La legge degli opposti

Capitolo 33

*due giorni dopo*
Alessandro pov:
Sono passati due giorni da quando mi sono intristito e finalmente Riccardo deve andare dal cardiologo.

A:"dai su,vestiti che hai la visita di controllo tra quaranta minuti"
R:"si,arrivo,mi sto asciugando"
A:"questo lo vedo,sono vicino a te"

Ride e finisce ciò che stava facendo,poi si veste ed usciamo.

Guido fino all'ospedale ed andiamo alla visita.

D:"ehi,allora? Come va?"
R:"tutto bene,sono solo un pochino stanco alla sera,ma credo che non sia nulla di grave"
D:"mh,fammi dare un'occhiata,facciamo un ecg e vediamo se è tutto a posto"

Io rimango fuori e lui va a farsi visitare.

Dopo dieci minuti esce con un sorriso ed il dottore ci dà il nulla osta per fare cose faticose.

Quando usciamo Riky inizia subito a tartassarmi dicendo che vuole fare sesso con me.

R:"dai adesso si può ed io lo voglio fare"
A:"dai stasera lo facciamo"

Rispondo vago,perché sono ancora arrabbiato con lui,anche se quest'ultimo non lo sa minimamente.

Non si vuole sposare,mentre io sì ed è un bel problema dato che ho pure comprato l'anello,prenotato tavolo e violinisti per questa sera.

Come faccio a dirgli che lo vorrei avere per sempre nella mia vita se lui non vuole che io stia sempre nella sua?

Guido fino a casa ed esco con Michelangelo per schiarirmi un po' le idee,mentre Riccardo cerca di scoprire cos'ho e mi da fastidio pure questo.

Perché lui proprio non arriva a capire il motivo del mio malessere psicologico.

Abbraccio Michi e vado subito dritto al punto.

A:"allora ti ho chiamato,perché Riccardo non si vuole sposare"
M:"cosa? Ha rifiutato la tua proposta di matrimonio?"
A:"no,non gliel'ho ancora fatta,ma sua mamma aveva insinuato che essendo un bravo cuoco mi doveva sposare e lui ha detto che non si vuole sposare con me"
M:"cazzo...ero convinto che siccome mi faceva sempre venire il mal di testa su quanto tu sia fantastico e che non ti vorrebbe perdere mai che ho pensato ti volesse sposare,mi dispiace"
A:"no,non è colpa tua,sono io che mi ero illuso,quindi mi toccherà disdire tavolo e violinisti immagino"
M:"no no,ora ci parlo io con quel coglione,sicuramente si sarà spaventato e avrà pensato che tu non lo volessi e così ha detto quelle cose,ma secondo me ti vuole sposare"
A:"ne dubito,ma te lo mando giù dicendo che gli devi parlare se vuoi"
M:"sì,bravo e se va tutto bene,ti scrivo che non devi disdire nulla,altrimenti ti do l'ok per smantellare il piano,va bene?"
A:"okay"

Torno in camera e mando giù Riccardo,sperando che vada tutto per il meglio.

Pov Riccardo:
Vengo catapultato nel bar sotto casa in cui c'è Michelangelo che deve parlarmi.

Mi siedo vicino a lui e lo saluto.

R:"ehi,Ale mi ha mandato qui,perchè volevi vedermi?"
M:"ecco,mi chiedevo se a te piacessero i matrimoni"
R:"come scusa?"
M:"ah Ale mi ha detto della frase di tua madre e che tu hai detto di non volerti sposare"
R:"beh io non sapendo cosa volesse Ale sono rimasto sul vago,ma sfortunatamente quando ne ho riparlato con lui,mi ha confermato che non vuole sposarsi"
M:"quindi a te invece piacerebbe?"
R:"certo,con lui farei di tutto,ma cosa ci posso fare io se non vuole? Mica posso obbligarlo"
M:"no no...però sei un po' cretino a volte tu eh"
R:"perché?"
M:"nulla nulla,ritorna in casa da Ale"

Me ne vado confuso,mentre lui scrive qualcosa al telefono.

Torno in casa e vedo Ale in piedi che risponde a qualche messaggio.

R:"Michi mi ha fatto un interrogatorio"
A:"ah sì? Strano"
R:"tu non devi dirmi niente?"
A:"beh in effetti sì,vai a vestirti elegante per piacere"

Vado a fare ciò che dice e lui fa lo stesso,gli faccio mille domande anche nel tragitto da casa al luogo misterioso,ma lui non mi risponde mai.

Arriviamo dopo circa venti minuti,parcheggia l'auto e ci addentriamo in un ristorante lussuoso.

Entro dentro e...

Mi si mozza il fiato dalla gioia.