Liam si sentiva strano in quei giorni: una tristezza continuava ad aleggiare sopra di lui, ma nemmeno lui ne capiva davvero il significato.
Non sapeva neanche perché si stesse accanendo così tanto su Theo, ma da quando se n'era andato, sentiva la sua stabilità vacillare sempre di più. Prima di quel sogno, raramente pensava a Theo.
Era diventato sempre più aggressivo e il suo lupo graffiava per uscire, sempre con più forza. Lo sentiva agitarsi dentro di lui, desideroso di uscire ogni qual volta che la sua tranquillità veniva turbata. Tante erano le volte in cui voleva assecondarlo, farlo uscire e lasciare definitamente ogni possibile freno alla sua parte animalesca. Forse questo avrebbe smesso di fargli sentire quel dolore quasi fisico. Ma che cosa gli stava succedendo?
Dopo la chiamata avuta con Scott, finalmente si era calmato del tutto e decise che era ora di ritornare a casa. Sapeva che prima sarebbe dovuto andarsi a scusare con lo sceriffo e con Parrish, ma al momento non ne aveva le forze. Si sentiva completamente svuotato.
Con passo lento si diresse a casa.
Ma era possibile che dovesse sempre fare casini? Aveva piantato in asso anche i suoi amici, tutto perché improvvisamente non sapeva più autogestirsi! Avrebbe dovuto chiamare Mason e scusarsi specialmente con lui: se lo immaginava mentre lo difendeva a spada tratta dopo il suo sfogo. Oh, e senza dimenticare la sua probabile uscita in perfetto stile da "prima donna"! Solo a quel pensiero, un risolino gli sfuggì dalle labbra.
Si dette subito dello stupido per aver pensato anche solo per un secondo che Mason non si sarebbe imbarcato con lui per questa impresa.
-Pensi che ora abbia scaricato tutta la rabbia?- chiese Corey al suo ragazzo.
Mason era seduto sul letto, con il viso nascosto tra le mani. Tutta questa situazione non aveva senso, non era normale. Sapeva che Liam aveva legato molto con Theo, ma non immaginava fino a questo punto. E soprattutto non immaginava che non sapesse più gestire la rabbia.
-Non lo so Corey, non mi ha ancora chiamato.-
Il camaleonte camminò fino a dove si trovava Mason e si inginocchiò di fronte a lui. Con un dolce sorriso gli tolse delicatamente le mani dal viso e lo guardò con tutto l'amore possibile.
-Hey, amore, andrà tutto bene, starà bene.-
-Uscite fuori! Vi prego!- solo il silenzio gli fu restituito. L'ennesimo fallimento, l'ennesimo bosco perlustrato e ancora nessun risultato.
Theo raccolse un sasso da terra e lo scagliò con forza lontano, scaricandoci tanta della sua frustrazione. Voleva tornare a casa, da Liam. Voleva dargli una motivazione, dirgli che sta bene, che quello che stava facendo, lo stava facendo anche per lui. Ma non poteva.
Prese il cellulare, cercò velocemente il numero di Scott e lo mise all'orecchio.
-Pronto? Theo, dimmi.-
-Nemmeno qui, non ci sono nemmeno qui!-
-Va bene, calmati. Isaac ci sta ancora lavorando, presto ti manderò le coordinate di altri posti.-
-No Scott, tu non capisci, sono stanco, affamato e non riesco più a sopportare tutto questo!-
-Ascolta Theo, posso immaginare quanto difficile possa essere questa situazione, ma non perdere mai di vista il motivo per cui fai tutto questo.-
Dopo un pausa, Theo riprese la parola: -Ormai non si ricorderà nemmeno più di me...-
-Sbagli invece. Qualche giorno fa mi ha chiamato, era molto agitato e diceva di voler venire a cercarti. So che sei contrario, ma accetta un consiglio: chiamalo e digli che stai bene e di non preoccuparsi. Digli di non cercarti, che non vuoi essere trovato. Quando tutto si sarà risolto, capirà.-
-Ma Scott, non posso chiamarlo... non... ti prego, non farmelo fare.- disse la chimera con ormai le lacrime agli occhi.
-Mi dispiace, è l'unico modo per darti più tempo. Pensaci.-
Si chiuse lì la chiamata, con un Theo distrutto.
Angolo autrice-e-e-e-e-e-e-e
Abbiamo altra carne sulla brace eheh!
Ringrazio tantissimo il santo del mio ragazzo, che dall'alto dei master di gioco di ruolo, mi ha dato l'ispirazione per completare la trama di questa fanfiction.
Theo caro, ma che ci fai tutto soletto in quel bosco?
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Effimero | Thiam
WerewolfTutti erano andati avanti con le proprie vite prendendo strade diverse, ma rimanendo comunque sempre un branco. Ad alcuni sono stati dati compiti precisi, come cercare nuovi branchi per creare alleanze più forti, tenere sotto controllo i perimetri...