La Festa

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Il giorno della festa arrivò più in fretta del previsto. Nel frattempo Allison e Lydia mi avevano già accompagnata al centro commerciale per fare scorta di vestitini e trucchi. Ci andai controvoglia, ma alla fine mi divertii. Prima di partire, Lydia e Allison si presentarono a casa mia per aiutarmi a prepararmi. Per prima cosa la rossa decise di truccarmi; poi Allison prese il vestito dall'armadio e me lo posò in mano come se fosse un cimelio raro. Io andai in bagno e mi cambiai, poi mi fermai davanti allo specchio e mi osservai per un attimo: nel riflesso vedevo una ragazza bellissima, non sembravo io, non mi ero mai vista così. Avevo un vestitino nero con le spalline sottili di raso con la particolarità di avere del tessuto in eccesso che ricadeva delicatamente sul petto formando una scollatura a V molto morbida. Poi pensai che quella ragazza in realtà era un lupo mannaro, feci brillare i miei occhi gialli da licantropo arricchiti da una linea di eyeliner sottile che rendeva il mio sguardo tagliente e da un filo di mascara che rendeva le ciglia più allungate e definite. Li guardai fiera.

Uscii lentamente dalla stanza e le ragazze mi accolsero applaudendo e strillando: - Sei bellissima! -. Anche loro lo erano: Lydia aveva un completo formato da una gonna e un top rossi fuoco che si abbinavano con i capelli, mentre Allison un vestito ricoperto di paillettes argentate arricciato sui fianchi.

Quando scesi erano quasi tutti lì, mio fratello era molto elegante ed era impegnato a baciare delicatamente la sua ragazza. Sentimmo poi una macchina avvicinarsi alla casa: era Stiles. Tutti uscirono in fretta e mi lasciarono ultima. Così mi sbrigai e attraversai la porta velocemente. Mi ritrovai faccia a faccia con Stiles, quasi non lo riconobbi. Aveva una camicia con le maniche lunghe arrotolate fin sotto i gomiti, un papillon rosso e dei pantaloni neri e teneva la giacca in mano. Io lo guardai dalla testa ai piedi e poi dissi in tono scherzoso: - Che eleganza Stilinski! Chi è la fortunata su cui devi fare colpo? -. Lui alzò gli occhi al cielo e poi disse: - Buonasera anche a te, Maddie -.

In poco tempo arrivammo a destinazione e lo capimmo dalle luci appese nel giardino che si intravedevano dall'esterno dell'alta recinzione in legno e dalla musica assordante. Appena entrammo Scott ed Allison si persero a ballare tra la folla mentre Lydia e un ragazzo biondo sparirono in un angolo del giardino. Così Stiles ed io rimanemmo seduti da soli a guardare gli altri divertirsi. 

Presto però si avvicinò a noi il ragazzo biondo dagli occhi azzurri, Dylan. Mi tese la mano, io la afferrai alzandomi e sistemandomi il vestito e lui disse: - Andiamo a prendere qualcosa da bere? -, annuii e mi voltai verso Stiles che si limitò a sorridermi. Poi partì una musica lenta e iniziammo a ballare. Lui poggiò delicatamente le mani sui miei fianchi e io mi sentii bloccata da qualcosa di invisibile. Non amavo il contatto fisico, ma dovevo ammettere che sentire quegli occhi azzurri bruciarmi addosso era una bella sensazione. Continuavo a lanciare occhiate verso il moro che era ancora là seduto e cercava di non guardarci, ma con scarsi risultati. Finalmente ripartì la musica energica, lui si staccò e incominciò a saltare a tempo di musica. Così ne approfittai e scivolai via dalla folla ritornando da Stiles. Lui guardò per qualche secondo la pista dove una marea di persone ballava spensierata e poi chiese, quasi sussurrando: - Ti sei divertita? -.

Io alzai le spalle: - È un bravo ragazzo - dissi guardando Dylan.

Siccome eravamo lì fermi a fare niente da più di mezz'ora proposi di fare un giro nel vasto giardino. Stiles scrollò le spalle e approvò. Mentre passeggiavamo uno accanto all'altro la mia attenzione fu attratta da un verso che proveniva dall'esterno del giardino, da lontano. Era un misto tra un ululato e un ruggito che assomigliava al richiamo di un'Alpha, che rimbombò tra le colline in lontananza. Quando realizzai mi bloccai e spalancai gli occhi fissando il vuoto. Stiles lo notò e prendendomi per una spalla mi chiese: - Ehi va tutto bene? -. Io mi girai verso la folla e incrociai lo sguardo di Scott che aveva udito la stessa cosa, poi risposi senza distogliere lo sguardo da mio fratello: - Dobbiamo andarcene -. Lui non esitò e mi seguì fino all'entrata dove incontrammo tutti gli altri. 

Prima di uscire mi girai un'ultima volta verso la folla e potevo giurare di aver sentito di nuovo lo sguardo di Dylan bruciarmi addosso, mi fissava con occhi che in quel momento mi parvero sognanti, quasi come se non volesse che me ne andassi, ma c'era qualcosa che non mi rassicurava in quell'ondata azzurra. Io incuriosita lo riferii a Scott che mi trascinò nella Jeep di Stiles ancora più velocemente. Accompagnammo tutti a casa e prima di scendere dall'auto, mio fratello disse all'amico: - Non uscire fino a domani, capito? - ed entrò di corsa in casa.

Teen Wolf - Il BrancoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora