Frustrazione

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Nell'ufficio dello sceriffo rimasero per un po' tutti in silenzio, dopo la frase di Liam.

-Ecco, vede, quello che Liam voleva dire è che... come posso dire... con la Morroe in giro, vorrebbe radunare le persone sovrannaturali in un punto specifico, in modo da poter proteggere tutti. L'avrà sicuramente ereditato da Scott questo altruismo! - si precipitò a"riparare" il migliore amico.

-Mason, semplicemente ha detto di voler ritrovare Theo. - disse Correy, che ancora non aveva spiccicato parola.

-...e tutte le altre creature... - insistette Mason.

Liam sentiva la rabbia montare in sé, era impossibile che proprio il suo migliore amico si rifiutasse di accettare il fatto che rivoleva la chimera lì.

-Fatemi capire... voi volete riportare qui Theo Reaken, chimera famosa per aver tratto in inganno tutto il branco, "ucciso" Scott e fatto soffrire molte persone? -

Mason e Corey si guardarono negli occhi e a tempo dissero:

-Si(?)-

-Theo non è solo una chimera famosa per cosa brutte. - cominciò a parlare Liam, con tonno basso, pieno di rabbia -Quella chimera crudele, mi ha salvato la vita innumerevoli volte. Ha salvato la vita a molte persone! - ormai i suoi occhi diventarono gialli -Quella chimera terribile, va protetta, merita la protezione del branco. C'è un debito con lui e lui stesso è una mia responsabilità. Quindi lo troveremo e lo riporteremo indietro, con o senza il suo aiuto,sceriffo Stilinski. -

Il silenzio era calato per l'ennesima volta in quella stanza e nessuno accennava parlare, semplicemente tutti fissavano sorpresi Liam.

Alla fine a rompere quel silenzio fu lo sceriffo:

-Ho bisogno di pensarci su, non è una decisione che si prende su due piedi, è pur sempre Theo Reaken. -

Il lupo mannaro emise un ringhio istintivo e corse fuori dalla centrale, non poteva stare un secondo di più lì dentro. Mason provò a chiamarlo da dietro, ma era come se fosse sordo ai richiami.

Liam aveva bisogno di sfogarsi e l'unico posto in cui quasi nessuno andava, era il bosco, lì avrebbe potuto prendere a pugni tutto quello che voleva e ringhiare quanto voleva, intanto gli umani non lo avrebbero sentito.

Quando Hayden non c'era, quando era stata presa dai Ghost Rider, quando lo aveva abbandonato, c'era stato Theo a tenerlo impegnato.Litigavano, si prendevano a pugni, si spaccavano il naso a vicenda, si perdonavano, lottavano assieme contro gli altri, si salvavano a vicenda la vita... e ora chi c'era a distrarlo da quella vita? Chic'era a salvarlo dai suoi scatti di rabbia? Sarebbe arrivato presto il giorno in cui avrebbe aggredito le persone a cui teneva?

Ricordava benissimo quando era più piccolo: quando le cose non andavano come voleva e la sua rabbia si andava a scontrare con le prime cose che aveva davanti. La rabbia non lo rendeva solo più forte, ma anche più stupido: una macchina da guerra con un killer psicopatico al suo interno.

Un giorno a scuola subì un rimprovero da un professore per non aver fatto correttamente un compito. L'insegnante era nuovo, non sapeva che doveva trattarlo con i guanti quando doveva rimproverargli qualcosa. Quando Liam andò a casa, la madre gli chiese perché stesse piangendo e lui anziché parlare, cominciò ad afferrare leprime cose che gli capitavano in mano e lanciarle per tutto il soggiorno. La madre lo pregò di smetterla, lo pregò di calmarsi,ormai stava piangendo anche lei. Ma lui non riusciva a fermarsi, era accecato dalla rabbia, per quel rimprovero. La madre provò un ultimo disperato tentativo: prima che potesse afferrare altro, gli andò incontro per abbracciarlo, ma quest'ultimo di riflesso, le diede uno schiaffo. La donna lo stava fissando shockata, incredula del gesto compiuto dal figlio. A quel punto Liam tornò in sé, mormorò velocemente un 'scusa' e scappò in camera sua.

Ricordava tutto benissimo...

Ad un certo punto, per il continuo movimento, il cellulare scivolò fuori dalla tasca e cadde per terra. Si fermò un attimo ad osservare quell'apparecchio elettronico.

Un pensiero gli balenò subito in mente! Lui aveva il numero di Theo, che non era mai riuscito a cancellare, magari poteva semplicemente chiedergli di ritornare.

Cosa poteva scrivergli, però? "Theo torna immediatamente qui o ti rompo il naso per la decima volta" o "Hey, tutto bene? Che ne dici di ritornare?" o "Mi manchi...". No! non gli mancava, nient'affatto!! Che pensiero terribilmente stupido.

A quel pensiero mise subito via il telefono, rivalutando l'idea come stupida. E dopo tutto quel flusso di pensieri, senza accorgersene, la sua rabbia sbiadì sempre di più, fino a scomparire.




#lapazzianonèunopinione

Povero piccolo cucciolo incompreso... ci sono noi qui con te, non ti preoccupare.

Noi comprendiamo il tuo bisogno di andare alla ricerca di Theo e ti sosterremo fino alla fine.

Quante con me, fangirl/fanboy????


In questo capitolo ritroviamo un Liam che cerca di battersi per la sua causa, che però si sente molto frustrato, in quanto quasi nessunol'appoggia.

Che ne pensate? Mi raccomando, commentate e se vi è piaciuto, mettete una stellina!


Appuntamento al prossimo capitolo, ragazzuoli!

Effimero | ThiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora