Odiami, ti prego

87 5 8
                                    

Odiami, ti prego


Era cominciata in modo strano quella giornata, Liam lo sentiva nell'aria.

Dopo ad aver sentito la voce di Theo, si chiuse in camera sua e gli sembrava di andare a fuoco, con le guance colorate di fragola. Aveva sentito la voce di quella dannata chimera! Stava bene e da quello che aveva detto, sembrava non aver perso il suo sarcasmo.

Theo stava bene.

Improvvisamente si portò una mano a sbattere sulla fronte: aveva fatto una figuraccia, era un'idiota! Era solo riuscito a dire il suo nome, dimenticandosi la moltitudine di cose che avrebbe voluto dirgli. Fosse stato anche lì fisicamente, sicuramente gli avrebbe dato un sonoro schiaffo. Talmente forte, che lo avrebbero sentito anche dall'ospedale, mandando già da subito un'ambulanza.

Sì, sicuramente avrebbe fatto così. Forse.

Quella notte fece fatica ad addormentarsi, talmente era in sovraccarico di emozioni, ma quando ci riuscì, dormì davvero bene.

E fu per questo motivo che quella mattina si svegliò con un umore decisamente migliore, sentendosi invincibile dinanzi a qualsiasi difficoltà.


D'altro canto se Liam quella giornata si sentiva stranamente positivo, Theo invece era ad un passo dal baratro della disperazione.

Quando Theo aveva udito la voce di Liam, si era subito sentito euforico e contento, quasi che il suo lupo potesse scodinzolare. Probabilmente se in quel momento fosse stato nella sua forma da lupo-coyote, avrebbe scodinzolato ed uggiolato di gioia.

Ma dopo l'euforia iniziale tutto si trasformò in tristezza, perché a differenza di Liam lui sapeva dove si trovasse il beta e riceveva aggiornamenti costanti su come possa stare. La decisione di tornare a Beacon Hills alla fin fine era solo sua.

Ogni instante di ogni giorno si doveva ripetere che lo stava facendo solo per il bene di quel ragazzino, ma tante volte aveva girato la macchina per tornare da lui. E tutte quelle tante volte si fermò dopo pochi metri, perché Liam aveva già sofferto abbastanza nella sua, per ora, breve vita.

Oggi aveva avuto l'ennesimo raptus, ma non quello di tornare indietro: provò un irrefrenabile bisogno di sentire la voce di Liam e di sapere che era arrabbiato con lui per essersene ancora andato e che non lo avrebbe mai perdonato. Non di nuovo.

Aveva bisogno che Liam lo odiasse, per non aver più nessun motivo di tornare in quella maledetta città. Quel beta per lui era come il Nemeton, ma si sa che il Nemeton anche da tagliato, continuava ad attirare il soprannaturale.


-Ehy ragazzi! Finite le lezioni vi andrebbe di andare in sala giochi?- propose Nolan al gruppetto, mentre erano tutti seduti attorno al tavolo della mensa scolastica.

Tutti avevano notato l'evidente buon umore di Liam e per questo l'ex cacciatore azzardò un'uscita di gruppo.

-Non sarebbe una cattiva idea, è da un po' che non andiamo da qualche parte tutti assieme. Che ne dici Liam?- chiese Mason guardando il suo migliore amico.

-Sì, perché no?- Rispose Liam con la bocca piena di cibo.

-Amico, che schifo! Non parlare con la bocca piena!- Corey gli lanciò un pezzo di mollica addosso. Proprio non sopportava la gente che parlava con la bocca piena o che masticava con la bocca aperta!

Continuarono per un po' a prendersi in giro, tutto sotto l'espressione divertita di Alec. Non poteva fare a meno di ritenersi fortunato a far parte di un branco del genere. Unico e vario, diverso, complesso, ma semplice nella loro amicizia.

Effimero | ThiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora