Theo era seduto nel suo Pick-up al posto di guida, che in silenzio ascoltava la pioggia battente contro i vetri dei finestrini.
Sulle labbra aveva un amaro sorriso e pensava, pensava in continuazione. Era stato uno sciocco ad andarsene, ma necessario. Non c'era giorno che non volesse tornare in quella città di matti e soprannaturale, a costo di farsi tutta la strada in retromarcia.
Ad un certo punto la testa si fece pesantissima, tanto da lasciare che si appoggiasse al finestrino. Stava ripensando per l'ennesima volta all'ultima conversazione avuta con Liam.
-Cosa stai facendo?- chiese il beta con apprensione nella voce.
-In che senso lupacchiotto? Ho aperto la portiera del mio Pick-up e stavo per salirci sopra, prima che arrivassi tu. - ghignò la chimera.
-Lo vedo, ma hai un odore strano e di conseguenza io ho una sensazione strana.-
Si guardarono negli occhi per qualche attimo, poi Theo si decise a parlare: -Che cosa senti Liam?-
Liam si mise ad odorare bene l'aria e le emozioni che provenivano dalla chimera.
-Sento tristezza, ma non tristezza da voler piangere, non... non lo so...-fiutò ancora -Preoccupazione? Rassegnazione? Paura?-
Theo si mise a ridere nervosamente, scoppiò in una di quelle risate, che difficilmente lo stomaco si potrebbe scordare.
-E adesso perché ridi?- chiese offeso il mannaro.
Theo, tenendosi ancora stretta la pancia, rispose: -Perché è sempre esilarante quando cerchi di aiutare gli altri. Stai crescendo e nessuno se ne accorge.- detto ciò salì sulla sua auto, chiuse la portiera e abbassò il finestrino.
Stava per avviare la macchina, ma alla fine disse ancora con sguardo perso e tono basso: -Cerca di essere un po' più egoista, pensa un po' meno agli altri e cerca di non morire in questa città. Dimenticami.-
-Cosa? Che intendi dire?- chiese Liam.
Ma Theo se n'era già andato.
Perso in quel ricordo, sperò con tutto se stesso, che Liam stesse seguendo il suo consiglio.
Mason sapeva che il suo migliore amico aveva bisogno di sbollire, sapeva che se anche lo chiamasse appena successo il fattaccio, piuttosto che rispondere, avrebbe distrutto il cellulare.
Con un sorriso di scuse si rivolse verso lo sceriffo e il suo vice: -Mi dispiace davvero tanto, è da un po' che Liam si comporta in questo modo. Di recente è più suscettibile del solito.-
-Ma non avevate risolto i suoi problemi di rabbia?- replicò svelto lo sceriffo.
-Credevamo fosse così, in effetti...-
-Come farete a controllarlo senza Scott? In uno dei suoi scatti di rabbia, potrebbe far di tutto.- prese parola Parrish.
-Con tutto il rispetto, ma il mio migliore amico non è malvagio, e nemmeno una macchina da distruzione. Ha solo bisogno di ritrovare il suo equilibrio interiore e imparare ad essere un'ancora per se stesso. Non ci saranno problemi.- prese la mano del suo ragazzo, e a passo svelto e stizzito, si congedò senza nemmeno salutare.
-Arrivederci!-riuscì a malapena pronunciare Corey, mentre veniva trascinato fuori dalla centrale.
Una volta fuori, la chimera chiese: -Adesso cosa facciamo con Liam?-
-Adesso aspettiamo che rinsavisca e poi gli parleremo.-
Detto ciò, si avviarono a casa di Mason.
Liam, nel bosco, ancora indeciso sul da farsi, estrasse di nuovo il cellulare dalla tasca. Mandare un messaggio a Theo, chiamare Scott e chiedere aiuto anche a lui, o non fare niente? Alla fine con un ringhio basso d'esasperazione, decise di andare sulla rubrica e scorrere fino a trovare il contatto "Scott Fratello Lupo". L'aveva nominato così in rubrica quando in una delle loro serate, lo vide piangere per il cartone "Koda, fratello orso".
Uno squillo.
Due squilli.
Tre squilli.
Quattro squilli.
-Hey, Liam, è successo qualcosa?-
-Scott, ciao, non è successo niente...-
Un attimo di silenzio...
-Liam, posso sentire il tuo cuore battere più velocemente. Vuoi dirmi cos'è successo?-
-Mi prenderesti per pazzo, sarebbe impossibile da raccontare!-
-Lo stai dicendo proprio a me?- sentii una risata nascere dall'alfa.
Liam tentennò un po', ma poi si decise.
-Mh...hh... potremmo presupporre che io, ecco, voglia... come dire, riportare qui una persona, che non è più qui.-
-Accidenti Liam, potevi dirmelo subito di rivolere lì Hayden. Posso fare subito due chiamate e dirti se vuole ritornare!-
Il beta si sentiva decisamente a disagio.
-No ecco, non è Hayden quella persona...-
Silenzio...
-E chi sennò?-
Quell'unico nome gli sfuggì dalle labbra appena sussurrato, come se fosse un segreto inconfessabile: -Theo-
In difficoltà, il suo Alfa era semplicemente in difficoltà!
-Liam,stai bene?? Hai mangiato qualcosa di avariato? Un'altra indigestione di gamberetti? Perché, sai, mi ricordo l'ultima, e straparlavi parecchio, proprio come ora. Allora, dicevamo?-
-Scott, ho detto che voglio riportare qui Theo. Nessuna indigestione e sto bene, non sono malato. E poi i lupi non si possono ammalare!-
No, non poteva essere vero. Il suo beta non poteva averlo detto davvero.
-Liam, ti rendi conto di quello che stai dicendo?-
-Sì, me ne rendo conto. Ma perché non potete solo aiutarmi e basta? Theo non è più malvagio.-
-Lo so Liam, ma non è facile... lasciami consultare con Derek e ti darò una risposta nel più breve tempo possibile.-
-D'accordo, ma non capisco perché debba essere così difficile. Ho questa sensazione che non va via, sento che è in pericolo, Scott.-
-Ascolta Liam, tu pensa a studiare, ad andare a scuola e a comportarti bene,che al resto ci pensiamo noi, va bene?-
-Va bene...- rispose il beta con tono rassegnato.
Alla fine si salutarono e riattaccarono, entrambi con l'ansia sotto lo sterno.
Da Scott:
Derek, abbiamo un problema, chiamami.
Da Scott:
È urgente.
#lapazziaèunopinione
E niente da fare, solo Mason sembra voler un minimo collaborare con Liam. Ma perché gli altri non ne vogliono quasi sapere?
In questo capitolo abbiamo visto uno scroscio di Theo, che poverino si sente perso e solo. In questo capitolo Scott sembra un po' strano: sa che Theo non è più pericoloso, ma non vuole farlo tornare. Perché?
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Effimero | Thiam
WerewolfTutti erano andati avanti con le proprie vite prendendo strade diverse, ma rimanendo comunque sempre un branco. Ad alcuni sono stati dati compiti precisi, come cercare nuovi branchi per creare alleanze più forti, tenere sotto controllo i perimetri...