Sussurra il mio nome

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Sussurra il mio nome


Dopo un lungo viaggio, finalmente dei passi decisi ed alcuni un po' più scoordinati, si facevano strada tra un'allegra Beacon Hills, dove tutti erano a conoscenza del soprannaturale e del branco di Scott McCall.

Avevano affrontato un viaggio per nulla semplice, dato che per uno "Stiles" ed un "Derek" non era facile coesistere senza sbranarsi, soprattutto se c'erano di mezzo dei nuovi sentimenti.

-Adesso mi ascolti bene Lupacchione! Non esiste che rimaniamo qui finché non si risolve la situazione. Ce ne andiamo appena ci saremo accertati che nessuno stia per offrirsi in sacrifico e che non ci siano sbudellamenti per la città!-

-Stiles... sai anche tu che quando c'è un problema non è mai solo una cosa da poco.-

Il ragazzo si fermò d'improvviso, si girò verso il lupo e gli puntò un dito sul petto.

-Tu se vuoi resta qui, ma io tornerò a Quantico!- dopo di ciò tornò a camminare ancora più in fretta di prima.

Derek emesse un grosso sospiro e gli cedette qualche passo prima di ricominciare a camminare anche lui. Quando faceva così, ormai aveva imparato che l acosa più giusta da fare era lasciargli i suoi spazi per sbollire.

Prima uno e poi l'altro raggiunsero l'abitazione di Liam. Nonostante Stiles avesse voluto risolvere la questione il prima possibile, era cosciente del fatto che le cose andavano fatte per bene e con l'aiuto di un lupo era sempre meglio.

Mentre Derek avanzava verso il ragazzo, vedeva che si torceva le mani dall'ansia. Aveva anche avvertito il suo cambiamento di odore man mano che si avvicinavano a Beacon Hills.

Lo raggiunse davanti all'abitazione e si parò di fronte a lui. Gli prese le mani e parlò: -Quando vorrai dirmi cosa ti turba, io sarò qui ad ascoltarti. Potrai dirmi qualsiasi cosa ti passi per quella testolina. Però magari nel frattempo cerca di non prendertela con chi ti sta vicino.-

Stiles sembrò sciogliersi un po' a queste parole, tanto che cominciò a rilassare le spalle e rese più docile la sua espressione.

-È questa città che mi turba... sono legato a questo posto, per tutto quello che è successo e per tutte le persone che mi ha fatto incontrare.- fece una pausa guardandolo profondamente negli occhi. -Il problema è che però sento di non aver ancora superato tutto quello che è successo. Quando la notte chiudo gli occhi, rivedo il sangue di Donovan sulle mie mani; rivedo mio padre riverso in una pozza di sangue, Scott che non guarisce, tu che muori... Non è facile superare tutto questo, okay?-

Derek lo stava guardando intensamente a sua volta, sciolse l'intreccio di mani e le portò a conca sulle guance del ragazzo.

-Ti ringrazio per esserti aperto con me e ti prometto che cercheremo aiuto insieme. Conosco un paio di persone che hanno uno studio psicologico. Verifichiamo che sia tutto a posto e poi concentriamoci su di te.-

Si guardarono per qualche altro secondo, finché Derek non si avvicinò per dargli un leggero bacio sulla fronte.

-Va bene, ma devo prima accertarmi che non siano nessuna bestia soprannaturale!-

E così tra un riso e l'altro, si avviarono all'ingresso di Liam. Suonarono, ma purtroppo non fu il beta ad aprire la porta, ma la madre.

-Oh, signora Dunbar, che lieto piacere rivederla!- salutò Stiles abbastanza ironico.

La donna scrutò entrambi prima di parlare: -Credevo non foste più in città.-

-Ed invece eccoci qua, vorremmo parlare con Liam.-

Effimero | ThiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora