Squame bianche
Era tutto buio attorno a lui.
Nessun suono.
Solo silenzio ed oscurità.
Era fermo immobile: accucciato sul pavimento anch'esso circondato dall'oscurità, che si stringeva forte le gambe al petto.
Lui stesso non emetteva alcun suono.
Rimase così, perdendo la cognizione del tempo.
Finché non sentì una mano appoggiarsi sulla sua spalla.
Liam si girò e vide finalmente qualcosa: c'era Theo in piedi dietro di lui, accucciato assieme a lui, ma con la mandibola serrata e lo sguardo fisso in avanti. Le iridi luminose.
Non sapeva spiegarsi cosa Theo ci facesse lì o come magicamente riuscisse ad emettere quel bagliore in grado di illuminare appena entrambi... ma era lì.
Liam aprì la bocca per parlare, ma nessun suono lasciò le sue labbra. Provò a chiamare la chimera di fianco a sé, provò ad alzarsi, a dimenarsi... ma non riuscì in niente. Rimaneva immobile qualsiasi cosa facesse, i suoi muscoli non rispondevano.
Rassegnato portò lo sguardo, dinanzi a sé, seguendo quello del ragazzo vicino e tutto ciò che vide fu un fascio di luce, accecandolo per un istante. Chiuse gli occhi d'istinto e quando li riaprì, un serpente bianco e candido come la neve si stava gettando su di lui. Voleva scansarlo, fare qualcosa, ma non ci riusciva ed il rettile era sempre più vicino a lui.
Il serpente strisciò sulle sue gambe, si cinse attorno al suo busto ed estrasse la lingua biforcuta. Stava per saggiare il mento del beta, quando si sentì un urlo provenire da tutte le direzioni: -No!!-
Sembrava la voce di Theo, ma con la coda dell'occhio lo vedeva sempre con lo sguardo fisso davanti a sé.
-Lui non c'entra niente!-
E come se qualcuno avesse schiacciato il tasto "riavvolgi", Liam vide il serpente tornare indietro e sparire nell'oscurità.
Tutto si sbloccò: Liam riuscì finalmente a girarsi completamente verso la chimera, posandogli le mani sulle sue spalle. Theo invece non guardava più fisso davanti a sé, ma ora guardava le proprie mani tremanti.
-Theo...-
Theo si riscosse subito dai propri pensieri ed afferrò le mani del beta che erano appoggiate sulle proprie spalle, guardandolo con sguardo duro.
-Liam, ascolta, abbiamo poco tempo. Non so bene cosa sia successo, ma devi dire al branco ch...- ma ormai l'immagine di Theo svanì.
-Theo! Cosa devo dire al branco? Cosa!- il beta sbatté i pugni con violenza contro il pavimento.
Gli occhi di Liam si aprirono di scatto ed attorno a sé mise velocemente a fuoco le figure di sua madre, Deaton, Derek e Styles.
-Liam, è tutto a posto. Guardami.- Deaton si avvicinò puntandogli una lucina negli occhi.
Mentre il veterinario si stava sempre più avvicinando, il lupo riprese improvvisamente coscienza di sé, di quello che lo circondava. Ricordò immediatamente anche la conversazione avuta con Theo poco fa. Non sapeva dire se fosse un sogno o meno, ma sembrava fottutamente reale.
-Il cellulare! Datemi il cellulare!- le iridi di Liam si illuminarono di un giallo intenso.
Vedendo che nessuno muoveva un muscolo per dargli il suo cellulare, cominciò con fatica a scostare le coperte dal suo corpo, ma venne fermato dalla madre.
-Eccolo Liam! Tieni.-
Il beta non esitò un secondo ad andare tra le ultime chiamate ricevute e pigiare sopra ad un numero non salvato in rubrica.
Suonò, ma non attese molto prima di ricevere risposta.
-Sono già per strada, Lupacchiotto.-
Angolo autrice tutto mio
Ebbene sì, basta farli stare ancora così lontano.
Sfortunatamente è un capitolo molto corto, però vediamo cose mooolto importanti!
Che aspettative avete? Cosa pensate che succeda ora?
Fatemi sapere se vi è piaciuto, se vi va lasciatemi una stellina e/o un commento e ci risentiamo per il prossimo capitolo.
Ciao Lupacchiotti!
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Effimero | Thiam
WerewolfTutti erano andati avanti con le proprie vite prendendo strade diverse, ma rimanendo comunque sempre un branco. Ad alcuni sono stati dati compiti precisi, come cercare nuovi branchi per creare alleanze più forti, tenere sotto controllo i perimetri...