Ch.27:The Shadow Before The Light

69 4 1
                                    

TW: sexual assault

Melanie (8 y/o)'s P.O.V

Mi arriva uno schiaffo fortissimo che mi fa cadere a terra. Delle lacrime iniziano a scendermi sul viso. La mamma è in viaggio per lavoro già da un mese ed io non ce la faccio più a stare da sola con il suo fidanzato, mi picchia sempre e pretende di abbracciarlo anche se non voglio.

'cucini uno schifo!'

Si alza dal divano ed indossa il cappotto per uscire, quando il cibo che gli preparo non gli piace mi fa male e poi va via a cenare in ristoranti e cose così. Prendo la pasta che ha lasciato e la mangio io. Vorrei tanto parlare con la mamma, quando è partita non me lo ha nemmeno detto, ma ha avvisato il suo fidanzato e da allora non ho più saputo niente di lei. Mike dice che è troppo occupata per parlare con me.
Sono le 22:30, devo andare a dormire, se mamma sapesse che sono ancora sveglia a quest'ora si arrabbierebbe.

Skip Time

Sento qualcosa accarezzarmi la coscia e mi sveglio, Mike è nel mio letto e mi coccola senza permesso.

'Sei una bambina così bella, perché devi essere inutile?'

Poggia la mano sul mio fianco e continua ad accarezzarmi.

'la tua mamma sarebbe molto triste se sapesse che non sai fare nulla e che mi fai arrabbiare così tanto.'

Scatto a girarmi verso di lui e alzo un pò la voce.

'No! Non voglio che mamma lo sappia!'

Con un sorriso davvero inquietante mi afferra le spalle.

'allora dovrai fare tutto quello che ti dico.'

Anche se sono un pò preoccupata annuisco. Amo troppo la mia mamma e non voglio deluderla.
Mi stende sotto di lui e mi toglie i vestiti.

'ora facciamo un bel gioco.'

Mette la mano sul mio posto privato ed urlo.

'No! La mamma ha detto che non devo farlo toccare a nessuno!'

Mi da uno schiaffo e si mette a gridare.

'Hai rotto il cazzo tu e tua madre!'

All'improvviso un dolore fortissimo che mi fa piangere, che mi fa mancare il respiro.

'mi fa troppo male- non voglio continuare questo gioco!'

Mike mi da un altro schiaffo e mi infila due dita in gola per farmi stare zitta.

2 weeks later

Quel gioco non mi fa più male, però non mi piace farlo. Mike adesso non è a casa e mi ha ordinato di pulire ogni angolo del salotto, così mi metto all'opera e pulisco. Sposto un po' il divano per pulire il pavimento sottostante e trovo una botola, non ne avevo mai vista una dal vivo. Nei cartoni animati che vedevo con mamma al loro interno si trovavano spesso cose fighissime. La apro e scendo per uno scaletto, è tutto buio e non vedo nulla così cerco un interruttore sui muri ed una volta trovato lo accendo.
... quello che vedo mi spaventa a morte. Mi congelo sul posto, i miei occhi si sbarrano e vomito per lo schifo. La mia mamma è qui... però... vedo le sue ossa... I suoi organi, e tanti insetti...
Dopo un pò riesco ad avvicinarmi. È morta, da tanto tempo mi sa... possibile che sia stato Mike? Si ne sono certa è stato palesemente lui. Devo muovermi a tornare su altrimenti finirò come lei, devo scappare, voglio vivere. Mi ucciderà sicuramente in ogni caso se resterò con lui.

'Ma guarda un pò... qualcuno non si è fatto i cazzi suoi.'

È finita. Mi ha beccata. Scende lo scaletto e si avvicina a me.

'Avrei voluto scoparti ancora un pò ma non mi lasci altra scelta.'

Si scrocchia le dita e corre verso di me sferrandomi un pugno sulla bocca. Sbatto per terra e mi si riavvicina. Io voglio vivere, devo combattere per farlo! Sulla mia destra c'è un'accetta un pò mal ridotta e la afferro giusto in tempo per difendermi dal prossimo pugno. L'accetta ha colpito al centro del suo pugno tra il medio e l'anulare e la mano si è divisa a metà fino al polso, mi è finito molto sangue in faccia ma non fa nulla. Approfitto del suo momento di agonia per andargli dietro, è in ginocchio tenendosi la mano così inizio a colpirgli la schiena con l'accetta con tutte le mie forze fino a quando per sbaglio lo colpisco al centro della testa. In quel momento muore ed io urlo per lo spavento, non volevo ucciderlo volevo solo ferirlo il più possibile per impedirgli di seguirmi... però lui ha ucciso la mamma... dopotutto se lo è meritato...
Poso l'arma del delitto e me ne vado via correndo.

Skip Time

Da vari giorni sono arrivata in città e "vivo" tra dei vicoletti brutti e bui, a terra ci sono un sacco di siringhe ed immondizia. Spero che nessuno scopra mai quello che ho fatto.
È notte fonda e cammino in una stradina desolata quando ad un tratto sento dei versi strani, mi nascondo dietro un cassonetto e vedo un ragazzo dai capelli neri e la camicia viola ed una ragazza dai capelli biondi corti e gli occhi verdi fare il gioco che Mike faceva con me. Non voglio che qualcun'altro lo faccia, è bruttissimo e fa male. Così prendo una pietra non tanto grande che trovo a terra nel vicoletto, è un pezzo di muro caduto. Corro verso i due e tiro la pietra colpendo perfettamente la testa di lui facendolo svenire. La ragazza inizia ad urlare.

'Che cazzo fai?!'

L'abbraccio.

'È tutto finito adesso stai tranquilla.'

Mi spinge via con uno Stratton.

'Perché l'hai fatto?!'

Mi sento così confusa, perché non è contenta?

'Lui ti stava facendo del male no?'

Sembra calmarsi.

'No lui... è un cliente. Io sono una prostituta. Dubito tu sappia cosa vuol dire dato che sei una bambina. Però perché credevi che mi stesse facendo del male?'

Non so cosa sia una prostituta però sono felice che non stesse sentendo dolore.

'Quando Mike giocava con me in quel modo faceva tanto male. Tutti i maschi sono cattivi come lui?'

La ragazza sgrana gli occhi e si inginocchia alla mia altezza.

'Tu... sei stata violentata?'

La guardo chiedendomi cosa voglia dire, è un'altra parola che non conosco. Vedendo la mia reazione si rattrista.

'Vieni con me ti porterò in un posto sicuro.'

Mi porge la mano ed all'inizio non so se prenderla, mamma mi ha sempre detto di non seguire gli sconosciuti, ma lei non mi sembra una cattiva persona quindi decido di fidarmi ed andare con lei.
Mi porta in una chiesa e mi fa entrare nel confessionale, non posso vedere il prete ma posso sentire la sua voce.

'Qual è il tuo nome?'

Sembra un uomo di mezza età dalla voce.

'Mi chiamo Melanie e tu?'

Resta in silenzio per un attimo e poi risponde.

'Il mio nome è Abraham Gray, quanti anni hai Melanie? Sembri molto giovane.'

Gli rispondo con la mia età e continua a farmi domande.

'Come mai sei qui?'

Gli racconto di aver salvato la ragazza bionda che mi ha portato qui.

'Melanie tu sei un Angelo. Non preoccuparti più di nulla, ti terrò qui con me, non ti farò mai del male e se dovessi soffrire sarai libera di andartene, sei d'accordo?'

Non ho un posto dove andare, ho paura che possano scoprire ciò che ho fatto a Mike e Gray mi ispira tanta fiducia, gli do una risposta.

'Si.'



Mi arrendo, non sono capace di rispettare le scadenze che mi do💀
Siamo davvero nei capitoli finali come ho detto anche la volta scorsa, questo capitolo in realtà non doveva esistere però all'improvviso è nato e sono contenta di com'è venuto.
Alla prossima💕

~FloFly

𝚁𝚎𝚜𝚝𝚊𝚛𝚝 𝙵𝚛𝚘𝚖 𝚃𝚑𝚎 𝙱𝚎𝚐𝚒𝚗𝚗𝚒𝚗𝚐 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora