Salii di corsa le scale con il cuore che batteva a mille: il corridoio era diviso in due gruppi di persone, verso il fondo c'era il gruppo di mio fratello, mentre dalla mia parte c'era il mio branco. Era una scena che faceva venire i brividi, ma allo stesso tempo mi metteva adrenalina. Erano tutti immobili pronti ad attaccare, nessuno fiatava, ma si fissavano come animali pronti a contendersi la preda. Mi avvicinai a Dylan che era in prima fila e mi trovai faccia a faccia con gli sguardi feriti dei due lupi, della Banshee, della Cacciatrice. All'improvviso l'ascensore si aprì alle spalle di Lydia e corsero tutti quanti dentro. Maya cercò di fermarli seguita da tutti gli altri, ma si bloccò quando mi vide correre verso le porte quasi chiuse. Lo spazio era davvero piccolo, ma ci dovevo passare a tutti i costi. Voltandomi e contorcendomi cercando di farmi più piccola riuscii a scivolare nell'ascensore che si chiuse subito dopo la mia entrata e caddi sbattendo contro il fondo.
Scott, Liam, Stiles, Derek, Lydia e Allison erano terrorizzati e si allontanarono da me schiacciandosi alle pareti dell'ascensore. Era evidente che si aspettavano un attacco da parte mia, ma io li studiai tutti con un sorriso: - Credevate davvero che mi sarei unita ai Brewer? - per poi alzarmi di scatto. Tutti si guardarono sorpresi e su alcuni dei loro volti lessi una punta di orgoglio e felicità. Scott mi guardò, ma mi guardò davvero. I nostri sguardi si incrociarono per un'istante e rividi il mio vecchio fratello che in realtà non avevo mai dimenticato. Era lui il mio Vero Alpha, lo era sempre stato. Le porte dell'ascensore si aprirono prima che potessi guardare ognuno negli occhi e rivedere gli sguardi delle persone che non avrei mai tradito, neanche per evitare di essere uccisa. Ormai non mi importava più niente di Dylan, ora mi interessavano solo i miei amici, i miei veri amici. Ordinai ad essi di stendersi per terra e li sporcai con un po' del mio sangue prelevato da una ferita che si era riaperta.
Si finsero tutti morti mentre io uscivo trionfante e camminavo verso Dylan che mi aspettava già dall'altra parte delle porte. Gli mostrai i finti cadaveri dei miei amici e lui spalancò le braccia. Poi accadde tutto quello che avevo pianificato fin da mesi prima, quando mi ero unita al suo branco. Lo abbracciai stringendolo per i fianchi, ma senza far caso agli sguardi degli altri piantai con forza i miei artigli nella sua schiena, accanto alla colonna vertebrale e lui immediatamente rimase paralizzato. Non esitai neanche per un secondo. Io lo amavo davvero, non avevo mai amato nessuno come quel biondino dagli occhi del colore dell'oceano.
Ma tra amore e amicizia, vinse l'amicizia.
In quel momento i ragazzi che erano nell'ascensore si rialzarono e iniziò la battaglia.
Urli, tonfi, artigli che squarciavano la pelle, sangue sparso lungo i corridoi e tuoni e fulmini ad intermittenza provenienti dall'esterno. Venni tagliata parecchie volte da artigli e mi ritrovai le mani sporche di sangue in tutti i sensi. Uccisi molte persone, ma quelle persone ebbero modo di vendicarsi: stavo combattendo nel corridoio fino a quando non sentii la voce acuta di Lydia urlare il nome della sua migliore amica.
Fu come se il tempo si fosse fermato per un attimo, ci voltammo. Riuscii a scorgere Allison che puntava la pistola davanti a sé; riusciva a essere bellissima anche quando combatteva. I suoi capelli scuri le cadevano sugli occhi coprendo lo sguardo concentrato sul suo bersaglio che non si accorgeva di ciò che accadeva alle sue spalle. Uno dei tanti lupi adulti del branco dei Brewer, alto e robusto, correva verso di lei con gli artigli sfoderati e un sorriso a trentadue denti: sapeva che lei non aveva vie di fuga e che quindi sarebbe riuscito nel suo intento iniziale. Riuscii quasi a percepire il dolore che provò la ragazza quando quegli artigli vennero piantati con forza nella sua schiena. Lei lasciò cadere la pistola, sangue rosso come fuoco iniziò a colare lentamente dalla sua bocca e si adagiò a terra con lo sguardo fisso verso il soffitto come se si fosse semplicemente coricata per riposarsi.
Fissai la scena continuando a combattere e senza neanche rendermi conto del fatto che ormai le mie braccia si muovevano da sole. Quando vidi che Allison non si muoveva, ma una pozza di sangue si stava formando intorno a lei, sussurrai un 'no' quasi impercettibile. Sapevo che non avrei potuto smettere di combattere, perciò mi spostai davanti alla ragazza e, insieme a Liam, Derek e Stiles armato di pistola, continuai a tenere alla larga il branco dal corpo della ragazza mentre delle lacrime salate mi scorrevano lungo le guance. Scott e Lydia si avvicinarono alla ragazza: lui le prese la testa e iniziò a scuoterla cercando segni di vita che non ottenne mai mentre lei le prese la mano gelida e la guardò per l'ultima volta negli occhi. Il suo sguardo non era il solito, raggiante e felice, ma era fisso e spento. Io mi accostai a loro e feci scorrere la punta delle dita sulle sue palpebre, chiudendogliele.
Quell'episodio aveva ferito molto gli altri, ma a me era aumentata la voglia di vendetta e iniziai a uccidere tutti senza pietà. Non mi interessava più di niente ora che non c'era più Allison, volevo solo veder morire tutti i Brewer per mano mia, davanti ai miei occhi.
Riprendemmo tutti a combattere quasi come se non fosse successo nulla anche se Scott era visibilmente debole e non sarebbe resistito ancora a lungo. La sua maglietta era imbevuta di sangue e le sue braccia presentavano molte ferite ben visibili. Si vedeva che era distrutto; la sua espressione non era né felice né triste, era spenta. Lydia era nella stessa situazione: ogni tanto lanciava delle occhiate al corpo della migliore amica, ma poi lo spostava subito corrucciando le sopracciglia per non incominciare di nuovo a piangere. Stiles aveva un'espressione molto concentrata, ma si vedeva che stava per cedere anche lui. Liam, Derek ed io continuavamo a combattere come se non avessimo emozioni: sempre concentrati sul nostro bersaglio con il solo obbiettivo di vendicare la morte di Allison. Alla fine piangere non serviva a niente, non l'avrebbe di certo riportata in vita. Era così che avevo imparato a ragionare nei mesi di convivenza con i Brewer.
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Teen Wolf - Il Branco
FanfictionMadison McCall è la sorella del conosciuto Scott McCall, Alpha in un branco composto non solo da lupi mannari, ma anche da banshee, cacciatori e umani. La ragazza entra a fare parte del branco e i guai non tardano ad arrivare: un nuovo branco è giun...