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Era davvero pieno di gente a quella festa, sembrava esserci tutta LA e dintorni, e ari si sentiva davvero spaesata. Una confortante mano si posò sulla sua spalla, sussultò per un secondo prima di riconoscere la voce rassicurante di Larray alle sue spalle. "Tutto bene? Vuoi qualcosa da bere?" Scosse la testa. Non andava a una festa da quel giorno, non si sentiva a suo agio. Ma i ragazzi avevano insistito tanto e lei non se la sentiva di rifiutare, così era finita a quella festa, l'ultimo posto in cui voleva essere. Non respirava, sentiva la gola secca e le gambe tremare. Sgusciò via dalla presa del suo amico e con una scusa si rintanò nel terrazzo al secondo piano, l'unico luogo in cui sembrava poter sopravvivere.
Aveva conosciuto già fin troppe persone per i suoi gusti, la mano le sudava ed era dolorante dalla quantità di volte che era stata stretta. Per non parlare di tutte gli sconosciuti che l'avevano abbracciata, poteva sentire ancora le loro dita addosso. Odiava il contatto fisico indesiderato, odiava in generale essere toccata da qualcuno dopo quel giorno.

Eppure a Vinnie l'aveva lasciato fare facilmente.

Si era sorpresa anche lei, quando era riuscita ad aprirsi con lui fin da subito. Beh con larray era diverso, non si sentiva intimorita da lui, guardandolo non ci pensava neanche a quel giorno. Però con Vinnie ci pensava eppure non aveva paura, sapeva bene che lui poteva essere letale, e lei comunque non era terrorizzata da lui come da tutti gli altri.

Un corpo massiccio si appoggiò alla ringhiera al suo fianco, dando le spalle alla bellissima visuale sulla città degli angeli illuminata. "Che fai qui?" Vinnie mormorò, prendendo un sorso dal suo bicchiere rosso in plastica. Alzò le spalle con le guance rosse, era l'effetto della sua vicinanza. "Non amo le feste, ecco tutto" si mostrò indifferente, mantenendo fisso lo sguardo sul panorama, per non guardarlo. "Vuoi un po'?" Le offrì il bicchiere, scosse la testa. "Non bevo più" le venne un brivido lungo la schiena, al solo pensiero. Vinnie finì il contenuto e gettò il bicchiere alle sue spalle. Si voltò, posando a sua volta gli avambracci sul bordo. Le pelli dei loro gomiti si scontravano, si toccavano delicatamente, sfiorandosi innocentemente.

"Bellissimo, vero?" Fu lei a spezzare il silenzio, guardavano entrambi nella stessa direzione. "L'ho notato subito, questa città è magica" sospirò, osservano le piccole luci dei locali ancora accese a notte fonda. "È proprio bello" Vinnie girò lo sguardo verso di lei, posò la guancia sulla mano, e la osservò. Arielle sentì lo sguardo del riccio bruciare su di lei, ma non si girò per non incrociare gli occhi con i suoi, spaventata. "Eppure" si lasciò andare ad un sospiro, accarezzandole i capelli. "Sei molto più bella tu"

Social anxiety | Vinnie hacker Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora