Capitolo 19

410 13 2
                                    

Pov Alessandro:
Il mattino seguente mi sveglio con il sorriso.

Abbiamo chiarito la situazione di ieri sera in maniera piuttosto civile ed io ne sono contento.

Riky sta ancora dormendo e sembra un angioletto in questo momento.

Peccato che quando si svegli non è affatto così...
Si trasforma nel diavolo in carne ed ossa.

Però lo amo comunque,con tutti suoi pregi,ma anche i suoi difetti.

Mentre lo guardo dormire,mugugna qualcosa e si sveglia.

R:"giorno"
A:"buongiorno amore,tutto bene?"
R:"sì certo...senti posso restare un po' qua con te? Non riesco a starti lontano"
A:"eh anche io vorrei stare sempre con te,ma purtroppo io ho degli impegni e penso pure tu...dai che tra 6 giorni ci rivediamo per l'eurovision"
R:"mh,lo so,ma io ti voglio ora"
A:"non fare questi doppi che sai cosa succede dopo"
R:"lascia che accada"

Mi fa l'occhiolino ed io mi lascio andare alla passione,limonandolo ed esplorando il suo corpo dalle forme perfette.

Finiamo per fare l'amore,ma come al solito Riccardo non mi ricorda di andare piano ed ora lamenta un terribile mal di schiena.

R:"ahia! Cazzo se fa male"
A:"eh non guardarmi così,io te lo dico sempre di fermarmi se ci do con troppa violenza,ma tu ogni dici che ti va bene così,che il tutto è più eccitante e poi hai il mal di schiena,ora te lo tieni caro mio"

Mi fa il broncio e non mi parla più,difatti si va a chiudere in bagno.

Io gli urlo un:"sei un bambino",che lui prontamente ricambia con:"fottiti".

Rido per la situazione esilarante e nel mentre Giulia chiama Riky,così decido di rispondere io per lui,dato che avevo il suo cellulare a portata di mano.

G:"Riky,allora hai fatto pace con Ale? Non mi hai più chiamato quindi credo di sì...comunque se ti devo venire a prendere dimmelo"
A:"Giuli,sono Alessandro,Riky è in bagno,perché è offeso con me per una questione che ho detto...comunque non ti scomodare,lo riporto io a casa questo bambino"
G:"ahahaha,grazie mille Ale,allora ciao ci vediamo all'eurovision"
A:"sì,ciao ciao"

Stacco la chiamata e Riccardo esce dal bagno.

R:"perché hai risposto tu alla mia telefonata?"
A:"perché la conosco bene e sopratutto perché tu eri in bagno intento a fare il bambinello"
R:"gne gne"
A:"lo vedi? Sei proprio un bambino"
R:"e allora tu sei vecchio,c'hai quasi 30 anni"
A:"disse quello che a 19 anni ha male alla schiena"
R:"ehi! Quello è colpa tua"
A:"ah no,è solo tua che non mi dici mai di rallentare"

Lui sbuffa e mi lascia un bacio casto sulla bocca,per poi preparare il pranzo,dato che nel frattempo si sono fatte le undici e quaranta.

Io lo osservo mentre stranamente si dresteggia bene in casa mia,senza mai esserci venuto.

Evidentemente riesce a capirmi anche in queste piccole cose.

Abbiamo optato per una semplice puttanesca che in pochi minuti finiamo data la fame post sesso.

R:"Ale...vorrei proporti una cosa"
A:"dimmi"
R:"siccome siamo due cretini,io direi di impostare un orario in cui avremo di sicuro finito i nostri impegni per fare una videochiamata"
A:"sì,va bene...io di solito prima delle otto non finisco...quindi facciamo per le nove e mezza?"
R:"sì perfetto"

Ci scambiamo un bacio e poi io riporto Riky a casa sua a Brescia dove la madre inizia a sgridarlo,perché non le ha detto niente della "fuga" che faceva da me.

A:"mi scuso io a nome suo,signora"
MR:"ma no,tranquillo,è lui che deve essere sgridato,comunque grazie di avermelo riportato,adesso lo tengo d'occhio così non verrà più a disturbarti che se ha preso dalla madre,ti avrà di sicuro provocato affinché aveste fatto sesso"
A:"sì,ha preso decisamente da lei"
MR:"immaginavo e non darmi del lei,a presto Alessandro,ci vediamo tra sei giorni"
A:"sì,a tra poco"

Do un bacio casto al mio fidanzato che tenta di approfondire,ma che nè io nè sua mamma glielo permettiamo e ritorno a Milano.

Lì mi addormento con il sorriso pensando a quante giornate potremo passare così all'eurovision.

Mi sta salendo l'ansia,ma con lui sono sicuro che tutto passerà in fretta.
E con lui so di non poter temere l'eurovision,perché lui è...
La mia ancora.

La legge degli oppostiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora