8. Saper perdonare

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Nel tempo che aveva trascorso a palazzo Ginny aveva pensato e ripensato al modo in cui aveva trattato i suoi genitori ed modo in cui aveva chiuso i ponti cosi bruscamente, passata la rabbia dei primi giorni si era sentita anche in colpa, però non aveva avuto neanche il coraggio di invitarli per parlare e chiarire la situazione.

Il 22 luglio nonché il giorno del compleanno di sua madre Sofia ci sarebbe stato un pranzo semplice e senza troppi fronzoli legati all'etichetta reale.

Ginny POV

E se non mi perdonano?

Dopotutto loro hanno agito così perché erano obbligati a farlo, io come una perfetta stupida adolescente gli ho urlato contro.

La paura si è impossessata di me e per una buona mezz'ora rimango a fissare il soffitto immaginando i peggiori scenari ed i peggiori modi in cui possa concludersi questo pranzo, verso mezzogiorno decido di iniziare a prepararmi  e per prima cosa faccio una doccia calda per alleviare la tensione.

Poi opto per un jeans nero ed un crop top in pizzo e dei tacchi, i capelli lisci che mi ricadono sulle spalle ed un filo di mascara ed un rossetto nude, il look mi convince abbastanza ed esco dalla stanza dirigendomi in sala da pranzo.

Lungo il percorso incrocio alcuni dipendenti del palazzo che mi guardano come se non avessero mai visto una ragazza ed all'inizio sono sorpresa dei loro sguardi ma poi capisco che molto probabilmente ha qualcosa a che fare con il mio abbigliamento.

Troppo osé questo top?
Avrei dovuto mettere qualcosa di più coprente?

I dubbi invadono la mia mente ma subito decido che non cambierò il mio modo di vestire per nessuno, so che dal mio ruolo ci si aspetta un abbigliamento più consono ma a me non interessa, prima o poi si abitueranno al mio modo di vestire.

Arrivata a destinazione vedo che il re indossa una camicia perfettamente stirata ed abbotonata e dei pantaloni neri ed una giacca dello stesso colore, mentre la regina un abito in seta color blu elettrico ed i gioielli coordinati.

Mi salutano sorridendo anche se vedo che sono dei sorrisi tirati ed il loro sguardo severo punta al mio abbigliamento.

Re:"Figliola forse dovresti rivedere il tuo abbigliamento"

Reg:"Molto bello e su di te sta a meraviglia, ma non credo sia adatto all'ambiente..... Concordi con me?" dice sperando di riceve supporto

"No mi dispiace, se lo credessi non mi sarei vestita così"

Mi allontano senza dargli la possibilità di ribattere per non dare il via ad una discussione che rovinerebbe l'umore a tutti, parlo con alcuni giardinieri fino a quando il cancello non si apre ed entra un sub che si ferma giusto dinanzi a me.

Ivana è la prima a scendere seguita da Eleonora e suo marito Lorenzo e la piccola Bianca, e poi scendono loro che mi guardano sorridendo ed io per la prima volta non so come comportarmi.

Il sorriso può essere interpretato come un buon segno?

Fino alla sala da pranzo io mi limito a parlare con mia nipote che è innamorata dell'idea di avere una zia principessa e mi fa un sacco di domande di ogni tipo, e mi fa promettere che fino alla fine della giornata le avrei fatto vedere il trono.

I sovrani accolgono gli ospiti con tutti gli onori di casa e ci accomdiamo al tavolo, mentre bevo un sorso d'acqua penso a come iniziare la conversione ma non trovo un modo adatto per iniziare un discorso.

"Ehm,  allora siamo qui per un motivo"

L'attenzione si punta tutta su di me

"Mamma, papà non so bene cosa dire se non che mi dispiace di come mi sono comportata"

I loro volti sono seri e non riesco a leggere nessuna emozione, positiva o negativa che sia e la cosa mi mette ansia ma cerco di non darlo a vedere.

Antonio:"Non nego che la tua reazione ci ha fatto rimanere spiazzati"

Sofia:"Il modo in cui ci hai guardato è stato come una pugnalata al petto"

Alle loro parole mi sento ancora di più uno schifo e cerco in tutti i modi di reprimere le lacrime.

"Mi dispiace"

Antonio:"Ma poi abbiamo capito che per te non sarà stato né facile né bello sentire una cosa del genere, e noi sapevamo che avresti reagito così"

Sofia:" Non oso immaginare cosa avrei fatto se me lo avessero detto a me"

"Ma non giustifica il comportamento"

Sofia:" No, ovviamente no"

Antonio:"Ma ti abbiamo perdonata immediatamente perciò se vuoi ci possiamo mettere questo episodio alle spalle e far tornare tutto come prima tra di noi"

Gli guardo ed automaticamente un sorriso nasce sulle mie labbra, mi alzo e corro ad abbracciarli come non facevo da tempo e loro fanno altrettanto e poi il pranzo prosegue allegro e senza problemi.

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SCUSATEMI PER LA PROLUNGATA ASSENZA
ma gli esami universitari mi hanno uccisa.

Non è niente di che ma spero vi piaccia"

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