14. Non ti ci mettere anche tu

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Quando Edward è venuto a conoscenza dell'accordo tra Ginny ed Harry ovviamente non l'ha presa benissimo, ha apprezzato la sincerità della ragazza però le ha fatto capire di non essere intenzionato a voler far parte di questo "teatrino" come lo aveva definito lui stesso, e le ha esplicitamente detto che si sarebbero risentiti quando tutto quello sarebbe finito.

All'inizio la ragazza c'è rimasta male ma poi lo sgomento ha preso il sopravento, ed impulsiva com'è ha chiesto di essere portata in aeroporto perché sentiva la necessità di tornare a casa; lasciando ai genitori l'onore di prendere la sua roba e di congedarsi dai padroni di casa in maniera adeguata; ma appena messo piede a palazzo se ne è pentita dato che nonostante fosse mattina presto era già stata sommersa di documenti che richiedevano la sua supervisione perciò si è chiusa in ufficio senza neanche fare colazione.

Ginny'POV

Il soggiorno a Londra di una settimana sembra ormai un lontano ricordo data la mole di lavoro che sto facendo, i ritmi sono insostenibili ed ogni riunione va avanti per ore perché c'è sempre qualcuno che deve fare il complicato dichiarandosi non d'accordo con gli accordi che vanno bene per la maggioranza dei delegati del governo.

Io sono costretta a fare da mediatrice, ed è una cosa che mi da terribilmente noia; prima o poi mi devono spiegare dove è finito il buon vecchio sistema de "la maggioranza vince", e stamattina essendo già nervosa di mio per i dolori da ciclo sono arrivata al punto di mandare al diavolo tutti se non ci fosse stato mio padre a dirmi di controllarmi.

Le mie amiche hanno cercato di fare del loro meglio per alleggerire la tensione dopo quella disastrosa riunione e devo ringraziarle, perché so che ultimamente non è facile starmi dietro ed anche loro hanno i loro problemi; me ne hanno parlato  ieri sera durante un pigiama party come abbiamo sempre fatto ed io ho cercato di dare loro i miei consigli e far capire a tutte loro che nonostante tutto io ci sono, che per loro sarei disposta a mandare tutto all'aria e correre ad aiutarle.

Tutte insieme abbiamo concordato che questo ingresso nell'età adulta si sta rivelando più difficile del previsto, ed i ricordi di quei giorni senza pensieri ci hanno fatto pentire di aver espresso il desiderio di crescere e diventare grandi, ora se potessimo torneremmo indietro e ci vivremo di più quei giorni.

Aurora però mi è sembrata strana dato lei di solito ha sempre energia da vendere, non sta mai ferma e zitta e non passa inosservata, ieri sera invece ha parlato poco e la beccavo spesso a guardare fuori dalla finestra; metto la mano sul fuoco che a Milano le è successo qualcosa ed ora è mio dovere capire cosa perché so che non me ne parlerà mai di sua spontanea volontà.

Nei prossimi giorni se continua a comportarsi cosi, sarà mia premura parlarle.

Dopo pranzo approfittando di un inusuale pomeriggio libero mi sono dedicata a me stessa, e la cosa mi è andata bene per scarsa un'ora perché poi mi ha chiamata Harry e per l'ennesima volta si è scusato per avermi rovinato l'opportunità di conoscere lo svedese;  essendo una alla quale non piace ripetersi ho perso le staffe anche con lui ed ho finito per alzare la voce anche contro di lui, chiudendoli la chiamata in faccia.

Con i buoni propositi andati a farsi benedire sono andata nella palestra del palazzo ed ho iniziato a tirare pugni al sacco da box immaginando che ci fosse la faccia di qualche idiota del governo, ma le parole di Harry mi giravano ancora in testa perciò non mi sono calmata affatto ed alle 19 sono salita in camera, comunicando che non sarei scesa per cena.

Dopo un ora sono arrivate le mie amiche ed hanno riproposto il pigiama party ed io ho accettato di buon grado e questa volta è stato  il mio turno di sfogarmi e raccontare loro i miei drammi; ma nel bel mezzo della conversazione sono stata interrotta dal maggiordomo che mi avvertiva di una chiamata indirizzata a me.

"Grazie, faccia passare la chiamata sulla linea 2"

Mi avvicino al telefono che ho in stanza, ed appena riconosco la voce dell'altra parte del telefono mi si gela il sangue; Jaived l'ormai re d' India è tornato a provarci con me nonostante a Londra gli abbia chiarito che non sono interessata a lui; l'ho lasciato parlare per un po' ma quando mi sono scocciata l'ho bloccato ed ho iniziato ad infierire anche contro di lui.

"Allora senti già ho troppi problemi per la testa, troppe persone con la quale devo combattere quotidianamente perciò NON TI CI METTERE ANCHE TU; come ti ho già detto a Londra non mi piaci perciò trovati moglie altrove" 

" Giovanni, se richiama diteli che gli parlerò solo per questioni ufficiali e che tutte le altre cose non ho tempo di sentirle"

Maggiordomo:" Come desiderate altezza"

Stupidi uomini e la loro insistenza!

Tornata dalle mie amiche mi dimentico subito di questo inconveniente e passiamo la serata a ridere e scherzare, però in cuor mio so che con quel tizio li i problemi non sono finiti e devo essere pronta ad un prossimo tentativo di corteggiamento da parte sua.  

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