Liam quella mattina non stava bene, ma non stava nemmeno male; non era allegro, ma non era nemmeno triste. Il suo umore galleggiava, oscillava, ma rimaneva sempre in equilibrio. Dannazione, gli era mancata questa sensazione di benessere, finalmente non era incazzato col mondo.
Quella mattina, in quel sabato mattina, tutto sembrava perfetto dopo le difficoltà delle ultime ore. Il suo umore era complessivamente buono: gran parte del suo branco era in città e stava bene, Theo era tornato per proteggerlo, e andava bene così. Si sarebbe messo in disparte e avrebbe lasciato che fossero gli adulti a gestire tutto. Gli adulti risolvevano sempre la situazione! Li chiamavi, loro arrivavano e trovavano qualsiasi maglietta dispersa nell'armadio. Tutto andava bene.
Oh, col cavolo! Liam moriva dalla voglia di sapere tutto; non voleva essere messo da parte e aspettare che succedesse quel che doveva succedere, Theo aveva bisogno di lui! Ed anche gli altri.
Poteva provarci quanto voleva, ma qualsiasi cosa si raccontasse, lui doveva sapere.
Ed è proprio per questo che quella mattina, di un sabato qualunque, era la sua mattina.
Si sarebbe alzato, avrebbe fatto la doccia e poi sarebbe andato dritto da Theo.
Dopo ieri sera non aveva molta voglia di vedere il branco. È felice che siano tutti qui in città, ma ha bisogno di riprendersi emotivamente da tutte le cose che si son detti; quindi sarebbe andato da solo a parlare con la chimera.
Si alzò dal letto, andò a fare la doccia, si lavò i denti, si vestì e si avviò verso la porta.
Prima di aprire la porta però un pensiero gli balenò per la mente ed improvvisamente realizzò: "Dov'è Theo?".
Si era completamente dimenticato che lui non sapeva minimamente dove alloggiasse la chimera e cominciò a ragionare. Se non ricordava male, Theo, prima di sparire, dormiva in macchina e spesso si lamentava di essere cacciato dai parcheggi, ma alla fine aveva trovato un posto tranquillo dove non veniva più disturbato nel suo riposo.
A questo punto si chiese quale fosse il luogo che più comunemente si cercava di evitare. Subito gli venne in mente la risposta: il bosco. Era perfetto!
Pronto per uscire, lanciò uno sguardo abitudinario all'orologio e solo allora notò che era davvero tanto presto, guardò anche fuori dalla finestra ed era effettivamente ancora buio. Erano le cinque e mezza di mattina.
Maledizione! Era troppo presto!
Decise di ingannare il tempo preparandosi la colazione con un tè caldo ed un sandwich al burro d'arachide e marmellata. Mentre stava per addentare il panino, gli venne improvvisamente in mente ieri sera, quando Theo aveva spalmato una generosa dose delle stesse creme sul suo pancake, che poi, purtroppo, lasciò nel piatto.
-Oh, al diavolo!- Esclamò il beta.
Preparò rapidamente un secondo sandwich identico, avvolse entrambi con la pellicola e li ripose in un sacchetto. Preparò una seconda tazza di tè, la versò in un thermos e aggiunse anche la prima tazza. Recuperò uno zaino abbandonato in salotto, ci mise dentro la colazione, completa di tovaglioli e tazze, e aggiunse una coperta per evitare che tutto si sballottasse troppo. Si ritenne molto soddisfatto del suo operato!
Erano passati diversi minuti nel frattempo, divenne un orario più accettabile, l'orologio segnava le cinque e cinquanta. Theo lo avrebbe ammazzato.
Ci impiegò circa una ventina di minuti a raggiungere il limitare del bosco, aveva corso veloce, scattante e teso come una molla.
Non ci volle molto per individuare il pick-up della chimera, nascosto tra le sterpaglie. I suoi piedi lo avevano portato lì senza un motivo apparente; aveva semplicemente seguito il suo istinto.
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Effimero | Thiam
WerewolfTutti erano andati avanti con le proprie vite prendendo strade diverse, ma rimanendo comunque sempre un branco. Ad alcuni sono stati dati compiti precisi, come cercare nuovi branchi per creare alleanze più forti, tenere sotto controllo i perimetri...