All'Erta

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Quando arrivammo il ragazzo aprì la porta e lanciò le chiavi su un tavolino di legno accanto all'ingresso. Mi accompagnò verso la mia stanza, era quella degli ospiti: era bella, poco illuminata, ma molto spaziosa.

Poi scese e mi lasciò sola al piano di sopra; mi diressi subito verso il bagno per sciacquarmi la faccia. Passai davanti a una porta socchiusa da cui si intravedeva una parete di una stanza. La mia infinita curiosità non si fermò neanche stavolta, e con cautela aprii la porta ed entrai accostandola alle mie spalle.

Mi ritrovai in una stanza leggermente più piccola di quella dove avrei dormito: dalle finestre entrava la fioca luce della luna e riuscii a distinguere un letto completamente disfatto e una scrivania nel disordine. La mia attenzione cadde però sulla parete accanto all'entrata dove era appesa una specie di lavagnetta in sughero su cui erano attaccate foto di luoghi e persone, fili di lana rossa e foglietti scritti a mano.

La porta della stanza si riaprì improvvisamente: mi ritrovai davanti Stiles. Il ragazzo, sorpreso di trovarmi lì, disse: - Ah sei interessata ai crimini su cui indago? Niente di che, è tutto rosso perché non capisco niente - disse divertito.

- Scusami, me ne vado subito - dissi indicando la porta. Ma prima che potessi aprirla lui disse con un filo di voce: - Sei proprio come tuo fratello ti ha descritta; piccola ma furba, educata ma curiosa a livelli estremi e incredibilmente sarcastica -

- Ti ha detto questo di me? - chiesi ridacchiando e uscii dalla stanza lasciando Stiles solo.

Il mattino seguente fui svegliata dalla voce di Stiles che si faceva sempre più alta e insistente. Proveniva dal piano di sotto, non riuscivo a capire cosa dicesse ed ero ancora troppo stanca per usare le mie capacità da lupo mannaro, però sembrava stesse litigando con qualcuno. Subito pensai fosse suo padre e mi sentii a disagio, ma poi capii che non era lui. Infatti poco dopo sentii bussare alla mia porta e ad aprirla non fu Stiles, ma Scott. Si precipitò da me e si sedette sul letto: - Si può sapere che ti è preso? Perché non mi hai detto che stavi qui? -

- Sono stato io a dirle di non disturbarti - rispose Stiles prima che io potessi farlo. Scott ci guardò entrambi, poi si voltò verso di me e chiese: - Stiles mi ha detto che hai qualcosa da dirmi, ti aspetto sotto -. Si alzò dal letto e scese le scale, io ringraziai Stiles con uno sguardo e mi alzai. Quando fui vestita e scesi, Scott camminava intorno al tavolo e il migliore amico, seduto su una sedia, cercava di tranquillizzarlo. Prima che mio fratello potesse dire qualcosa parlai io: - Ho bisogno che vengano qui tutti: Lydia, Allison, anche Derek e... Liam -

- Dunbar? Ma lo conosci appena! - chiese Scott

- Sì, fa parte anche lui del branco -.

Mio fratello e Stiles iniziarono a chiamare tutti e in poco tempo mi ritrovai circondata dall'intero branco: l'Alpha era in piedi e pareva parecchio agitato, Liam era seduto su una sedia tranquillissimo, Derek aveva già perso la pazienza, la Cacciatrice e la Banshee erano entrambe sedute pronte ad ascoltarmi e l'unico umano, che sapeva già tutto, si stava preparando i pancakes.

Io mi schiarii la voce, catturando l'attenzione di tutti presenti, e iniziai a parlare: - Ieri sera, quando siamo usciti dalla pista di pattinaggio sono salita sulla Jeep di Stilinski e mentre tutti voi eravate fuori che parlavate io mi sono ritrovata a fissare il bosco -.

- Taglia corto - disse Derek già spazientito come al solito.

- Bene, ho visto un paio di occhi rossi brillare nel buio del bosco. Per questo che Stilinski mi ha ospitato a casa sua -

- Ti ho detto di smetterla di chiamarmi Stilinski! - rispose Stiles per alleggerire un po' la tensione.

Poco dopo Allison si fece avanti: - Io so chi era, o meglio so che mio padre ha avvistato alcuni Beta nel bosco che non erano dei nostri e ora sta cercando il loro Alpha.

Derek, il vecchio Alpha del branco, sospirò e poi spazientito disse: - C'è un nuovo branco in città, e quindi? State in guardia e basta -. Scott cercò di impedirgli di uscire dalla casa, ma ci rinunciò e guardò me dicendo: - E Maddie? Intendo, lei è la più giovane, sorella di un Vero Alpha, se cercano qualcuno è uno di noi due -

- Anche io sono giovane, ho la sua età! - disse Liam un po' scocciato. Scott rise: - Chi è che ti vorrebbe nel suo branco Dunbar? -. Dopo un attimo di riflessione mio fratello prese il mio posto e disse: - State in guardia e, Maddie, dovrai sempre essere con qualcuno del branco. Stiles non conta -. Risi alle sue parole nonostante sapevo fosse serio. Stiles si voltò a fissarmi con quegli occhi profondi e con un sorriso che si apriva sulle labbra.

La settimana successiva cominciò con una novità. Come quasi ogni mattina mi sedetti vicino a Liam e, siccome eravamo parecchio in anticipo incominciammo a parlare. Fummo interrotti però da una voce maschile nuova per le mie orecchie. Mi voltai: lui aveva dei capelli biondi sottili come fili di seta che gli cadevano disordinatamente sulla fronte e un paio di occhi del colore del ghiaccio che incrociavano i miei. Era bellissimo. Non smisi di studiarlo con lo sguardo quando mi chiese: - Ehi, posso sedermi qui? - indicando il banco accanto a me. Rivolsi uno sguardo interrogativo a Liam che rispose con un'alzata di spalle. Mi girai nuovamente verso il ragazzo nuovo e non feci in tempo a parlare che lui mi tese la mano e si presentò: - Dylan Brewer -. Io feci lo stesso incantata: - Madison McCall -, all'udire il mio nome gli occhi del ragazzo sembrarono illuminarsi più di quanto non lo fossero già, ma non ci feci particolarmente caso.

A fine giornata, mentre uscivo dall'aula fui spaventata da Liam che mi raggiunse prendendomi bruscamente per il braccio: - Strano quel tipo -.

- Si, abbastanza. Però hai visto che occhi? È la rappresentazione umana della perfezione! -.

Arrivammo da Scott, che ovviamente era assieme a tutti gli altri sotto una specie di tettoia della scuola colma di tavolini e studenti e Liam introdusse l'argomento; provai a fermarlo, non avevo affatto voglia di parlare con mio fratello di Dylan, ma mi arresi: - Stamattina ho conosciuto un ragazzo nuovo, si chiama Dylan Brewer, e non capisco perché Dunbar sia così agitato di dirvelo -. Poi mi rivolsi alle ragazze attirando la loro attenzione: - Ed è anche parecchio carino -. A quel punto mio fratello mi rivolse un'occhiata di rimprovero e poi spostò lo sguardò verso il pavimento imbarazzato. Liam si fece avanti nuovamente: - È ovvio che sia qualcuno che centra con il branco, non hai visto la luce nei suoi occhi quando gli hai detto il tuo cognome? -

- Potrebbe essere interessato a lei anche per qualche altro motivo - disse Lydia stuzzicandomi - A proposito, sabato sera una ragazza del nostro anno darà una festa, ci sarete tutti vero? -. Ci guardammo tra di noi e alla fine rivolsi uno sguardo a Scott per ricevere la sua approvazione e in risposta disse: - Vedremo -. In poco tempo quel vedremo si trasformò in un .

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