dodici

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Piccoli fiocchetti di ghiaccio cadono dal cielo posandosi sulla giacca spessa di Simone che, saltellando per scaldarsi, aspetta trepidante i suoi tre amici.
È arrivato con largo anticipo, è vero, ma stasera succederà qualcosa di importante.

Sfrega le mani ricoperte dai guanti e sistema la sciarpa rossa e bianca coprendo il naso, che pare un ghiacciolo.
«eccoci, non siamo in ritardo vero?» domanda Giulio avvicinandosi insieme a Matteo e Aureliano, Simone scuote la testa e, dopo aver salutato i suoi amici con amichevoli pacche sulle spalle, si avvia verso l'ingresso dello stadio.

«ao Simò, che c'hai er pepe ar culo?» lo prende in giro Matteo
«Matteo, ma oggi alla Coop c'era la simpatia in offerta?» ribatte Simone formando piccole nuvolette di fumo con la bocca, date le temperature sotto lo zero
«no Simò, io la spesa la faccio da Eurospin che te credi?!»
Il corvino si limita ad alzare gli occhi al cielo e prosegue a camminare fino all'ingresso, per poi andare ad accomodarsi al suo solito posto.

Scrolla la neve che si è depositata sulle spalle ed estrae dallo zainetto la maglia rossa dove il cognome di Manuel troneggia fiero nella parte posteriore.

Tutto è pronto, le luci si spengono e finalmente lo speaker annuncia la squadra, poi arriva il momento

«un grande ritorno, ci era mancato! con il numero ottantasei Manuel Ferro!»

Il pubblico esplode, Manuel potrebbe giurare di aver sentito il cuore fare capriole, si posiziona sulla linea blu e ruota leggermente la testa verso la tribuna in cui è seduto Simone che in questo momento lo sta guardando a sua volta senza badare a ciò che sta accadendo intorno; il corvino porta le dita della mano destra sulle labbra su cui deposita un bacio e poi le porta sul petto, all'altezza del cuore, picchiettando due volte.
Manuel sorride e, nonostante il guantone che ostruisce i movimenti, batte la mano sul petto.

È il momento in cui tutti, grandi e piccini, sono elettrizzati dal ritorno del capitano. Manuel si posiziona al centro della pista pronto per l'ingaggio di inizio partita. Nello stadio risuona l'ormai famosa "are you ready?" e l'arbitro fischia gettando il disco tra le due stecche dando così inizio all'incontro.

In questi mesi, il momento del ritorno sul ghiaccio è stato solo un'immaginazione, Manuel non voleva altro. Simone lo ascoltava per ore, non gli interessava e non capiva completamente ciò di cui Manuel parlasse ma a lui poco importava, per lui era bellissimo sentirlo parlare di qualcosa che amava, come l'hockey.

In questi mesi in cui la riabilitazione è stata impegnativa, Simone non l'ha lasciato un secondo. La prima volta in cui Manuel è riuscito a mettere un po' di peso sulla gamba infortunata, ha pianto. Un po' per il dolore e un po' perchè sentiva che mancava sempre meno al suo ritorno. Simone allora gli ha messo un braccio sui fianchi e, anche se era un modo per aiutarlo a non sentire troppo dolore e togliergli un po' di peso, l'ha fatto passare per un abbraccio di conforto.

Questi lunghi mesi li hanno portati ad oggi. Due ragazzi innamorati che, nonostante il poco tempo, sono diventati fondamentali l'uno per l'altro.
Dove Simone è il bastone che sorregge Manuel e Manuel è lo scudo che protegge Simone.
Si completano. Uno senza l'altro non è intero.


La partita termina con una vittoria, che erano i favoriti si sapeva, ma che vincessero così tanto nessuno se lo immaginava. A breve inizieranno i play-off, quindi è come se tutti i risultati si azzerassero, lì bisognerà dare il meglio perchè saranno partite da dentro o fuori.

I ragazzi salutano il pubblico con il solito giro di campo, arrivati alla curva degli ultras, escono dalla pista per andare a dare il cinque ai tifosi, poi rientrano in campo e concludono il giro. Manuel, quando arriva sotto la postazione di Simone, gli fa cenno di avvicinarsi e dopo gli lancia la sua stecca. Il corvino arrossisce e sorride, mentre nello stadio si solleva un «oooh» quasi stupito.

Gli amici ridono perchè ora tutti sono concentrati su Simone che in questo momento vorrebbe sparire per l'imbarazzo ma, allo stesso tempo, il cuore gli scoppia nel petto.
Manuel, davanti a migliaia di persone , ha fatto un gesto per rendere partecipi tutti di ciò che li lega.
Non è usuale vedere i giocatori che regalano maglie o stecche da hockey, e quindi questo avvenimento è stato eclatante un po' per tutti.

Simone e i suoi amici sono al Lece che aspettano la squadra, non vede l'ora di rivedere Manuel e di sapere come si sente dopo il ritorno ufficiale sul ghiaccio.
Su instagram ha notato tantissime storie da parte di tifosi dove sono contenti del suo ritorno, Manuel sa farsi volere bene da tutti, chi non lo capisce è perchè non lo merita e non apprezza la splendida persona che è.

«buonasera» Simone sente quella voce e sente due possenti braccia cingergli le spalle, solleva la testa portandola all'indietro e Manuel gli lascia un veloce bacio sulle labbra

«com'è andata? come ti senti?» domanda apprensivo Simone
«benissimo» sorride Manuel prendendo posto accanto a lui
«la gamba come sta?» il tono di voce è preoccupato, nonostante abbia provato a camuffarlo
«bene Simo, non ti preoccupare» gli accarezza la guancia morbida e lascia un bacio su essa, Simone sorride e arrossisce, probabilmente non si abituerà mai a tutto questo amore.

La felicità per Manuel e Simone è stare insieme sicuramente, ma è anche stare seduti attorno a questo tavolo con tutti loro.
Le persone che ci sono intorno sono diventate quasi una famiglia, ci sono i compagni di squadra di Manuel che ormai sono diventati amici anche di Simone e gli altri, alcune fidanzate dei giocatori, gli amici di sempre di Simone e poi stasera c'è anche Celeste, la fidanzata di Matteo, conosciuta per caso in una solita serata al Lece. Lui sembra averci perso completamente la testa, ed è comprensibile! Lei con quei lunghi capelli neri, gli occhi grandi in cui puoi leggerci dentro e quelle fossette che fanno girare la testa, ha saputo entrare nel cuore del burbero Matteo con dolcezza, ma con la giusta dose di testardaggine per tenere a bada quel ragazzo.

Dopo un periodo così strano in cui la felicità di stare insieme, di scoprirsi, di amarsi era in conflitto con la tristezza e la rabbia di Manuel nel non poter fare ciò che lui ha amato di più nella sua vita - fino ad ora - entrambi meritano un po' di serenità.

Ora c'è Simone che, diciamo la verità, si sta giocando il primo posto nel cuore del fidanzato, ma tutti sono a conoscenza che Manuel per il suo Simone sarebbe capace di qualsiasi cosa, nessuno l'aveva mai visto così felice e amato. Innamorato.
Finalmente possono godersi ciò che la vita ha regalato loro, mancava solamente l'amore ed ora c'è.

«grazie per la stecca»
«dove la metterai?»
«ci sto pensando, voglio che sia in un posto speciale»
«da stasera tutti sanno ufficialmente che ti amo»
«io amo te Manuel, più di ogni altra cosa»


n/a
ci rivediamo tra un po' per l'epilogo e i ringraziamenti ANCHE SE MI DISP TROPPO LASCIARE QUESTA SCHIFEZZA :(
ah e poi vi dico un'altra cosa ciao kiss

quarto tempo | simuel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora