Capitolo 27

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Pov Alessandro:
Mi sveglio alle sette e mezza.
Uffa,non ho dormito bene questa notte,non facevo altro che pensare al fatto che dovremo separarci.

Non possiamo stare sempre insieme,perché io devo fare il mio tour e lui il suo,quindi dovremo staccarci per un po'.

Solo che lui farà di tutto per venire da me,cosa che deve smettere di fare altrimenti non finirò mai questo dannato tour.

Dopo poco si sveglia anche lui e si stroppiccia gli occhi.

Che bambino...quando fa così è troppo tenero.

Gli do un bacio sulle labbra e vado a fare la doccia.

Lui mi segue.

A:"Riky,no,lo sai che quando entri in doccia poi finisce sempre con del sesso violento"
R:"ma io è proprio questo quello che voglio"
A:"no,non ti lascerò andare in tour con il mal di schiena o tua madre mi ucciderà"
R:"nah,mia mamma non dirà nulla,lo dice solo per imbarazzarmi e poi dai non puoi lasciarmi andare via per due lunghissime settimane senza scoparmi come si deve prima"
A:"ah quindi ieri non l'ho fatto come desideravi?"
R:"certo,ma la doccia è molto più erotica"

Non resisto e lo faccio entrare in doccia dopo esserci spogliati.

Lo bacio con foga e grazie all'agevolazione dell'acqua,riesco ad infilarlo subito dentro di lui.

Do spinte profonde e lunghe sin da subito e lui geme indegnamente.

Io dietro di lui lo sbatte contro il muro della doccia e lui ci si aggrappa sopra in preda ad un immenso piacere.

R:"cazzo,non so come fare senza di te"
A:"ti insegnerò a fare tutto questo da solo"
R:"mh,Ale,ti prego"

Aumento il ritmo fino a farlo venire ed io a ruota dopo di lui.

Dopodiché esco da lui e ci laviamo a vicenda.

Una volta usciti dalla doccia,ci vestiamo con t-shirt e pantaloncini corti,dato che fuori fa tanto caldo.

Impacchettiamo tutti i nostri vestiti e li mettiamo in valigia,passiamo da Michelangelo e prendiamo il treno per tornare a Milano,dove poi Riky se ne tornerà a Brescia.

Durante il viaggio,Riccardo mi si accoccola e dorme su di me.

Io sorrido e gli faccio una foto che imposto come blocco schermo del cellulare.

Appena arriviamo,lo sveglio e lui mugugna di voler stare così ancora per cinque minuti.

Gli dico che siamo arrivati,allora si alza e prende il suo bagaglio.

Io prendo il mio ed andiamo in casa mia.

R:"ti prego,posso rimanere con te? Dopo mi mancherai tantssimo"
A:"anche tu mi mancherai,ma dobbiamo fare così o non concluderemo niente e poi i tuoi voglio starsene un po' con te,dato che in questi giorni eri sempre con me"
R:"uffa e se li convinco?"
A:"provaci,ma non ci riuscirai"
R:"adesso ci provo"

Va dai suoi genitori,ma nonostante tutte le suppliche gli dicono di no ed anzi lo invitano ad affrettarsi a salutarmi,dato che c'è tanto traffico e vorrebbero evitare di tornare a casa a notte fonda.

R:"allora ci vediamo tra due settimane,però ci dobbiamo chiamare tutti i giorni"
A:"ovvio,adesso vai amore"

Ci diamo un lungo bacio e poi lui si stacca e se ne va via con sua mamma e suo babbo.

Io mi metto a cucinare il pranzo e lo mangio con gusto mettendomi a pensare subito a Riky.

È via da qualche minuto e già mi manca,chissà come faremo a resistere due settimane.

Però so che ci amiamo e questo è l'importante.

Dopo qualche ora in cui ho riposato,mi manda un messaggio dicendo che gli manco e che è tornato a casa sano e salvo,ma che ha già degli impegni da svolgere oggi,per cui ci sentiremo domani.

Io gli rispondo con un "certo amore,mi manchi anche tu" ed esco anche io con dei miei amici che mi chiedevano da settimane di vederci.

E mentre rido e scherzo,penso alla sua risata,a come mi fa ridere lui e capisco di aver trovato l'amore della mia vita e non me lo lascerò scappare tanto facilmente.

La legge degli oppostiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora