uno

2.4K 135 79
                                        

Alcune volte bisognerebbe uscire dai soliti binari in cui si viaggia, spesso si scoprono realtà che per quanto ci sembrino distanti, alla fine non lo sono così tanto.

Questa sera Simone è riuscito ad uscire da questi binari: ha parlato con estranei e sta passando la serata in serenità insieme ad un sacco di gente nuova.

Può sembrare strano ma lui ha molta difficoltà nel rapportarsi con gli altri, forse anche a causa del suo carattere chiuso ed introverso, l'opposto di Matteo.
È una delle prime volte in cui Simone si è lasciato trascinare dall'amico, forse grazie all'alcol, ma questa serata resterà nelle memorie di tutti.

Giulio e Aureliano sono impegnati in un torneo di beer pong insieme ad alcuni ragazzi della squadra, durante la serata hanno scoperto che è loro abitudine venire a trascorrere qui al Lece i loro post-partita, ormai i proprietari li conoscono e li lasciano fare tutto - nei limiti, ovviamente - anche organizzare al volo un torneo di beer pong.

Mentre gli amici sono impegnati a giocare, Matteo e Simone chiacchierano con Manuel, Lorenzo e Cristian.
Manuel, come suo solito fare, ha attaccato bottone prima con Matteo e poi con tutti gli altri, coinvolgendo tutta la sua squadra.
I ragazzi hanno accolto gli amici come se si conoscessero da tempo e li hanno invitati al loro tavolo per sorseggiare un paio di drink insieme.

«e insomma, alla fine Manu l'ha allontanato perchè altrimenti rischiava grosso»
Cristian termina di raccontare uno dei tanti episodi che sono accaduti nella stagione precedente e tutti si girano verso Matteo che sbatte le mani sulle ginocchia
«ma famme capì, lo voleva menà?» domanda confuso
«eh certo che lo voleva menà Mattè, Andrea è 'na testa calda e quando ha visto l'altro tirà apposta la stecca sulla schiena a Tommaso ha sbroccato»
«quindi te sei un po' quello che tiene ordine nella squadra?» chiede Simone rivolgendosi a Manuel.

Il riccio punta i suoi occhi in quelli del suo interlocutore incurante del fatto che abbia causato nell'altro una strana sensazione all'altezza dello stomaco.

Simone pensa che Manuel sia molto bello, non ci sono dubbi, ma il suo modo di parlare così pacato, il modo di gesticolare con quelle grandi mani dalle dita affusolate e quegli occhi nocciola che quando sorride si riducono ad una fessura, gli fanno girare la testa.

«seh, come no. Manuel, quando esce dal ruolo del capitano è un casinista. Stasera lo vedete tranquillo ma aspettate di vederlo tra due drink» interviene Cristian scatenando la risata del tavolo e ricevendo in risposta un dito medio.

Simone ride, si perde a guardare Manuel e ad ascoltare la sua risata che alle sue orecchie risulta una melodia meravigliosa.

Sorseggia il suo drink preferito, ovviamente il gin lemon, e si sente leggero non solo per l'alcol ma per la serata surreale che sta trascorrendo.

E pensare che a lui sono sempre bastati i suoi tre amici, forse aveva ragione Matteo quando diceva che non sempre conoscere nuova gente porta a qualcosa di brutto.

Questo trauma, se si può definire così, è nato quando loro quattro appena maggiorenni, in vacanza a Gallipoli hanno conosciuto nel loro stesso hotel, un gruppo di amici con cui hanno trascorso la maggior parte delle giornate e serate, soprattutto.
Un ragazzo iniziò a corteggiare Simone, che all'epoca aveva fatto coming-out solo con i suoi amici e i suoi genitori, e dopo una serata dove erano abbastanza alticci finirono a letto. Non c'era alcun problema fino a qui, finché quell'altro ragazzo iniziò a deriderlo insieme al suo gruppo di amici, prendendolo in giro davanti a tutti.

Sono passati anni da quell'episodio, e nonostante tutto, questa paura un po' è rimasta nel cuore di Simone, però grazie ai ragazzi che ha trovato, questa sera l'ha accantonata almeno un po', poi ovviamente non si conosce mai nessuno fino in fondo.

«je stai a fa la radiografia» sussurra Matteo e Simone strizza gli occhi accorgendosi di stare fissando Manuel da parecchio tempo.

«zitto, non è vero»
«sì è vero, se te piace però vacce piano per piacere Simò»
«non ti preoccupare. Ma poi ti pare che un giocatore di hockey non sia etero?!»

«certo! Luke Prokop ad esempio è gay»
«e chi sarebbe?» domanda Simone
«ao regà potete dì a Simone chi è Luke Prokop?»
Matteo riceve dall'amico uno sguardo inceneritore e nasconde la risata bevendo un paio di sorsi del suo drink
«è un difensore dei Nashville Predators»
«ah sì, è il primo giocatore in attività ad aver fatto coming out»

«purtroppo l'hockey è un ambiente difficile in cui fare coming out, e dipende anche tanto dai tuoi compagni di squadra, loro non hanno mai avuto alcun problema nei miei confronti» conclude Manuel indicando i suoi compagni

«perchè te sei...?» indugia Matteo
«me piace tutto Mattè, nun m'interessa se sei maschio o femmina o che vuoi, di solito non metto etichette ma se proprio 'o voi sapè so' bisessuale» Manuel parla con la sua pacatezza che tanto fa impazzire Simone, infatti quest'ultimo non proferisce parola, è come in trance.

«sei stato fortunato a trovà 'sti ragazzi, Simo oltre a noi ha solo incontrato stronzi de prima categoria»
«Simò, con noi 'n te devi fa problemi, semo 'n po' caciaroni ma gente per bene» Manuel appoggia la mano sulla spalla di Simone, il contatto fa bruciare la pelle, ogni piccolo centimetro arde sotto il tocco del ragazzo.

Simone è come in apnea, l'alcol questa sera lo sta mettendo a dura prova per quanto riguarda il self control.


«questo compleanno è stato incredibile»
«surreale»

i quattro amici dopo aver salutato la squadra, si stanno avviando verso le loro dimore, Simone non abita distante dal locale in cui hanno trascorso la serata, infatti la prossima volta sicuramente ci andrà senza prendere la macchina. Non era a conoscenza di questo posto pur essendo vicino a casa sua, ma lui è un ragazzo molto abitudinario e quindi ha sempre frequentato circa gli stessi posti.

«Simò te che dici?» domanda Matteo richiamando l'attenzione di Simone che era soprappensiero
«di cosa?»
«de annà a vedè la prossima partita dei ragazzi»

Simone approva la proposta dei suoi amici, quasi non si riconosce. Il ragazzo di qualche anno fa non avrebbe fatto neanche una minima parte di ciò che ha fatto stasera, ha sempre preferito rimanere nella sua comfort zone, dove tutto andava come lui aveva pianificato, come una routine. Ed invece stasera per il compleanno di Giulio aveva acconsentito a cambiare locale dove trascorrere la serata, ha conosciuto non una, ma tante persone nuove, si è fatto conoscere da loro che non è scontato ed alla fine ha approvato la proposta degli amici di andare a vedere una partita di hockey su ghiaccio.

Simone appena entra in casa, si fionda in doccia, nonostante l'ora tarda necessita buttarsi sotto il getto d'acqua. Tra l'alcol e tutto il resto ha bisogno di un attimo di pausa per riflettere.

Si sente felice, come un adolescente che ha appena intrapreso una nuova esperienza, ha passato troppo tempo a chiudersi e a privarsi di ciò che di bello può offrire la vita, è arrivato il momento di slegare tutti i nodi che si sono formati negli anni, di esplorare e lasciarsi andare.

Esce dalla doccia, si asciuga velocemente ed indossa un paio di boxer per poi infilarsi nel letto.
Sblocca il telefono e nota l'ora, sono le 3:45, in quel momento il telefono vibra: è una nuova notifica da Instagram

Sblocca il telefono e nota l'ora, sono le 3:45, in quel momento il telefono vibra: è una nuova notifica da Instagram

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
quarto tempo | simuel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora