13. Ovunque e sempre

92 16 9
                                    

-Il fatto che tu sia perfetta ti rende capace di trasmettere le tue emozioni e i tuoi sentimenti in un modo che nessuno è in grado di fare. Quindi quell'energia, quelle scosse che ho percepito, erano emozioni amplificate rese tangibili da una forza che tu hai dentro ed hai imparato ad esternare. E chissà di quante altre cose ancora non siamo a conoscenza... chissà quali altre potenzialità hai.

-Non mi sono mai sentita molto diversa da un qualunque essere umano. Voglio dire: so che sono diversa... per me però non è una cosa positiva. Io adesso non dovrei essere qui. Non dovrei nemmeno esistere...

-Invece sei qui. Ed io ringrazio il cielo di questo.

-Ho pensato a te ogni giorno. Non riuscivo a smettere Frank...

-Dieci anni... Sono stati davvero lunghi. E credevo che non saresti tornata più da me.

-Da te? Tu... tu pensi che...

-Non è così? Non sei tornata a Falldown per me?

Marie ci pensò per un attimo sollevando gli occhi come se la risposta fosse scritta in quelle nuvole lassù, immerse in un azzurro quasi indaco.

-Ci ho messo così tanto a trovare un motivo... alla fine ho dovuto fare del male a Jarold... una persona che invece non mi ha mai fatto mancare nulla... forse l'unica che non mi ha mai fatto versare una lacrima di dolore... L'ho lasciato perché dovevo tornare a Falldown.

-Da Falldown non si scappa. E se si scappa poi si torna... è così.

-Sì... ma io non scappavo da Falldown...

Frank si alzò in piedi calpestando quell'erba fresca e solo appena umida. Si chinò e in un attimo sollevò Marie prendendola in braccio. Lei lanciò di riflesso un urlo che riecheggiò fino a sporgersi al di là del muro che circondava il paese e lo proteggeva dal profondo e vertiginoso dirupo. La ragazza si strinse al collo di lui irrigidendosi per la sorpresa.

-La nostra piccola fuga termina qui... -disse lui compiaciuto senza denotare il minimo sforzo.

-Mettimi giù! Mi fa impressione stare così in alto!

-Ah sì? ...E se ti gettassi dal dirupo?

-Non lo faresti mai. -sorrise lei convinta. -Ma mi aggrapperei così forte che ti trascinerei con me.

-Non ce ne sarebbe nemmeno bisogno "piccola Marie" -ripeté un nomignolo che in passato era stato causa di litigio ma che in quel momento non diede alcun fastidio alla ragazza. -Ricorda le mie parole: ti seguirò sempre e ovunque. Ovunque e sempre.

-Anche in fondo al dirupo?

-Anche in fondo al dirupo. -ripeté Frank. La posò delicatamente sul manto verde e poi le baciò la fronte.

-Per sempre Frank? -chiese ancora conferma.

-Per sempre Marie.

Era un sogno quello? Se così fosse stato Marie desiderava non svegliarsi mai più.

-Dobbiamo andare... -la svegliò invece lui bruscamente. -Ora abbiamo liberato un po' la mente, abbiamo parlato, abbiamo chiarito alcune cose... adesso...

-No, solo un altro po'...! Devo chiederti una cosa...

-Ok... quello che vuoi.. ormai niente più segreti.

-Si tratta di Princess.

-Ah... -mugugnò seccato e trasformando in un secondo il suo viso. -Cosa ti ha detto... l'hai incontrata?

-Sì... -prese coraggio poi per chiedergli spiegazioni riguardo ad una questione che le causava malessere. -È vero che tu e lei...?

-Sì. -rispose immediatamente. -Anzi... sì e no.

I Misteri di Falldown - 3. La Ragazza PerfettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora