Il piccolo "Frankenstein", così era stato battezzato il motorino dell'ex postino, era stato riposto al sicuro. Gli spettava un bel week end di pacchia, in un areato cortile ombreggiato dalle case vicine. L'estate si stava addentrando a grandi passi e i progetti per trascorrere qualche settimana di vacanza non mancavano. Cosa poteva volere Marie di più? Aveva un lavoro gratificante, una vita gratificante... un marito... che seppur in passato non fosse stato proprio quello ideale, col passare del tempo lo era diventato. Ma le novità non erano solo queste."Frank... ho bisogno di te..."
Dopo aver atteso pochi minuti, Marie arrivò alla porta. Lì incontrò Frank che usciva di fretta. Quando la vide sospirò seccato.
-Ti ho detto di non prendermi più in giro così!
-Non ci riesco! -si mantenne lei la pancia, ridendo di gusto. -Vedessi che faccia hai...!
-Marie...! Avevamo deciso che avresti usato questa tua potenzialità solo in casi urgenti! Invece tu ci giochi!
-Ok, ok... ti chiedo perdono. Ma è vero che ho bisogno di te. Ogni minuto che passiamo lontani è una sofferenza.
-Dico sul serio!
-Va bene. Te lo prometto. Sai cos'è? Era da un po' che non provavo a parlarti così... mentalmente. Volevo vedere se ero ancora in grado di farlo. Non spaventarti, dai...
-E tu non farlo più. Sapessi che terrore quel giorno quando eri nella capanna lassù dove ti avevano portata quelle pazze...! Sentivo la tua voce dentro di me e non capivo cosa stesse succedendo! Credimi: non so neppure come mi abbia guidato fino a te...!
-Sì, me l'hai detto. Ti chiedo scusa. Ogni tanto ci ripenso anch'io... Chissà che fine hanno fatto Princess e Sonja. Per non parlare del dottore! -si grattò il capo un po' pensierosa. -A Falldown serve qualcuno che prenda il suo posto...
-Già... vedrai che prima o poi verrà qualcuno... il sindaco ne ha fatto richiesta ai paesi vicini.
-Sì, ma pare che nessuno voglia venire quassù! -rise. -Chissà perché...!
-Vero... chissà! Comunque promettimi che...
-Sì te lo prometto. D'ora in poi ti chiamerò solo nei casi di effettiva necessità.
-Sì... ad esempio se dovessi avere le doglie... -sorrise Frank posando la sua mano sul grembo di lei. Chinandosi diede un bacio a quel pancione già molto evidente.
-Ancora poco e potrai abbracciare tuo figlio... -disse lei orgogliosamente. Sbarrò poi gli occhi. -E se allora il nuovo dottore non fosse ancora arrivato?!
-Scenderemo in un paese qui vicino... non preoccuparti.
-Speriamo bene.
"Non vedo l'ora..."
Frank guardò Marie con occhi inviperiti.
-Allora...?! -la rimproverò.
-No Frank non sono stata io! -fece lei visibilmente sorpresa. -L'ho sentita anch'io io questa volta!
I due diressero i loro sguardi accigliati verso il pancione tondo di lei.-È stato il bambino? -sussurrò Frank incredulo.
-Temo di sì...!
-Mio figlio?!
-Sì. Oh... ho paura del destino che avrà la nostra piccola creatura... Cosa l'attenderà?
-Fino a che sarò in vita, lo proteggerò con le unghie e con i denti! Come proteggerò te, Marie.
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I Misteri di Falldown - 3. La Ragazza Perfetta
AcakMarie è una giovane donna bella dentro e fuori. La sua peculiarità? È perfetta. E lo sarà per sempre. Ma ogni cosa ha il suo prezzo e Marie non accetta il fatto di sentirsi un esperimento. Due pretendenti che conoscono il suo segreto, molto diver...