-Il fatto che tu sia perfetta ti rende capace di trasmettere le tue emozioni e i tuoi sentimenti in un modo che nessuno è in grado di fare. Quindi quell'energia, quelle scosse che ho percepito, erano emozioni amplificate rese tangibili da una forza che tu hai dentro ed hai imparato ad esternare. E chissà di quante altre cose ancora non siamo a conoscenza... chissà quali altre potenzialità hai.
-Non mi sono mai sentita molto diversa da un qualunque essere umano. Voglio dire: so che sono diversa... per me però non è una cosa positiva. Io adesso non dovrei essere qui. Non dovrei nemmeno esistere...
-Invece sei qui. Ed io ringrazio il cielo di questo.
-Ho pensato a te ogni giorno. Non riuscivo a smettere Frank...
-Dieci anni... Sono stati davvero lunghi. E credevo che non saresti tornata più da me.
-Da te? Tu... tu pensi che...
-Non è così? Non sei tornata a Falldown per me?
Marie ci pensò per un attimo sollevando gli occhi come se la risposta fosse scritta in quelle nuvole lassù, immerse in un azzurro quasi indaco.
-Ci ho messo così tanto a trovare un motivo... alla fine ho dovuto fare del male a Jarold... una persona che invece non mi ha mai fatto mancare nulla... forse l'unica che non mi ha mai fatto versare una lacrima di dolore... L'ho lasciato perché dovevo tornare a Falldown.
-Da Falldown non si scappa. E se si scappa poi si torna... è così.
-Sì... ma io non scappavo da Falldown...
Frank si alzò in piedi calpestando quell'erba fresca e solo appena umida. Si chinò e in un attimo sollevò Marie prendendola in braccio. Lei lanciò di riflesso un urlo che riecheggiò fino a sporgersi al di là del muro che circondava il paese e lo proteggeva dal profondo e vertiginoso dirupo. La ragazza si strinse al collo di lui irrigidendosi per la sorpresa.
-La nostra piccola fuga termina qui... -disse lui compiaciuto senza denotare il minimo sforzo.
-Mettimi giù! Mi fa impressione stare così in alto!
-Ah sì? ...E se ti gettassi dal dirupo?
-Non lo faresti mai. -sorrise lei convinta. -Ma mi aggrapperei così forte che ti trascinerei con me.
-Non ce ne sarebbe nemmeno bisogno "piccola Marie" -ripeté un nomignolo che in passato era stato causa di litigio ma che in quel momento non diede alcun fastidio alla ragazza. -Ricorda le mie parole: ti seguirò sempre e ovunque. Ovunque e sempre.
-Anche in fondo al dirupo?
-Anche in fondo al dirupo. -ripeté Frank. La posò delicatamente sul manto verde e poi le baciò la fronte.
-Per sempre Frank? -chiese ancora conferma.
-Per sempre Marie.
Era un sogno quello? Se così fosse stato Marie desiderava non svegliarsi mai più.
-Dobbiamo andare... -la svegliò invece lui bruscamente. -Ora abbiamo liberato un po' la mente, abbiamo parlato, abbiamo chiarito alcune cose... adesso...
-No, solo un altro po'...! Devo chiederti una cosa...
-Ok... quello che vuoi.. ormai niente più segreti.
-Si tratta di Princess.
-Ah... -mugugnò seccato e trasformando in un secondo il suo viso. -Cosa ti ha detto... l'hai incontrata?
-Sì... -prese coraggio poi per chiedergli spiegazioni riguardo ad una questione che le causava malessere. -È vero che tu e lei...?
-Sì. -rispose immediatamente. -Anzi... sì e no.
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I Misteri di Falldown - 3. La Ragazza Perfetta
RandomMarie è una giovane donna bella dentro e fuori. La sua peculiarità? È perfetta. E lo sarà per sempre. Ma ogni cosa ha il suo prezzo e Marie non accetta il fatto di sentirsi un esperimento. Due pretendenti che conoscono il suo segreto, molto diver...