sorgere, i loro occhi erano impegnati a cercare una stella in particolare. Quella stella che qualche tempo prima una fan gli aveva "regalato", dondandole i loro due nomi accostati.

Mattia era poggiato sul petto del maggiore, il calore dei loro corpi compensava la fresca brezza che li accarezzava, e insieme coi nasi all'insù cercavano quella stella che portava il loro nome.

"L'hai trovata?"

"Forse..."

Chri trattenne una risatina.

"Non è vero". Conosceva abbastanza Mattia da capire quando una frase fosse detta solo per non essere quello che rimane sempre indietro, così come conosceva i suoi occhi e la loro sensibilità per dubitare fortemente che l'avrebbe trovata prima di lui.
Intenerito da quel comportamento insicuro che stava cercando piano piano di estirpare del tutto, con una mano gli andò ad accarezzare gentilmente il viso. Poi tirò fuori la mappa delle stelle che era compresa nel regalo, e la confrontò col cielo.

"Eppure dovrebbe essere da quella parte". Disse indicando a Mattia la costellazione Gemelli.

Una costellazione che ormai aveva imparato a riconoscere istantaneamente, per tutte quelle volte in cui di sfuggita aveva guardato il cielo pensando ecco, poi la cercherò lì con Mattia.
Probabilmente, avrebbe trovato affascinanti quelle due figure che si stagliavano nel cielo, che sembravano due bambini che mano nella mano passeggiavano per l'universo... se non fosse stato che, invece di amici, o amanti, la costellazione si chiamasse proprio gemelli. E il pensiero, non poteva farci nulla, lo disturbava.

"Quella dovrebbe essere la costellazione giusta".

Poi arricciò il naso tirando su le labbra, nella sua solita smorfia interdetta che faceva ogni volta che era infastidito.

"Quella dei gemelli...". Sottolineò quella parola in modo dispregiativo.

Matti scoppiò a ridere dopo essersi girato a vedere l'espressione sul suo volto.
"E fraté che ti aspettavi, siamo stati noi a insistere sulla questione fratelli-gemelli".

Seconda stella a destra ✨//One Shot su Mattia e ChristianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora