«Concludiamo la lezione di oggi con un esercizio in coppia. Purtroppo, siete dispari e quindi qualcuno dovrà farlo con me. Su, chi se offre de fa 'sto sacrificio?» conclude Manuel sorridendo.
Non faccio neanche in tempo a pensare di offrirmi volontario che sento un "faccio io coppia con te" arrivare dalle mie spalle.
Mi giro lentamente, provando a non mostrare il fastidio che invece sento inondarmi lo stomaco e vedo che a parlare è stata Giorgia, una delle ragazze più brave del corso.Ci dividiamo in coppie e iniziamo questo benedetto esercizio che dovrebbe servire a migliorare la coordinazione. Sì, se solo stessi prestando attenzione.
Dario, il malcapitato che sta facendo coppia con me, non sa più come attirare la mia attenzione. La verità è che non ho ascoltato neanche una parola di ciò che ha detto finora perché sto rischiando di farmi venire il torcicollo pur di non perdere di vista Manuel e Giorgia. Lui che le sorride e lei che non perde occasione per sfiorarlo ogni volta che parla, le braccia, la giacca che indossa, i capelli... no, basta, questo è troppo.
Sto davvero per piantare lì il povero Dario e andare a spiegare a Giorgia che deve togliere le mani dal mio Manuel quando, fortunatamente, è proprio lui a prendere la parola.«Bene, per oggi basta così. Mercoledì riprenderemo dai dialoghi di cui vi parlavo prima.» Poi estrae il cellulare dalla tasca e «Devo rispondere. Raccomando all'ultimo che esce di non dimenticare la porta aperta.» Detto questo ci sorride e si avvia verso il retro del palcoscenico.
Pian piano iniziano tutti ad uscire mentre io tentenno, provando a non dare nell'occhio.
La verità è che non voglio andare via, voglio parlare con Manuel.Pochi minuti dopo lo vedo avvicinarsi alle poltrone in prima fila per recuperare la borsa contenente il pc che usa per il corso. Alza gli occhi e, finalmente, mi nota, poggiato con i gomiti al palco.
«Simo, ce speravo proprio che me aspe-»
«Cosa stiamo facendo?»
La domanda mi esce così, di getto, prima che io possa fermarla.
Manuel sembra confuso e «un corso de teatro?»
Ma è serio?!
«Intendo noi, Manuel... cosa stiamo facendo? Cosa siamo noi?»
«Come? Simo ma che ti prende?»
«Ti ho visto prima con quella...»
«Quella chi?» e inarca un sopracciglio, sempre più confuso.
«Come chi?! Giorgia! Stavate palesemente flirtando.» e il fastidio nella mia voce è ormai sempre più evidente. Non mi preoccupo neanche più di sembrare un ragazzino geloso.
«Ma lei forse, io sicuramente no. Stavo solo provando a farle fare un esercizio.» prova a spiegare, calmo. Almeno lui lo è.
Poi continua: «Simò, veramente me stai a fa na scenata de gelosia?»
«Sì Manuel, sì! Sai perché? Perché vorrei proprio saperlo se l'uomo a cui non riesco a smettere di pensare va a letto con altre persone!»
Vedo una piccola scintilla attraversare i suoi occhi e «Una coppia» dice all'improvviso.
«Eh?» Adesso quello confuso sono io.
«Tu prima mi hai chiesto che cosa siamo. Io direi proprio che siamo una coppia... cioè, che stiamo insieme, no?»
«Direi proprio di sì» gli sorrido, e mi sembra quasi di poter volare per quanto mi sento improvvisamente leggero.
«E quindi non riesci a smette de pensa' a me, eh?»
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Come un fiore nella neve
Fanfiction«Simo, per quanto tempo ancora pensi che potrai struggerti per questa cosa?» mi chiede, senza neanche alzare gli occhi dal libro enorme su cui stava provando a studiare. «Ehm, non lo so... per sempre?» rispondo io con tono tranquillo, quasi come fos...