In this shirt, I can be you --Contact--

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~È passato un anno dalla prima os, possiamo dire che è cambiato tutto ma non è cambiato niente. Grazie davvero a tutti di tutto💖~

~

Christian respirava piano sopra di lui, che intanto con una mano gli accarezzava gentilmente la testa.
Non stava dormendo, no, ormai riusciva a riconoscere il suo respiro quando dormiva; questo era intenso, leggermente più veloce, e decisamente più rumoroso. Adesso si stava solo godendo quelle coccole che, Mattia lo sapeva, lui amava. Forse stava fingendo di dormire? Per vedere se avrebbe continuato nonostante lui non riuscisse a percepire più niente?
E chi lo sa, tanto non era importante.
Mattia sarebbe rimasto ad accarezzarlo e guardarlo in quella posizione per tutta la vita, per quanto aveva aspettato prima di potersi ritrovare così.

Christian era bellissimo, con quella pelle chiara in contrasto con il nero dei ricciolini, mentre questi prendevano forma e si scioglievano fra le sue dita. E se solitamente tirava fuori un'aria più sbruffona, e si atteggiava da "più grande" -nonostante l'età mentale fosse decisamente la stessa-; in quei momenti sembrava come un bambino fra le sue braccia. Era indifeso, spogliato nei vestiti così come lo era da qualunque maschera. Poi sentirlo respirare piano, con l'aria calda che accarezzava lievemente il suo petto, mentre il suo cuore -anche se lui non riusciva a sentirlo- batteva leggermente più veloce sperando lui non smettesse di accarezzarlo... Era semplicemente un sogno.
Per l'esattezza, un sogno bellissimo, in cui si svegliava ormai tutte le mattine da qualche mese a quella parte.

Quasi gli dispiaceva infrangere quella bellissima atmosfera.
Però, a volte capitava.

"Ehy Chri"
Sussurrò piano.

Christian lo ignorò. Si, stava decisamente facendo finta di dormire.

"Chriii"
Ripeté con più convinzione, smettendo di accarezzarlo e scuotendolo invece per una spalla.

"Mh?"

Christian lo stava odiando, ne era consapevole.
Riprese a gratticchiargli la testa, come sapeva fargli impazzire, prima di continuare.

"Posso farti una domanda?"

Christian rispose con un mugolio d'assenso -che però d'assenso aveva ben poco-, e increspò leggermente lo sguardo. Tutto di lui stava urlando che non avesse alcuna intenzione di muoversi da lì, né tantomeno intraprendere un discorso serio che il "Posso farti una domanda" avrebbe palesemente introdotto.

Peccato che a Mattia, di questo, poco importava.

Continuò ad accarezzarlo, nella speranza di farlo rimanere in quello status di calma e tranquillità.

"Qual è stata la prima volta che hai capito di provare qualcosa per me?"

Disse distrattamente, come se gli stesse chiedendo cosa volesse mangiare per cena.

Ma il più grande si tirò su di scatto, incredulo. Lo guardò con occhi sbarrati.

"È?"

Mattia non demorse. Aveva aspettato il momento adatto per questo, aveva creato le condizioni ideali per fargli abbassare qualunque barriera per questo; doveva solo continuare a camminare su quel filo in equilibrio per un po'.

"Hai capito, parliamo sempre di tante cose... E ne abbiamo parlato tante volte di me, di come mi sono innamorato io, del colpo di fulmine eccetera eccetera. Ma te non parli mai di questo. Poi so delle consapevolezze che hai avuto a marzo, ovviamente, ma lo sappiamo entrambi che c'era qualcosa già da prima"

Il ragazzo più grande si irrigidì immediatamente, e iniziò a vagare con lo sguardo altrove. Lo fece saltare da una superficie all'altra evitando accuratamente Mattia, come se così facendo potesse direttamente scappare da lui. Coronò quello show che il più piccolo si era assolutamente aspettato quando arrossì e iniziò a mordersi le unghie.

Seconda stella a destra ✨//One Shot su Mattia e Christian Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora