Solo arrabbiato

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La stanza era tacita, si sentiva solo il rumore di pancake venir divorati a grandi morsi, buttati giù con foga.

Tutti stavano guardando Theo un po' perplessi, sembrava non mangiasse da giorni. E forse anche le guance scavate e gli abiti visibilmente più larghi, potevano far intendere la stessa cosa.

A Liam non sembrava vero. Aveva finalmente la chimera davanti agli occhi e non gli sembrava vero. Era così surreale, così meraviglioso, così spaventoso, così tante emozioni... Era vero quello che gli disse Theo tempo fa: non si provava mai una sola emozione alla volta. Ne stava provando così tante da sentir solo il suo lupo interiore che scodinzolava, si girava sul posto, si metteva su due zampe e poi si accucciava con gli occhi dolci. Era tutto così dannatamente vero!

E nella stanza, chi poteva farlo, si accorse del suo odore. Tranne Theo, lui era troppo impegnato a spalmare del burro d'arachide e marmellata sopra al pancake rimasto.

-Oh, andiamo, Liam! Non puoi davvero essere felice dopo tutto quello che ha fatto!- ruggì Malia.

Tutti i presenti si voltarono verso la ragazza coyote, che aveva già sfoderato gli artigli e fatto crescere le zanne. Poi si girò verso Theo e continuò rabbiosa: -Non dovevi tornare, dovevi marcire lontano da noi!-

Con un balzo scattò in avanti, pronta a sbattere la chimera per terra e prenderla a pugni, ma Scott si mise subito in mezzo, interrompendo quel che poteva diventare un bagno di sangue.

-Ora basta!- Ruggì Scott con gli occhi da alfa -Theo non sarà del branco, ma è comunque sotto la nostra protezione.-

La ragazza emise un suono di frustrazione ed andò a sedersi molto rumorosamente s'una poltrona in salotto, fissando con sfida e arroganza Theo.

Styles prese la parola: -Non voglio farne una polemica, perché è tutto molto bello, finalmente riuniti, evviva! Ma davvero lo vogliamo qui con noi? Potrebbe metterci tutti in pericolo.-

Derek, che fino ad ora non aveva emesso nemmeno un sibilo, rispose: -Smettiamola. Theo è dove deve stare e credo che abbia capito l'importanza della questione. Nella vita si sbaglia tante volte, ma non per questo dobbiamo abbandonarlo da solo al proprio destino.-

Liam non capiva. Non si capacitava di cosa stessero parlando, del perché dovrebbe essere pericolosa la sua presenza qui. E perché mai dovrebbero abbandonarlo al suo destino... Nella testa di Liam c'era solo confusione, come anche in quella di Mason, Corey, Nolan ed Alec.

Uno stridio di sedia che veniva strusciata sul pavimento e Theo si alzò in piedi, lasciando ancora intero il suo ultimo pancake all'arachide e marmellata.

-Scusate ragazzi, non volevo creare ancora litigi.- disse la chimera con un sorriso triste -Farò in fretta e poi ripartirò subito, va bene? Quello di Liam non era un semplice sogno, eravamo connessi, ci aveva messi in connessione lui, lo ha minacciato con i suoi serpenti, lui sa. Da adesso sarà sempre in pericolo, che io sia qui o meno.- poi si rivolse verso Liam sussurrando -Scusami lupacchiotto.- con un tono come se volesse smorzare un po' tutta questa tensione.

Con falcate molto veloci raggiunse la porta d'ingresso e la stava per aprire, quando un ruggito molto forte, spinto violentemente fuori dalla gola di Liam, fece tremare tutti i presenti, per poco anche Scott.

Aveva gli occhi gialli iniettati di rabbia, le zanne esposte e gli artigli stretti tra i palmi sgocciolanti di sangue.

-Tu rimani qua! E voi altri invece spiegatemi cosa sta succedendo!-

Tutti lo guardarono un attimo in silenzio.

-Sì, vogliamo sapere anche noi.- Mason molto velocemente si mise vicino a Liam, seguito da Corey, Nolan ed Alec.

Effimero | ThiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora