2. Stravolgimenti di personalità

158 24 16
                                    


  Il cielo plumbeo prometteva un’intensa nevicata. Erano tre giorni che Falldown, avvolto dalle nuvole cotonate, era invisibile per chi veniva da lontano. Questo lo rendeva ancor più isolato.

   Tutti gli abitanti aspettavano impazientemente i tanto attesi fiocchi che ormai erano anni che non volteggiavano leggeri sul paese. I pipistrelli erano quasi del tutto scomparsi e quando il sole faceva capolino, nessuno più era abituato a vedere quei piccoli ombrellini neri svolazzare.

   Marie ripensò alle interminabili ore passate sul terrazzo della casa in cui abitava con sua sorella Princess. Lì poteva scrutare il cielo in lungo e in largo. Poteva meditare perdendosi nelle stelle…

   Ancora di più però le mancava la sua famiglia. Quella mattina meravigliosa, quando si era svegliata e aveva ritrovato accanto a sé sua madre, le pareva finalmente che l’incubo fosse finito, che tutto fosse tornato alla normalità, proprio come prima che i suoi genitori venissero rapiti. La sua incontenibile gioia però era durata poco. Dopo qualche mese i suoi si erano ammalati e prima uno e poi l’altro avevano perso la vita senza che lei potesse fare niente per aiutarli. Questo la faceva sentire in colpa. Dopotutto lei era la ragazza perfetta e qualcosa avrebbe potuto farla. Ma Frank l’aveva trattenuta…

   Finalmente qualche fiocco iniziò a precipitare giù lentamente girando in un’incantevole danza. Nemmeno il tempo di rendersene conto e ogni cosa era imbiancata, modificando completamente il paesaggio. Marie era decisa più che mai a trovarsi un lavoro. Non le andava molto di vivere nella stessa casa con Frank. Per quanto gli volesse bene, lo trovava inquietante a volte e ancora di più dopo essere scesa nella sua cantina e aver visto come l’aveva ridotta. Inoltre i repentini cambi d’umore del ragazzo la lasciavano perplessa e perciò pensava che avendo un impiego avrebbe potuto pagarsi l’affitto di un’abitazione, anche modesta e non sarebbe stata costretta a vivere con lui.   

   Le scarpe che indossava, non erano di certo adatte a rimanere in piedi sulla neve. Pensò che se non fosse stata attenta avrebbe preso una bella scivolata e proprio non le andava di rompersi una gamba. Perciò per quel giorno bastava così. La ricerca di un posto di lavoro sarebbe terminata fino a che la neve non si fosse sciolta o finché non avesse avuto scarpe più adatte. Dirigendosi verso la casa di Frank pareva quasi un pinguino mentre cercava di tenersi in equilibrio e non riusciva a mantenere il controllo dei suoi piedi che ormai andavano ognuno per conto suo!

   La via tutta in discesa divenne l’ideale per un bellissimo scivolone che non tardò ad arrivare. Un tipo che pareva quasi soffocare nell’imbottitura del giaccone scamosciato le tagliò la strada. In un secondo si voltò a guardarla mentre a gran velocità si dirigeva a schiantarsi proprio contro di lui.

-Togliti di mezzo…! –fece in tempo a urlare lei con quanta voce avesse. Poi il tonfo. La neve secca e leggera che sembrava polistirolo schizzò in tutte le direzioni, mentre il povero malcapitato finì a terra con Marie addosso.

-Ahia…! –si lamentò lui tentando di capire cosa fosse successo. –Ma che…

   Marie tentò di sollevarsi senza rendersi conto di fargli male. I gemiti di lui le resero chiaro che lo stava praticamente calpestando.

-Scusami! –disse lei sensibilmente sconvolta. -…sono scivolata e…

-Ok… ti perdono… ora ti togli dalle mie costole…?! –rispose sofferente, quasi senza voce, rimanendo immobile a terra.

-Sì, sì… subito…!

   Dopo l’ennesimo gemito di dolore, il ragazzo fu liberato dallo schiacciamento. Marie si mise a sedere vicino a lui temendo di scivolare ancora. Il tipo si sollevò scoprendosi il viso arrossato.

I Misteri di Falldown - 3. La Ragazza PerfettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora